Informatica e diritto, XXVII annata, Vol. X, 2001, n. 1, XI+266 p.
lnf orma tic a e diritto Rivista internazionale diretta da
Costantino Ciampi
Eilizioni Scie•tificlae Italiane
Informatica
e diritto
Rii·istu interna::,ionale del l'Istituto per la documentazione giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche !Jirct/ou•: Nicola P11.\/./0Lo; Co11.lig/io scic111ijico dd/'ff)G· Onofrio FANELLI(Presidente), Bruno C.11wso. Pierangelo C.ILILINO, Costantino CIAMPI, Mauri1.iu FIORAVANTI, Mario ]ORI. Marìn RA
11.
Comitato Scientifico: Viuorìo F1ws1N1(Prcsìt.l.:11te) Gianfranco [)'AJETTI, Angelo GALLIZIA Lmgi LOMH,\RDIVALL,\llRI, Luciano Russi Corri,1)()11dc111i.L.E. Allcn tUSA). H. Bernet (8). R. Bìclsa (RA). J. Bing (N). D. Buurcier (I:'). P. Catala (1:'I. V. Dc Mult.lcr (NLJ, H. Ficdkr (D).A. Gardncr (USAl. C. Hafner (USAl. V. Knapp 1CSJ. R.D. Kowalski !GBl. F. Laclrnwycr
Dirtc"zione: Rtc"dazione: Stc"gretHia:
C(>slanlino CiA7'1PI Elio F.\MEIL Roberta NA\''-'l'CCI Simona BIKAZZI
lJìff;io11c e rn/u;ionc: istituto per la docum<:nta,ionc giuridica ,kl Con,iglio Nazionale delle Ricerche 'iO 127 FIRENZE Via Pa11c1atichi. 'i6/ 16 n- 055/--LìlJ95 Fax 05:ì/-.+2:'I rc. L.'abhonamcnto decorre dal I gennaio t.li ogni anno e dù diritto a lutti i numeri t.lell'annata, compresi 4uel-li giù pubblivati. li pui, clfrl\uar,i t.lirc1ta111cnleall'Et.litore anche con vcr,amento sul conto corr,'nlc postale indicando a tergo del modulo, in mmlo leggibile nome cognmnc et.I indirizzo Jel1·ahho11:110. Gli abhon:1rncnt1 di,· 11011 sa,anno disdcll1 entro il_'\() novembre <.lìcia,cun anno si illlcnt.lcranno tacitamente rinnovati per l'anno succc's.sivo. li rinnovo <.lei1· abbonamento deve essere effettualo c.:ntro il I 5 aprile t.lì ogni anno: trascorso tale lerminc l':\mrnini,tr:uionc prm·vct.le dircllamenlc all'incasso nella maniera più conveniente adt.lL'hilando le spc,c r,·lative. I i'ascicoli non pervenuti all'abbonato devono e,sere reclamati entro 15 giorni dal riccvìn1ento ,kl fascicolo successivo. Decorso tale termine ,ì ,peJiscono contro rimessa t.lell'ìmpmto. Pl'r ogni l'ffcl!o l'abbonato elegge domicilio presso l'Arn111i11istmzioneJella Rivista. Registrazione pr.:sso il Tribunale dì :\apoli al 11.4.'79 t.lel 2-:!J3N.'\.Responsabile: Costantino Ciampi. lscrilla a R,•gìstro Nazionale t.lclla S1arnpa ìn data 29/7/85 al 11.1635. Spedizione in abbonamento pnstalc ari. 2 cornma 20/b legge 662/96 l'ilialc di Napoli. Copyright by EJizioni Scìcnlifiche Italiane Napoli. La Buona Stampa s.p.a.. 80056 Ercolano (NaJ. via C'ou.olino 8(1. Pcrimlìco esonerato
della R11uta (! / 200 I) so110p11hh!tmt11pmwpalt drm1111m/1pmdotl! ml I01:ro rie//(! suco11rla jase delproJ;dlo .\JR "/lcctSiO alle 1w1111c 111Rete'', d1c si i: m11ch1srr il 30 !W/'{'!!1hn 2001. [;; qII,-sto •~,'1111Hrospm{l/e"
l'n pmer!e11k 11111mm spmale ridia F.11'1s/a(I/ 2000) e sfato derltm!oal pm110 Studio d1 fatt1bil1tà}!er la Ffrt!tzzaztone del Pir~e,et!o. li p,~~et!o a\IR, imz1a!o ml ,~111gno1999 e jìna11zw!o rlall'A11lontrìper l'lJJfor111r1!1fr1 J1ellaP11hhliw A1111111111s!raz10m, è roordmalodal i\ fimstero della Gi11st1z1,1. e temolot,teldel Progdtosonol'Jr!Ì/11/0per la Doc1111m1!azwm Partncrs scle11t1jìo G11!!id1c{I dd C>iRr/1 F11mzeC il Consorziolntem1111·ers1tarw C1s1~c1 dt Bolo,_1!/h!. Istituzioni ed Enti aderenti P.1rl.unc.11to e Oi:-~,lrlLCo...,r1tu1..Ion.L11
d1.I l)l ]'lll 111 :'-L1' l1i) '-1-,._]I lt ...puhblic ( ()["]s,J~1J() Lil ::-.t1[() ( l )['[( ( l 1--.:HU/],)[ì 1k (
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Ld~r111CJDl
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INDICE
SOM:MAR.10
V
F1 rnu:n \ Rrn u RI, Presemaz.1011e
VII
Co:-.1 \:,,..·11,u Cl \:,.Jl'I,
Glj Slll!11ppi del progettoI\TIR r'.Accesso alle norme ,11
Rete" STLDIO DI FATTIBILITÀ SUL DELLA NORMATIVA PREGRESSA IN FORMATO XML"
"RECUPERO
3
P \()I,()
C.\RLO
GL'IL)(ffll,
Sou 1, PII ricr<;1 X\IL
SPIN( M,
FrclR.EN'.t \ R.imperodella no1'J11ativa pregressain fam1ato
M \RIO R\CON
\, Lottl.\1'..' ·\ S!-.RRUITI,
INTRODUZIONE AGLI STANDARDSDEL (DmEURNs)
PROGETTO NIR
123 _\i'-!DRI. \ ;\1\Rc lll n 1, F \KR1:..-'.10 '.\IHi.\1.1 • E"-.!R1co s1~1 \, F \Bro \TTTAu, 1\1(1/rahtra X\IL deg!tatti ,1ormativ1 ztaliam.I DTD dì Norme m Rete 149
PII· Rl .l'!t ;1
sn,o:; \, Idm!ifimz1011edà docu111m1t gi11rzdiàtra1111te U&-.:s
(C ni forrn Resourcc J\.,amc~) GLI STANDARDS DEFINITI NEL PROGETTO NIR (DTDEURN!.)
r.\1.1,F \BRII.J1) ?,Iu;.,u ., I D1D dei doru1JJe11ft dt Norme
167
F \BlO
233
1 deino!lli P11n.Ix1rn Sp1,os \, Asugnaz/0111 mnfonmai docutllenh gmndici
265
CtRU)I.
\'1
\lU••• \li'.\
DLI. (i NO\''"i\lHRI.
n 262 del 10 novembre 2001)
10
Rete
2001, N _\11•.\/Cll/35 (G lJ Sct1e geneule
Presentazione È con grande soddisfazione che presento questo volume in cui sono riprodotti 1 principalt documenti che testimoniano i rilevanti recenti sviluppi raggiunti dal progetto NIR "Accesso alle norme in Rete''. Innanzitutto è riportato lo Studio difattibzlità,condotto dall'Istituto per la Documentazione Giuridica, relativo al "Recupero della normativa pregressa in formato XML",la cui realizzazione è stata uno degli obìettiv1 cardine della seconda fase del Progetto appena conclusa, insìeme all'estensione della base documentale del portale Norme in Rete e alla sua evoluzione qualitativa. Tramite quest'ultima si è giunti alla ristrutturazione del sito e all'1mplememaz1one di funz10ru più avanzate di ricerca dei materiali giuridici e di servizi volti alla fidelizzazione e soddisfazione dell'utente. Seguono due importami contributi dedicati all'illustrazione degli .rtandards NIR, riferiti rispettivamente alla rappresentazione della struttura formale e funzionale delle diverse tipologie di documenti normaovi (Dm - DocumentType Dejìnition)e all'assegnazione dei noml uniformi ai documenti giuridici (URNs- UniformResource Nanm). Completano il volume la pubblicazione, nella versione mte 6rrale e defirutìva ad oggi, degli stondard.rufficialmente adottati (6 DTlJ relativi ai diversi documenti NIR e una Nonna tecnicaper l'assegnazione dei nomi uniformi ai documenti giuridici, recentemente recepita dalla Circola.re AIP~-\ 6 novembre 2001, n. AIP,-\ /CR/35). Alla luce de1 risultati raggiunti, conformemente allo sviluppo inccementale del Portale, cominciano oggi a delinearsi più concretamente i benefici attesi dal Progetto, ovvero la possibrhtà per gli utenti d1formulare un'unica ricerca, operando una selezione su tutti i documenti giuridici, limitatamente alla normativa, pubblicati dai diversi siti Web istituz1onah, e di usufruire di potenzialità di ricerca più sofisticate d1 quelle usu,tlmente consentite dal motori dt ricerca in Internet. Come testimoniato dai messaggi di posta elettronica giunti allo stciff redazionale del Portale e dall'analisi delle statistiche di accesso, gli utenti (cittadiru, funzmnari pubblici, imprese e operatori del diritto) hanno accolto favorevolmente il Progetto, comprendendone pienameme le finalità di innovazione scientifica e tecnologica nel trattamento de1 dati giuri-
P,og,::llo ,"\JR - F,m:? J lnhvdlf:;fOII<'
\'I
d1c1 e d1 rcalizzazmne di un sistema per l'utente finale, uttle e d1 semplice con,;;ultaz1one. Asiamo dire che è stata aperta la strada verso il ragg;mngimcnto di un concreto supporto all'attività dei redattori degli atti nonnatm, fa\·orendo 1l rispetto delle regole di tecnica lcgislatiYae producendo, già alla fonte, documenti nei formati idonei alla trattazione mformatica. Potrà essere cod raggiunta in fasi succcs~ive la realizzazione di un sistema di~tnbuito che, indipendentemente c.lalla collocazione fisica, dia una Ye~te unltana ai documenti giuridici e imponga cond1z10ni vincolano tese a cunscgLurc un cle\·ato grado di uniformità tra le norme. Anche a li\'ello comumtauo, le prospett1Ye inncwaw:e del prop;ctto "Accesso alle nortn<;: 111 Rete", wpta
SI
Florctta Rolleri
Respo11sabile Ju .)IS/e!/ll l!!/o/'/JJ{!/J/,'ÌA11to111aflzzali dt! ,Un11stero dellaG11rshzw
Roma, 30 no1,m1lm200 l
Gli sviluppi del progetto NIR "Accesso alle norme in Rete" Co.sT.\.N'TINO CL-\:.\fPl,
Dalle origim dell'impresa ad oggi sono trascorsi poco più di due anrn, durante 1 quali il Progetto h~lcompiutamente percorso due delle tre fasi individuate, fin dall'imzm. come necessarie per stabilirne i contorni e prcci!.arne i contenut:1. Durante questo tempo il progetto J:\To1wem Rete ha consolidato le scelte iruz1ali, dopo averne verificato la fattibilità sia tecnica che orgaru;,.zativa: costruire, cioè, un nuovo serv1zio Web per l'mformazione gmridica del tipo "portale" - al servizio dei cittadini, della Pubblica Amministrazione e degli operatori de! diritto -, che svolgesse la funzione cssenzrnle di punto di accesso unificato per il reperimento dei documenti gmridici disponibili in Rete nei sia istituzionali pubblici, a partire dagli atti normaciv1 comurutari, :,tata.li e l'egionalt. Conformemente alla tipologia di servizio scelto, NorJJ1c ù1&te s1 configura non come una nuova banca dati centralizzata, ma piuttosto come un se1T1z10-gU1da,una porta d'accesso, uno strumento lh in~traòamcnto dr.:gh utenti verso 1 siti editmi che pubblicano originariamente le informaziom di interesse. Per raggiungere questi risultati s1 è dovuto rendere dispon1b1le, presso un unico sen:ercentralizzato, un indice unificato delle raccolte normative acces!>ibili, un motore per il repenmcnto dei dati e moduli d1 ncerca ifonm) specifici, mentre i documenti original.t di riferimento Yengono reperiti e visualizzati all'interno dei siti indicizzati Il portale NlR, moltre, fornisce una serie di moduli accessori, qualt i collegamenti (ltnkr) a sen 1zi specifici di utù.ità per il cittadino e gli operatori professionali che sono tenuti all'applicazione delle varie d1sposiz1oni normative (guide agli adempimenti, modulistica ufficiale, notiziari lcgislatn-i, ecc.). Al termine della pnma fase del Progetto (gmgno 1999-maggio 2000) veniva pubbhcato, in un numero speciale dt questa R!vrsta 1, il primo Stu-
C C111mp1(!DG-CNR) è cùOtdmaton
pe1 ù CNR del p10gcrto .VorrneIII Re/e.
VIII
Progetto NIR - Fase2 / lntmduz.10ne
dio difattzbt!itàdi Norme in Reterealizzato a cura dell'Istituto per la Documentazione Giuridica dd CNR, nel quale erano analizzati tutti gli aspetti legati all'implementazione del sistema finale e definiti gli standardsdi riferimento e le prmcipali soluzioni tecniche da adottare per assicurare un equilibrato sviluppo del Progetto. Nel contempo veniva aperto presso il CI!\"EC\ il primo prntocipo operativo di Portale. Le più importanti tematiche affrontate nello Studio sono state poi approfondite all'1nterno di Gruppi di lavoro appositamente costituiti dai promotori del Progetto con 11compito di definire e sperimentare gli standards e le metodologie da adottare nella realizzazione del sistema finale.
Al termine della seconda fase (dicembre 2000-novcmbrc 2001), che si è appena conclusa, tl Progetto ha registrato s1gn1ficativi sviluppi ed ha realizzato nuovi prodotti.
1. Un nuovo prototipo operativo di "portale" verticale accessibile via Internet, rinnovato profondamente nella struttura e nella veste grafica (cfr. Fi,gma 1), che consente funzionaljtà d1 r1ccrc,ì d1 bii.sc ~u una pane della documentazione giuridica già disponibile sui siti Internet della P.A
Figura 1: http· I bv,v,vno1mc111retc.it
Il nuovo Portale, oltre alla struttura rinnovata e alla veste tipografica, si caratterizza ri~pctto al pnmo prototipo per almeno tre aspetti:
A) E.rtensto11edelle raccolte docn11Jentarte: le raccolte analizzate per l'indicizzazione, tramite la redaz10ne dei jiles strumentali Nir. txt, sono circa 140 e complessivamente rendono accessibili circa 110.000 documenti normat1v1(nel calcolo sono compresi ì duplicati).Talifiles sono testati nel e, dopo l'adesione ufficiale delle relatiYe amminiLaboratorio Cr:,mc._-1,_
1
"lnformauca
e chntto", 1 (2000), numero speciale, 200 pp + CD-Rom fl.llcgato
C. Ciamp,/ Gli sviluppideiprogetto NIR 'j'1cceuo allenormein Rete"
strazioni, i documenti prodotti vengono resi effettivamente nella rete pubblica di Internet.
IX
disponibili
B) Evoluzjonequa!itatzvadellefimz/oni efferte.La più importante realizzazione di questo settore è costituita dal Catalogodellenorme,archivio contenente gli estremi significativi, nonché la classificazione per materia, il nome uniforme (URN) e la locazione di rete (URL) (allo stato solo per un di un corpo molto consistente di atti (circa numero limitato di records), 45.000): la normativa statale primaria pubblicata in G.U. dal 1948 ad oggi. La banca dati funziona, per i documenti indicizzati, come strumento di associazione delle metainformazioru relative, ma fornisce comunque un insieme di informazioni utili anche per gli atti non presenti in rete; è utilizzata anche nel processo di risoluz10ne da nome uniforme a locazione di rete. Nel tempo l'archivio tenderà ad ampliare la copertura temporale e tipologica degli atti raccolti e ad auto-alimentarsi in misura sempre maggiore attraverso le metainformazioni inserite ne1 documenti indicizzat1. C) Nuovi servizi informativ.'.· sono state rinnovate le due sezioni "Link" e "Servm al cittadino" del Portale. Ne è stata infatti ridisegnata la struttura ed è stato incrementato il numero di links for01t1.
2. Una collaborazione
continuativa
alle attività redazionali
del
Portale, con la costituzione di uno Staff di redazione costituito da personale del Ministero della Giustizia, dell'IDG-CNR e del CINEC.\, comprendenti: •
un servizio eh risposta alle e-mailinviate alla Redazione;
•
il controllo redazionale delle pagine del Portale;
•
la manutenzione e lo sviluppo de1 servizi del Portale.
3. Uno sviluppo avanzato degli standards NIR: A) DTD per fa normativa.Il Gruppo nazionale di competenza per la struttura dei testi normativi (coordinato dalla Camera dei Depurati) ha individuato alcuni modelli di strutturazione dei dati (D1D - DommentType Defimtton)per la normativa jraliana, con particolare riferimento ai diversi tipi d1 d1sposizioni, alla struttura dell'articolato e alla gestione delle cita-
X
Progetto."\7R • 1-'aJe 2 I fltlrod11::1one
;,:Ìurn norn1at1vc 1 . I risultati finora conseguiti fanno intravedere che la poss1b1htà ù1 operare ~ulla ba'->Cdi comuni modelli d1 dati (del t:1po DTD, per 11momento; rn futuro, dd upu SCII!.:.\f \) può rappresentare un ut1hss1rno ,.;trumento opcranvo a disposizione ùi tutti 1 :-.oggetti couwolti sia nella produ;:1onc e pubbhc~u1one delle norme, sia nella manuten:none (111tcn.rcnt1rnod1ficam·1) t: semplifica:nonc del sistema normat1Yo.
Alcuni ob1ett1v1 del Gruppo tb !anno non sono stati ancora completamcntc raggiunti ad oggt; tra questi l'mc-lr\·1duaz10ne e la spcnmcnta;.,10ne degli strumenti informat1c1 per la strutturazione e la marcatura dei te!>tt normat1v1 e per l'1nd1v1dua7ionc autornanca dei riferimenti e dei nessi normatn-1 da proporre agli Enti aderenti al progetto.
B) L7RS - Some un!fonmper 1dmt'.(ican: i docmmwhgùmd,ci. Il Gruppo na71onale d1 competenza (coordinato dall'IDG-C;'\R) ha identificato uno standanl, già 111 \'ia d1 pnma applica:,:10nc, per fornire identificatori univoci e pcrs1~tcnt1 d1 ri~orse grnndiche in rete::, md1pendent1 dalla loca:-::1onefisica espressa dall'tndinno l:RL '. lns1crnc con lo standardUR"s, recentemente recepito come raccomandaz1onc tecmca .A.IP.\4, sono stati spenmcntan metodi e strumenti di r1~olu,:1onc (Ro~· R.m1!i'!'r D1rro1c~Jjcrnre) e 'ìtrumenti refhJ'tlJ<'(p11rse1J per la scansione automatica dc1 documenti e 1'mdn·idL1n1onc dei nfenrncnt1 norrnatJYt da collegare automaticamente tramite nome uniforme. e degli strumenti di corredo appena citati L'1mp1cgo ciel num·o s"111dard facd1tcrà, m un ambiente di rete con nsor'->c distribuite fra d1\·ci-s1cd1ton telemat1c1 Ocammini~tra7Ìorn aderenti), la cmtruz1onc di un ipertesto globale fra I documenti giuridici e cli basi di conoscenza contenenti le rela710111rmercorrcnn fra gli stCS'-1,con ricadute positl\T sull'intero ciclo d1 :: f:fr mJra, p 1::!3,. \ndrl'.1 '1!.nchettl, J·,1b11210 :\leg,tle, i nuco .Set.i, f·,1b10 \·itali, \Iaw1/um X\JI deglilii/i JWJl}Jt1fm ita/J,mt. 1 DID d, Som1e lii Rete,e p 16-, r,1b10 Yn,tlt, Falmno \[cg,1lc, ID ID deidou1111e11h d1-:-,.,.~orm~ 111 &t; i (_ft l'!Jltl, p. l-l-9, p L Spmo~.1,},lml!/Ì,a:::;0111'da dotl/J/IC/1/l s11111d1i1 /1wmfç L'J,\.1 (L'm11 gmndhl. frnm Re~otHLC '.:-;: .1rnc~), e p ::!33,Idem, A ,,,e.f!/Wt,_trJ//1' dei 1101111 m11/or,m t11 do,m,1e11 4 Cfi m/m, p 265, l.1 Cm.ol.uc . \rp \ del 6 nm-cmlH•· 2001, n Sene genc1ale n. 2(i2 ckl 10 nm-cmlne 2001)
\ 11'\ /CIV 35 (G
l
C. Cwmpt/ G!t Jvtlupptdelpro,get!o l\rlR "/faeuo alle norme in Rete"
produzione, pubblicazione, manutenzione e semplificazione normativo.
Xl
dd sistema
4. Uno Studio di fattibilità sul "Recupero della normativa pregressa in formato XML" che ha valutato i costi/benefici connessi al recupero del testo integrale della noanativa pregressa secondo 1c indicazìoni formulate nel precedente St11dwdi fatttbzlità relativo a1 progetto Sor111e ill Rete(maggio 2000) e che è propedeutico allo svolgìmenro della gara europea per l'appalto dei servizi Nuz. Con il termine "normativa pregressa" s1 intende l'insieme delle norme statali, regionali e provinciali emanate nell'arco temporale che ~-adallTnità d'Italia ad oggi. Rispetto a questo insieme lo jtt,dto è:: limitato, per la normatin ~tatale, all'anabst della legtslazionc costituzionale e ordmana, nonché dei decreti, delle ordinanze e delle circolari minii.teri:1li e
6. Un primo ciclo di attività di formazione., condh'1s0 col CrNEC.\: particolare, l>Onostate svolte 12 distinte giornate di formazione per i tecrnci delle Amm1rnstra?iorn adercntì al Progetto, di cui 7 giCJrn,tte dedi~ catc all'illustra7ione, analisi cd cserc1taz1one sugli standardsNIR, finahz:i:atc alla loro adozione e al loro corretto unhzzo da parte delle Ammm1strazioni partec1pant1; e 5 giornate dedicate ai fondamenti del linguaggio X..\IL e alla struttura dei documenti normatl\'1 di Normein Rete. 1n
Studio di fattibilità sul "Recupero
della normativa pregressa in formatoXML"
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Istituto
per la Documentazione
Giuridica
Paolo Carlo GUIDOTTI, Mario RAGONA, Loriana SERROTTI, F1oren.rn SOCCI, Pie1Lmgi SPINOSA
RECUPERO DELLA NORMATIVA PREGRESSA IN F()RMATO XML
STUDIO DI FATTIBILITÀ per il MINISTf:RO DELLA GtUSTIZlA
Ufficio del Re~ponsabile per i Sistemi Informativi Automatiuati (cc urallo n S!A 08 Il SAC 29 S 5/2000 A)
Giugno 2001
l
Pro,_~et/o .T\JR- Fase .2 / .l/l({ho rh /a!!lb1lt!cì
4
INDICE OGGETTO, OBIETTIVI E LIMITI DELLO STUDI0 .............. --·-···--···...... _._............ .5 OB!ETIIVI
I
I I1
DEL RCCUPER0
5
Ba,e documentale funz10nalc al repcnmcnto della noi rnat1va Base documentale funzionale alla p1ed1spus1z1one dei testi agg1ornat1. lmphcaz1on1 connesse alla base prescelta .
LI 2 l 13 1.2 PROllLf:MATICHE SPECtFICllE CO\NESSE AL Rc.CUPERO I2 l Tcsll stonc1 e agg1ornat1 . 1.2.2 AW eme,s1 o v1gentt
1.3
2
8 9 9 . IO
I1
L!'v!!Tl DELLO STl.DJ0.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE FO!\'Tl E DEI RISULTATI ........ --......... ----12 2 [ CRtlf:RJDlV,\LUTAZI0:-S[Df,LLEf0J\11 2 I I Autorevolcna . 2.1 2 Completcna 2 I 3 Corretlena formale e so~tanzw.le dei dati 2 IA R1cche7za della tonte 2 I 5 Parametri 4uantllat1v1 2 2 VALUTAZI0"!EDE-J RIS\IL.IATI 23
3
5 .7
CoN~IDfRAZIO'dSL·1c-RJTERIDIVAll/lAZ10,1-nFLJI
12
12 12 12 13
1-1 14 ro,111cnEIRl',L,Ll~TI
!5
VEICOLI DI DIFFUSIONE DELLA NORMA---·--······-···· .................................. ---·-----16 3 I fO"·nJ l'fflCJAU
3 I I 3 I 2
«Gazzetta Ufftc1ale della Repubblica Ital1ana" «Raccolta Uffie1ale degli atll normat1v1 dcll,1 Repubblica 1taltana» ((Bolleltlm uffic1al1» delle rcg1om. "Bol!ettmr uff1c1al1,,dei mm1,ten e dt altre autont;1
.16
16 .. 17
3 I3 !S 3.1 4 .18 3 2 fo, Il :-SONU~FICIALI. . I8 3 2 1 Raccolte elettroniche 19 3 2 I J Anh111 m lmcn.. 19 3 2 l.l l S1,tema ltalg1ure della Corte Suprema d1 Ci,sa/lone .. .. 19 3 2.1 1 2 S1
OPERAZI0:-.11 NECESSARIE AL RECUPERO E CRITERI DI QUALrI
A.......... 25
-I I Rl:Cl'Fr:R0 DA RACCOLTE CAR r\CEE O DA H5T0 EUTrR0\JC0 ;<,()"!SI Rl rTL R•\T0 ... 25 4 l I Acqu1,1/1one del testo d1g1tale ùa raccolte cartacce . 25 4 12 l'vlarcatura della ;,ti utlura . 26 4./ 21 Man{lf11mdc/la 1t1ur111mfi11oa/11c/lod1ar11cu/ode1re1t1111(un11a10 d1g1wlc
26
2
P.C Guu/0111 et al. / Reutperode/la11onna/1va pregn:J.ia wfòm1atoXlvfL
5
Manat11radella ,1r11t111raji11u a /11,elfod1 Gomma.lettero, numero dn tefll 111fommlo d1g1rale ... .... .. .... ........ ..... • .. . ... .. .. 27 4.1 3 Marcatura dei riferimenti ntt1v1... ... ... . .. . ... .... ...... . ... ..... . .. ..27 4 J.J i Marca111ra dei r1feri111emu11riw dall'ar11rn/oveno Wflco/o e.\presH v,a 4 I 22
URN.
4 J 3.2 4.1 4
....
Marcatura
.
. .........
.. . .... • ........
..............
.... 28
dei r1fe11me11uattivi daf c.orpo del te1to wno anrcolo, comma,
lrmera e 1m111eroerpnnr1 via l..'RN ... Marcatura dei riferimenti pass1V1..... ...... . .........
.............. .. ..
..... .. ...................
..28
29
4.2
CONVERSIONE DA BA111CHE DATI STRUnURAI E A LIVELLO DI ARTICOLO ............. , .. 29 4 2.1 Conversione della struttura in XML fmo ad art1colo . .. . ......... ... .. ...... .•.30 4.3 COi',.FRONTODEI METODI AI.TLRNA1IVI.. . . . . .. . ........ . . .. .. .. . ..• . .30 4.4 CALCOIOESTl"16DELLEQIJA'WITÀ ..... .. ... •••. .31 4.5 Dil'FICOLTA NEU.,\ VALUTAZIONE:DEI CO~TI ... ...... ..... . ... . ......... .. .......... .32
5
INDIVIDUAZIONEDI CL.\SSI DI NORIWE .............................................................. 33
51
CRITERI DI SCOMPOSIZIO!',IE......
52
NORMATIVA NAZIONALE..
•••.•
• .. ....
..... .. . ...
.. .. ,. 33
... .. ..
.. .. 35 Cost1tuz1once cod1c1... . ... . .............. . ....... .. .. ...36 5.2 2 Alti mseriu nella Raccolta Ufficmle... . . ...... .... . .... . ............... 37 5.2 3 Atti normauvi d1 rilevanza gcner11lcpubbhcall nella Gaz.zettaUfflc1ale . . . 39 5 2.4 Atti norrnauv, d1 rilevanza generale non pubbhca11in Gaaetta Ufficmlc .. .42 5.3 NOR\1ATfVA REGIONALE E DELl,C PROVINCE AUlO'IIOME. . •••• ........ . .... ••••• .43 5 3 I Le leggi . . ... . ....... . . .... . . .... . ... ..... ... ....... .. ...... .. ... 43 5.3 2 I regolamenti . ..... . ...... .. . . ...... . . .44 ... ...
... •
.........
.....
• ••••
52 I
6
ANALISI DELLE CLASSI DI NORME .......................................................................45 6.J GE/1,ERALIIÀ ENDICAZl01'EDELLEPRl0RITA .. ,... . ..45 6 2 COSTI I UZIO\fE E CODICI . . . .... ... ... .. ... ••.. ......... ........ .... .. .... •..... 45 ............ 46 6.3 ATTI 1r.SER11lNELLA RACCOLTA Uff/Cl4LE (1948-2001) ... ,.. . ......... MLL4. RACCOLTAUFF!CIA/.E{l860-J 947) . ... . .. .. .. . .. .. . . ..46 6 4 A'rfl 1-SSE-.RITI 6 5 NOR\1ATIVADELLE REGIOì~IB DCl..l.6 PROV!;\fCE AUTONOME ..... .. .. ... 51 6 5 I Gh Statuti regmnah .. . .... ..... .... . ... ... ....51 6.5 2 Le leggi delle reg10n1e delle p1ovince autonome... . ..... ..... . .. ... .. . .51 6 5.3 lregolamenu reg1onah e provmcmh .. .. ........ .... ....... . .... . ... . .....53 6.6 ATI I NORMATIVIPuBBLICATI NELLA GAllf;lTA UFFICIALC.,MA 1'0N INSERITI NEILA ..,, ............. , " .. • .. , ............... 54 ATTI l"/ORMATIV!Pt•BBLICI\I I NE'-L" G,1ZZEITAUrFJCJAU:.,MA ~ON J'ISERITI NELL'\ R,\CCOLT,\ UFFJCIAL.E(1860• 1947).. ........... . ... ... .. .. ... ............ ..... SI 6 8 ATTI NORMATIVIDI r.NTI E l'i IITU7.10"'1INON PUBBLICATIIN GA7.ZE1T A UFFICIALE:..... 58 ..... ... .... ...... . .. 51) 6 9 U-sA SOLUZIONCCOMPLESSIVA ..... . ..... •• ..... • ........ RACCOLfA UFFICIAl..t"(l948-200I)..
6.7
7
CONCLUSIONI......_....................................................................................................... 60
8
ALLEGATI ...................................................................................................................... 62 8.1
PRO:.Pl:.TTO OSNCRALE DEGLIATTI 111\SLRITI !\ELLA RACCOLTA UffKI.\LE
1860-2001)....
8I I 8 I2
. ... • • ... ........
...... . ........
Atn mi,enu nella R.1ccoltaU1Tic1ale(pc11odo l 860· 1947) Atti 1nsen11 nella Raccolta Ufficiale {penodo 1948-2001) .......
(PER!ODO .. .. ...61
.......
... 63 . ........ 63
8.2 PROSPETlO GENERALEDLGLI ATI I NOR\1ATJVI -.oN NUMERAl I PUBBLICATINEl I.A G,\Z7.Cl"I A Ul+lCl,\LE-. (Pr.RIODO 1860-2001) . . ..... 64
., ~
·6
ProgettoNIR - FaJc2 / S11,dzo dtfatllbzhlà
8 3 11\Bl;LLC Df.l<-O~t! .. •• - -- • - -- ... 66 8 3 l Confronta fra I mewd1 d1 acqu1smone e d1marcatura (quantità rclauvc alla Raccolta Uff1cmle - anm 1948-2001) . .66 8 3.2 Atti m,cnt111clla Raccolt,1 Ufftcmle - periodo 1948-2001: recupero da raccolte cartacce_. , .. ..... . .. . ,.. 70 8 3 3 Atll msenll nella Raccolta UtfH:iale - periodo 1860-1947 atti v1gent1 recupero da rnccoltc cartacce. .. .72 8 3 .i Alll 1D\e1111 nella Raccolta Ul hcmlc - periodo 1860-1947 intera ractol rn rccupe1o da iucca Ite c.i1rncce _75 8 3 5 Alti msc1111 nella Raccolta Ufhciale - pc11odo1948-200 J · recupero da Banca D,lll strul\urata a l1vella d1 mucalo -·· _ -----... 77 8 3 6 Atti mm1t1 nella Raccolta Ufficiale - pe11odo 1860-1947 solo 11tu v1gen11 recupero da Banca Dau suunmata a !nello d1 art1colo ... 80 nella Raccolta Uff1crnle- periodo 1860-1947 mteraraccolta 8 3 7 Atti 111~e1Jt1 recupero da Banca DaLI~Iluuurata a !nello d1 articolo . .. ...83 8 3 8 Atu pubblicati m GJ1Lett,1lift1crn.lc non m~cnli nella Raccolta Ufflc1alc periodo 1948-200 I !>aloatl1 noi matn,1 1ccupero da raccolte cartacee .86 8 3 9 Am pubblicali m Gazzella Ufhciale non m,er1t1nella Raccolta Ufftctale pe11odnI9.JS-200 I mtera I accolw I ccupero da raccolte cartacee. 89 S 3 I O Atti pubbhcau 1nG,1,,etta Ufficmlc non mscriu nella Raccolta Ufflc1ulcpcnodo l948-200l 50]0 am noi mauv1 recupero da Banca Dau ~trutturataa h \'Cllo d, aruco\u 92 8 3 11 Am pubbhc,111 m Ga.r:;;cttaUlt1cialc non m,cr1t1nella Raccolta Ufflcmlc periodo I 860-1947 ,olo ,ltll norm.it1v1 1ccupe10 da raccolte cwtacee 95 8 3 12 Atti pubblltall m G:vzcn,1 Uftic1ale non m,er1t1nella Raccoltn Ufflc1ale pcnodo I 860- I947 solo utl! normuuv, recupero da Banc.iDati struttur,11.ia h vello di arucolo 98 8 3 13 Lcg1-.laz10ncrcg1on.ile 1ccupc10 d..trac~olte curtacee J0l 8 3 14 Leggi rcg1011ul1rctupcro da Banca Dau strutturata a hvcllo d1 articolo104 8 3 15 Rcgolamcnu rcg1onah 1ccupc10d.i Iaccolte ç,11cacee . I 07 8 3 16 Am pubblm1t1 nei Bollcl\1111 U!ficiah - pcrmdo 19-iS-2001Rccupew da !(limato IITML . 110 8 • FAC"-~l\'IILC UCI Qt 1:\TIO\ARI • 112 s 4 I Que,ILOlllll lCl 1m iato 31 VII lllSICII 112 8 4 2 Quc'>llonano mvmto alle Reg10111 I 15
•
P.C Gmdottiet al. I R.ewperode/lanoiwatzvupregrmamfar11Jato XML
-,
'
1 OGGETTO, OBIETTIVI E LIMITI DELLO STUDIO Ob1et11vo pnnc1pale dello stud1c, è la valutazione dei costi/benef1c1 conne&si al rei..upero del testo integrale della normativa pregressa secondo le md1caz1om formulate nello Studio di famb1l1tà per la 1'f'ahzz.a~1011e dc·I progetto "Aaeno alle norme 111 rere',11Con il tcnnine "normativa pregressa" s1 intende l'insieme delle nonne statali, rcgmnah e provmc1ah emanate nell'arco 1emporale che va dall'unuà d'Italia ad oggi. Rispetto a questo ms1eme lo studio è hm1ta10. per la normativa statale, all'anahs1: - della leg1sfaz1one cost1tuz1onale e ordmarrn. - dei decreti, delle ordinanze e delle cm:olan mm1stenah e d1 Autont~ di nlcvanza na:11onale; mentre 11corpus della normativa regionale e provinciale include gli statuti regmnah, le leggie 1 regolamenti delle reg1om e delle pmvmcc autonome.
1.1
OBIETTIVI
Dl;.L RECUPERO
fil hnea d1 prmc,pm Il recupt'l'0 ha l'ob1enivo pnmano d1 rendc1c acccs,11J1le rn rete una ba,e documentale ricca e complet.1 per foc1htare la consultaz1one e la ricerca della norm.1t1va. d1famb1l11àper la realr=a:u,ne del progetto "AtC('HO alle norme in rere", Nello S111d10 pred1,;posto a cura dell'IDG. è stato md1v1dua10 nel linguaggio XML lo st1umento ottimale per la rapp1c;ent.inonc formale e funz1011a\e dei documenu giund1c1 d1 qualunque natura. Tale lormato è i.lato il punto d1 nfenmcnto mrnrno :Il quale hanno ruotato le alllvltà dei van Gruppi d1 Lavoro del progetto - dalla defmi11one della wuttuia degli atti ncmnat1vi (DTD Dm·11m11111 Typ" IJ,,f,11ì1,rm) alla 1de-nt1flca1mne delle nsoi-,e tramite nome uniforme (URN Umform Re.w11ne Name), alla valutaz10ne dei soflwruc uuhzzab1h per il mo101e di iicerca ccntrahnam - e sono nate le proposte d1 standa, d 111cm~o d1 approvazione. È attualmente presumibile che m XML ,.,crranno peuanto prodoU1 1 11uov1documenti, m quanutù progressivamente crescente pa11 alla d1ffus1onc e alla pcnetrat.1one dei nuovi standard ai van hvelh Comunque, al d1 là del formato e delle moclahtà di arcl11vi,ll.lone adottalt al proprio mtemo da ciascun Ente (per I quah m fondo è lasciata la più ampia libertà). XML sar!1 1l formato d'mte1scamb10 dei dali fra le va11e1'1lltuz1om e sul quale verranno :.v1luppa111 i.erviz1 centraltzzatl o d1 m1eroperauv1tà Per lull1 que:.u monvi la ,;oluzionc ottimale per il recupero dei documcnu prcgre5Si senza dut,b10 quella che prevedi! la conversione d1 mtto 11 materiale esistente nel lormatt1 XML: da qucsio le singole Ammmis1raz10m potranno poi costnnre o mtegrare i propri sistemi mformauv1 Le modalità con cui tale ba~e documenlalc viene costruita poi.sono essere funt.10nali alle esigenze di una buonu ricerca oppure estendersi anche a formre una :.enc d1 supporti per facilitare la costruzione e il mantenimento della normali va v1ge111e
e
1.1.1 Base documentale fumiomde al reperimento della normativa Per ottenere que~la fun71ona11tàsi individuanole ~egucnticaratte11suchc·
• Lo Studio e s1,110111tuJm~111e pubbhc:,to ,u que~1.1 Rn nta 2000 n I
5
Progetto.'\'JR - ri1Je2
8
I StHdzodt fat!tbthtd
a) Umfoml(lrf! la co111prH1:1011e della baie do, 11me11tale
l'unifrnm1tà da raggmnge1c riguarda la ~uuuurazmne sia d1 mter1 documenti della stessa tipologia (es leggi ordmar1c. dec1et1 numsten.i.h, ccc) t:he d1 parli analoghe (utolo, e~1rem1,arucolato, ecc.) presenti m documenti d1 tipo diverso Que,to fattore è fondamentale per lo sviluppo d1 sof1sticatc ed effJC1ent1apphcaz1om centrn!tzzate, operanti c10è su 111s1em1 d1 documenti d1 natma d1ve1sa, emessi da d1ver~e autont:r e d1spomb1ll su Mli d1vc1s1 Tah apphcaz1on1 pos,ono rnggruppar\1 111due giand1 c.atcgo11e. quelle funz1onah al repe11mento dei mateuah (maggiore prec1~1one d1 ricerca sull'111tcra collcz1one d1 documcnt1, at11vannne dc, nfenmenu fra glt atti, collegamento e/o e~11az1onepuntuale alla palle dt 1c~10refe1cn71ato, ccc) e quelle utili alla ge~uone della normativa ~1gente (11fenmcn11a1Uv1e pa~SI\I per c1ascunn componente elemcnrn.1e del testo, versioni succc~~1ve dcll"tilto, coslruzmnc del testo aggmmalo a ~egu1to d1 mod1f1c.iz1om,ecc ) In generale per ciascuna categorm d1 funz1om sono necessari livell 1 diversi d1 spec1hc11l e d1 quahf1caz1one della struttura, in pai t1colare per ottenere adeguate fu1171onah1ùdi I cpcnmento s1 11cl11cdcuna suutturazmnc meno deuagliat.i.rispettoa quella necessaria u una gestione più eff1c1ente I due hvelh devono e~,;ereperaltroperfettamente dei ~ottoclemenu a compat1b1h,m ,1Jtreparole la suuuura più dettagliata aggiunge solL:11110 quella più generale Comunque è necessario che 1ut111 clocumentl della stco;sa11polog1aabbiano la medesima struuura (quella proposradall'apposito Gruppo d1 Lavoro sul DTD), def1111tnin funzione delle carntte11st1che proprie del npo d1 provvedm1cmoe della sua evolu1.10nenel tempo (e~ soggetlo a moù1llchc successive o no) b)
Ottmu:.:.nrele pa111b1lttàd1 r1c.erca a1tra~e1so la pm,1b1 htà d1 formulai e 11ccrche sol 1s11cate da partedcll'ulenzaspecialisuca e Ia capal:1tù d1 011ene1c comunque una maggiore prec1s1one dei nsultatt Fatton chiave per 1I m1ghoramento della ncchcna d1 m1c11oga,1one e della precisione d1 selezione sono essenzialmente la metamlor111az10nc a,sociata al documento e la strut1uraz1one del documento stesso La mctamformazmnc permette mfa1t1 la ~elezione mediante dcscnltori rapprescnlatn,1 dcgh a,peth form:ih dell'atto (nntur:i e tipo del provvcd1menlo, autorità emittente, estremi d1 p1omulgaz1011c e d1 puhhhcn1.1011e.ecc ) e del ~uo contenuto (class1f1caL1one della materia uattata, descntton o parole chiave, ccc). offre 11grnnde vantagg10 d1 uniformare l'mformaz1onc attra.erso dmonar, tendcnz1almemc chiusi o comunque controllall (m oppos1Z1one alla estrema vanab1iltà del hnguagg10 naturale), nonché d1 creare e sfrunare le gerarchie cs1sten11fra le catego11e (es normauva nazionale alti avenu forza d1 legge decreto legge) per isolare più fac1lmcntc l'mMeme più o meno ristretto d1 11fcnmento La metamfo1 maz1one m fa~e d1 clcfin1L1tmenel relativo Gruppo d1 Lavoro del progetto prevede un ms1eme ampio d1 schemi atti a soddisfare I d1vers1 approcci, dalla mate, i:1 1rauata {nel!' mtcro ano o nella singola part1Z1onc)ali· a spello funz1onale della d1spos1zwne (obbligo, permesso, destinatario. ccc.), e arricchire così li documento d1 un complesso d1 111formaz10111 semantiche espres,e m modo fo1mahJ'7ato e m prospemva clahorab1h per ricavarne con~cguenLe, dedu71om, ecc L'appO~IZ!one di tutta la metamformaz1011c mù1~1duata 11ch1eùecomunque un 111tervcntomass1ccm e quahf1ca10, che appare d1fficdc applicare ,u lmga Sl::1la a1 documenti p1cgres,1, per ovvi mo11v1d1 tempi e d1 costi Comunque, è necessario prevedei e un livello nummo d1 me1111nformaz1onecomune a 1utt1 gh atti e questo potrebbe essere coslltmto 1.h!quello m:.ento nel Cmalugo delle nonne, 111 fase di rcahzzaz1one nell'attuale ~tadw del progetto (MR-2)
6
P, C
Gtndottzet aL / Rewperode/fanormahvapregm.raznformatoXlv!L
9
La strutlurazmne permette m\ ecc d1 indicare dove un' mformaD one deve 11ovarsi all'interno delle partlZ!om In cm è sudd1viso un documento giuridico (titolo. lii ucolo, comma, ccc.) e soprattutto d1 poter vrnccilare a queste pan1z10m le opaaziom logiche (nello stesso an1colo. comma, ecc). La maggior fless1b1!1tà d1 ricerca s1 ottiene ovviamente non md1v1duando a pnon l'unità documentaria (es. arucolo) a cui riportare l'intero atto (e qumd1 Iim1tare tutte le operazioni logiche), ma bensì lasciando all'utente tale md1c1Jz10ne{l'rntera legge, l'articolo, 1! comma, ecc ), avere cioè una sorta d1 urut.à documentaria elastica (o a f1sarmomca), capace cioè d1 adllttars1 alle diverse esigenze. Analoghe considerazioni 111J!gonoper la presentazione dei nsultatJ, con riguardo alla poss1b1lJtà d1 cahbrnre l'unità documentana d1 v1suahzzazione (intera legge, mucolo, ecc.). A questo riguardo 11DTD, 111corso d1 definizione dal! 'apposito Gruppo d1 Lavoro del progetto NrR, soddisfa pienamente quei requisiti che consentono una ncercll eflìcace delle mforrnaz1om; la struttura proposta risulta particolarmente anahuca e tale da potervi mnestare anche la gestione della nonnauva vigente, mentre, m soh fini della ricerca dei documenti, può essere sufficiente un suo sottoins1crne meno dettagliato. È rnfatll ormai universalmente riconosciuto che la poss1b1htà d1 effettuare operaz1om iog1che a Jhello di art1colo, qu1mh disporre d~lla comspondente strutturazione dei documenti, è da cons1derars1 soddisfacente pei la stragrande maggioranza dei bisogni mformatlVI. Questo fattore può rappresentare un evidente ri~parmw nei cos11d1 recupero, tenendo conto che la maggior parte dei documenti contenull nelle banche dati attuali ha una strutturazmne ch<:miva fino al Ilvello d1 articoli). III modo effiuue I rifer1me11t1fra gli atli · occorre costruire una rete d1 collegamenti fra gh atu che, tratrute hnk ipertestuali, pcrmeua m maniera semplice d1 v1su,1ht.z:ruc1mrr1cdiatamentc l'atto correlato; tale opera.rione è md1spensablle nel caso che l'utente debba ncostru1rs1 11 testo in vigore d1 un provvedimento che abbia subito mod1f1che partendo dalla sua vers10ne stonca, mentre e comunque utile per capJre 1I pc1corso modificativo dell'atto qualora tale ncostru21one sia stlltu già operata, Le relaz1on1 mtcrcorrenll fra gli atu refcren.datl sono d1 d111ersanatura (mod1ficll, aggiunta abrogazmne, cnazmnc, ecc.) e pertanto deve e~sere operata una quahf1cazwne dei nfenmenti m funzwne anchè degli effetti che si npercuotono sull'atto referen:rnuo. Tale qual1f1caz1one consente da un lato d1 effelluare ricerche più sof1sucate quah ad esempio selezionare l'ms1eme degli atu che sono m un determinato rapporto con l'atto considerato e dall'altro d1 costruire le rclazwm reciproche I riferimenti forti, che mc1do110cioè sul contenuto o sull'efftcac1a dell'atto (testo, vigenza, ecc.), devono ovviamente es5erc resi b1diwzrnnah (riterirnenti att1v1e pa~sivi): d;i notare che nei tesh normauv1 sono presenti esplicitamente quellL del primo tipo (gli attivi) I! pertanto va c0Mru1to un meccanismo che automaticamente nporli nell'atto 1efeienziato l'intervento che ha subito (nferirnent1 passivi).
e) Geçt1re
1.1.2 Base documentale funzionale alla predispO!Sizione dei lesti aggiornati In questo caM>la base documentale costituisce ti supporlo per fac1l1tare le operaL1oni d1 ricostruzione del testo vigente ;id una particolare data. Il problema, universalmente noto ed estremamen1e sen!lto, nasce rnnanz1tutlo dalle moltephc1 mod1f1caz1omtestuah, mt.erpretat1ve e .ippltcative che subisce il corpo norma11vo per gh cffetn di mtervcnn succe~s1v1 eh
7
Pro~fl!oSIR - hM l / S111dwd1/allthtl11a
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,1brog.u1onc tot.ile u paumle, d1 ~o~lllULlone, canccl\a11onc o ngg1unta d1 clemcnll della !rasi o prnolc <1.l\'1ntcrno ~udd1,·1~1onemtern.i (mucolo, 1.omm.1,numc10. ccc.) o d1 p,1111cola11 d1 que,ta. L"ob1ctli\0 Jmalc è quello c.l1poter d1spo11c d1 un s1~tcma m g1ado d1 ,l!Ularc ,1 c.o,L1u11cun quadro c!>atlo della nmmal1,a m es~e1c a una dctc1mmata data, per quanto 11guJ.Tdasia l'm~•eme delle norme m v1g(1reche 11loro 1c,Lo ~,gente, ,1gg1ornato cioè con tutte k modifiche mtercm~e e qmnd1 eftct11v,1mcntc apphcab1le Tnle b,1sc nd11edc la costru.é10nc eh un,1 1etc d1 rcla:zioni fra tulll gh atu, 1.hc md1ch1, oltre agh ulcnt11lcato11 dei documcnu correlall e 11 tipo d1 1clanonc (cttaz1onc, mod1f1c.a. abroga.:1011e, 1nterpre1.1z1one, ecc.) neccs~a11 pe1 una ricerca eft1c1entc, anche le patt! spccrl!chc c.legh atti the ,ono co1molle nella correlazmne (es suddtvJSJone o testo novclh110e mJ\ella). nunché la data o l'mtccvallo di date rn cm la 1elaz10ne è operntl\'a Ciò consente m pro~pc1U1ra lo \\lluppo d1 p1ocedu1c che predispongano 11 testo aggrornalo (una sorta e.li t,1gha/tncolla autom.1t1co) di un pmwed1menl0, ow1amen1e come funzione d1 supporto nl!'111,o~t11l11b1le lavoro ,h ,ahdanonc e.lapane d1 esperti. Que~ta pred1spo,1z1onc nc.h1ede una marcatur,1 molto più f111empcClo a quella ncces~m 1a per la <,ola ricerca lnlJIU I riferm1cnt1 fia a111dcHJno c~,ere mollo puntual r per ne,;essrt:i d1 prcc.1~1once ,1 esprimono al ma~srmo lr\ello d1 dettaglio. cioè non hm1t.1ndos1alrarucolo ma rnd1.:,111c.lo, del caso. le ,udd1~1!.1ominterne p1ì:1spec1f1che (commu. lencr,1, numero, ccc) e talvolta, I.i hasc o I.i parola oggetto dcll'mlcrvcnto. Il DTD. m cor50 d1 dcfmrz1onc tlall'appo~110 G1uppo di La~oro del p1ogc110NIR, menu e ~0Jd1,fa pienamente I rcqumt1 pe1 1dcn11ficare puntualmente ogm suddn,1s1onc mtcrna ddl'atto. 11~ulta probJbdn1cn1c anco1J dJ ..ornplçt,uc pc1 m111 gli ,!lii thU[I <..l,l -•~•ULiare all'elemento ··nfenmcn10··. ad C'1Cmp10dJte e upo ù1 1elaz1one La marc,Hur,1 fmc, cioè al massimo hvcllo d1 suddn1,ionc d1 un atto, 1appre,en1n un aumcn1t1 non 11,1,curnbile nei co,11 d1 recupero e cu,t11ngc ad mtcrvenu mas\lcci anche per 1 matcr1ah umtcnuu negh arch1v1 dove 1 nfc11rncn11 sono meglio curnu I solt,..,a1c ù'mformatlon rctrn:val precedentemente d1,pomb1l1 obbligavano ad 1dc11ufica1c un'unica unll:i documc111,1na(l'elemento ba\c) alla quale 11po11aretulle le fun1:1unahtJ., -.1a d1 11ce1ca che tl1 1cfcn:n71at1onc tlcgh .illl. mie umtà è ~lat,1 111d1\1du,11a g1u,1:uncme ncll'arncolo m quanto copnv.i pienamente le nccess1tl della r1ct•rca In al(;um cm,1 sono ,tall creati degli p,cudo•document1 (o ducumcnu vntualt) pe1 rapp1esent.ue alcum par11cola11a~pclll, come ad le par11non1 supcr1011all'art1<.:oloche potevano comunque essere 1efcrcn1:1,11c.
,e
e,
1.1.3 Implicuzioni connesse alla bu~e prc~celta Vengono b1evcmen!c ncordate le 1mphcazwm che I.i ,t,ella del tipo d1 base documcm,llc, Ll1e,'m1c11
a) l.n ,:Ilo eh \lrutt111c1:1tme Per ti r,1ggmngm1cnto d1 una buona fun11onah1à ùt nccrca è suff1c1c11tcI.i MrnlluraL1onc a ll\cllo th ,lrlrrnlo. mentre nell'.1l1ro c,1m b1~ogna spmgers1 JI massimo h,·cllo d1 dellagho (comma, leucra, numero) nella ~uuuura formale dell'alto. occo11c altre,ì md1,1duare gh clcmcrm fondamcntah pe1 le rel.1zmm d1 moJ1f1ca 1c~1ualc, come la novella, 1l tc~to novcll,llo, 11pc11odo, ccc b) r'I.Tt11b1111cle111/amlt.'llll
In emr.imhi i c.1~1devono c:,:,e1c md1\1du,lll !'.ilio rcfe1cn1111to.il upo di relazione e la ~uc.lc.l1v1s1onc rntcr11.1(al hvcllo e.lidc11,1gl10prc\tellol N~lla b.mça dau fun.:1onale alla
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JJ.C Gmdol/1e/ al. / Rec"11pero citi/a J10l11lilhiJ(J preg1effalii (omwto XML
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• .f!
IP p1cù1,pos111onedei testi aggwrnat1 è md1~pcn~ab1lcprevedere la data (o l'rntervJllo d1 date) m cui la relazione è .nuva e J'md1viduaz1one puntuale delle po1z1on1 d1 testo, al1'1mcrnodella sudd1\1S1one,c01nvollcnella relazmne Nelle anaJ1s1 dei cosu sono stata pre~a m cons1deraz1oneentrambi i modelli d1 base documentale m modo da raffrontare più agevolmente 11 rnpporto cost1/benef1c1. È da ~ottolmcare che la b,1sc per I testi aggiornati presuppone la piospc111vad1 operare m 1emp1 ragionevoh un intervento c.hrutS\etlo e d1 aggiornamento della normaL1~a(vigente e tes.10 aggiornato). In assenza d1 quc~la ,ucce~~111a ra~e app,1remfattl non pienamente g1ust1f1c11bilc una solu11one d1 questo 11poai ftm solo del recupero e della 11ccrcadocumcntana
1.2
PRORLE:\1A TI CHE SPI!.UFICHE CO'\!'IIES<;JIAL Rl:.ClTPERO
In 1el:monc alle modalità e ali~ forme del recupc10 si pos,ono cv1denz1.irc lrc aspetti leg<1ualla v1gcn/a dcll'utto, all'agg1ornamento e alla versione dei testi.
1.2.l
Te~ti ,;toricie aggiornati
Con testo ~tonco s'm1ende 1u,er~1onc ongrn:ilc dell'atto al momento della sua em1s~10ne; l'acqmsu1onc del maten.Jle m questa form.1 è Mcuramcnte la modal1tf1più ,emplice per il rcçupcro Ovviamente l'utente s1 deve fare canco d1 ncostrmrc autonomamcntc l'evolu,:1one c.he la norma d'mtercs~e ha ~ubllo nel tempo ~1arn rcl:mone alla ,ua v1genn1,totale o par1.rnle, e ~1a1111cbnonc ad altre modifiche intencnute {testuali, mte1prctauvc, ccc.) I.., di~ponih,htà, m~e<..c, UCI ICS[I ,1gcnll C .igg11J11ldll dÙ un.i qu<1ls1a;1 data C da cons1ùc1 ar.,1 la ~oluL1onc01t11nalcper 11 (1dtt.imcn10 della normativa Questo pre~uppone mnan7Itu1101seguenti punii
la prednp011-;:.ro11t' d1 1('11/ agg1<1ma11 e caordma11 Tale esigenza non è certo unu novità dello s1ud1{1 mhmi questn p1~ss1 Ctll g1:1 ~tata introdotta m vm arnmrn1~trat1va nel 19811 Altre d1spo~111oni2 i.uceci.~ivc raccomandano la p1cd1l>pos1none d1 questo tipo d1 tesll, suggerendo eontC'mporaneamcnte cnte1 i d1 redazione delle norme che faciliti110 1n futuro, qualrna necessario, la prcd1sposmonC"det tesi! aggiornati Quesll oncntamenu sono stati recep1t1 dal Tnlo U111codi!//,, d11p011~wni 'Con I., c1rcol.tre 3 seucmbre l98l, n 13510 2
ld Pre~1deJ1z.i del ( ons1gl1011111t.1>.1 tutti I M,mstcri .i ,cguire l'e,cmpw Ml \11n1sterodelle I 1n"nze che 11e1.i prcdispo:,to ,J pnmo 1e,10dgg1omdtO ~ [ J li ,·dio,... e l'utdll~ dcll'1nmJll\,1 sono ,mdlogh, d qudh merenu alld u,L,ziont· dei testi dc, Jc,rell legge coordin,1t1c,m le 111od1tiche .id e%1 .1ppor1.1tecl.il P.1rl,1men10ll1 sede d, con,crs1011~.che I l'flic,o kg1s!.,.1"0 del Mm1S1emd, gra,i.i e grnit1,iJ, d',,ccordo con l.1 Pl>'Sidelll:J dr! Cons,gho con1p1l,1a p,1r11red,,ll'dprilc 1981 e che I.i Gn,:eirn umrmlt prO\\Cdc .I pubhl,c.,re ~cll,1 rubric<1"[)!Sp[ISIZIO!ll "comumc,1t1" L'mu1,1t1va del Mm,stcro delle [ 111.1111c dilj>Jrcsen,:.1 dubbio mcnte,ole d1 es.,ere segu1t,1 dJ rnm gli -thn Mrn1s1en ogn,qu,1h·oltJ nella nutcrm d, LOmp"1en1.1dd smgolo d1c,1s1ero\I s1.1un 1mpor1antel<:slo11orma1n•o[legge o decreto) che dbb!d subilo v3r1e e corupk,1e modili
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ProgettoNIR - FaJe2 / St11dzo d1.fatllbzlztà
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,111/a pro111ulga~1011e tielle legg,, 111ll'1!111ana:wnedei deuell del Pre\'IC!ente della Rep11bbi,rn e 1111/e p11bbl1w::.1m11 11ffkwl1 della Rep11bbirrnrtalra11a(d p r n 1092/1985), che alran. 11 prevede d1~posmom spcc1f1chcrn mento alla pubbhcaz1onc d1 testi coordmau eh decret1-Jeggc e d1 lesu aggiornati d1atu nrnmat1v1 statah3. Appare qumd1e.,1dentela ~olontà del legislatore e della Pre~1denzadel Cons1ghoder M1mMn 1.h agevolare la lettura delle nonne, ma allo stato attuale nsultano predi~posti e pubblicali nella Gaz::.ellCI Ufjkwlt: soltanto 23 tesu agg1orna11e 632 testi coordman°', cnutìt decisamente es1gm1m rappono al numero d1 norme che hanno subito profonde e complesse mod1f1chc.
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la ret1Ji::.::.a;;:.w11e de/la ,.ti v1geJ1::.a temporale Questa M reahna attraverso la d1~pomb1htà, ad una guals1as1 data, della comspondente vernone del testo normativo vahùo G1ti l'Istuuto Pohgraf,co e Zecca dello Stato sta svolgendo quesra amv1tà, per le norme emanate dal 1990 e consente d1 ottenere le ,anc versioni de1 provved1ment1 che hanno subito mod1f1ehe nel tempo È noto che I testi coordmau e aggmmau, pur pubblicati su fonti '"ufhc1ah", non hanno valore legale 1• 1\ loro incremento e la loro rapida e gratuita d1ffusmne rapprc1oen1crebbero un pnmo 1oerv1ZJO reso alla collctuv1tà Attnbu1rc a questi testi 11crisma ùclla lcgaluà cos11tu1rcbbe un ulteriore passo nella direzione della certezza del dmuo vigente, per raggiungere la quale occorre ovviamente n~oherc anche 11problema delle abrogn.llom 1rnphc1te. Al momento attuale non e~J!lte ne-.,und fo1111., o non, che lorn,scc I, 1 d1 Upu ufla:i.ih; documentaz1onc nella forma ott1mnlc per l'm1eroarco temporale considerato nello s1ud10e nr.mml!DDJ"yt.•~t.(v:br..1·a1e.sgw:Jl,1.rm:tQe_
1.2.l
Atti eme!isi o vigenti
Il recupero del matenale pregre~so può uvvemre sostanzialmente m due modi. este~o all'm1e10 complesso degli atti emessi. hmnato ai soh atu non espressamente ab, ogau Nel primo caso s1 tratta d1 recuperare la globahtà dei prov\•ed1menu anche i.e abrogai, nella IDIOinterezza Questa modahtà è facilmente attuabile atlingendo alle fonti utticiah d1 d1tfu~1onc o, comunque, a raccolte universalmente ncono!>CJUtecome autorevoh e complete Oh sva11tagg1d1 questa soluzione sono 1appresemal! prmc1palmeme d11un maggior costo di acquismone del materiale, e da un appcsa1111mentodel sistema, che viene a mcorporare e
-
' L·,,r11colo così recl!J «l Per I decre11-lcgge che, l:ll sede di ~onvcrs,one. ,1bb1.ino sub,10mod1nc.121on1.,I Mm,stcru d1 Gr.LZiae Gmst1z1J predispone per IJ pubbl1c.a1one nelld Ga;:;;ella Uffr, uri~. dnche m un giorno 1mmediatdmen1esu~cess1vo a quello d1 pubbhc.u1onc dell,1 legge d1 con,crs1011e,un testo del decr~I<>rn1c,gr.,10 con le mod1ficaz1 • m mtrodoued,,IPar!Jmento.le qu.,1,sono s1.imp.,1em modoc.irJt1er1s11co
2 QuJ11do uRJleggeovveroun decretoo ,lllro dtlD a,enle conrenuronorm,,moabbms11bno d1~erse e comples5e modificlle, 11Ministero competelJ!e può pred,spom,, per I.i pubbhc.izione 11ell,1Ga:.::.e1111 l/ffic mlt. un testo ,1,ggmrna10 dell,1 legge o dell'atto. nel qu,1le le mod,fichc .ipportdle sono s1,1mp,,1<:m modo carJtler1s11co e ne e ,pcc1ticD1.1 Id fonte " ~ Foutc Jrdm 10 LEXSdell,1Corte d1 C.1ssdt1onc s Tult1l\lj g:1,;i.und.utore,..oledot1rina so~t1ene che .,,,, •Je·m romdrnrw" .e "nr:~rornarr"" i ono·trr:.:mu>lr'ftl 111>nJ111/11"1 n 11! ,1a1111 , /,e am he ,e rrorrI111r1rrml"rmr>1 le.i, llfl~mah 11,àp11/;b/ua11 per /a lmlJ pmve1wm;;t1 u(lu wh·" wmi da wm1de1a, 11Ju1111 d1 qjjIdame11/r! 111wlpern/e da parie de/Inwllellnlla• (cfr ò\oclld I Cenu A (.,curd d,). l.n Ga;:;;em, Uffi11a/e Dn11plmt1e 1e11111 wmn, Rom,,, IPZS 1997. p ~4)
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P.C. Gmdolh et al / Rewpero&Ilanonnalwapregm.rainjonnatoXl-A.L
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qumd1 a diffondere atti non più m vigore Questi, se non opportunamente segnalati o automaticamente ehminabih a mh1esta, possono risultare fuorvianti per l'utente. Otfnrebbe però 11vantaggio di fornire le norme d1 riferimento per le situaz10111 pregress~ anco1a pendenti e alle quali, O\ v1,1mente, va applicata (con le dovute eccez10m) la nonna vigente al momento del fatto Nel secondo caso si trntterehbC",invece, di raccogliere solo le norme vigenti ad una cena data. Ad un minor costo d1 acqmslZlone del materiale e ad uno snellimento della base documentale s1 contrappone tuttavia il pioblema, di non facile soluz1one, d1 stab1hre una data hm1tc per salvaguardare le s!luazwni ancora pendenti; questa daca, rnfatt1, non può essere fissata alla data od1er1ure nchiede una d1fficlle valuta21one (quanti anm è necessano nsalire addietro~) sul matcnale storico da recupc1are Con questa solunonc il corpus contmua comunque a contenere atti abrogati o irnphc1tamente (anche nella loro interezza) o parzialmente anche in modo esplicito
1.3
L1~11TI DELLO STUDIO
Non sono stati affrontati i seguenti aspetl1: a) la ge1tw11e della bare douimentale: sia in relazione alla struttura operativa necessaria 11 questa operazione, sia sotto quello delle attrezzature hardware e software idonee al trattamento efficace d1 un pammomo documentano cosl consistente; b) I'm qu111:wne delle fonw non è Mala verificata né la d1spombihtà del curatore della raccolta a metterla a d1sposmone del progetto NIR, né l'eventuale comspetl1vo richiesto. c) la 11aluta:w11edelle fonr, come meglio p1ec1sato in seguito, sono stati applicali solo dt!1 cnlcn qualILat1v1e non s1 l: proceduto alla rrusuraz1one dei parametri quant1tauv1, che avrebbero richiesto un impegno ben più consistente.
Il
1-1-
2
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE FONTI E DEI RISULTATI
2.1
CRJTfRI
DI \'\Lt
T\ZIO:\"E DELU-. tO,TI
Sono,tali mct1v1clu,111 1 ,cguent1 md1catOII d1 qualnà 2.1.1
Autorevolezza
È un rcqm.,no londamcntalc della fonte e dC\C essere a,,1curnto al più alto ltvcllo d1pcnùe 111lmg,1 nmura. la \ahdnà dei 11sultall Non esistono pl)"1h1le D,1 quc,to 111ta1t1 b,11,a11 sul!J naturn p.iramct11qtiantll,1tn1 d1 \,1!u1.1 ✓ 1onc d1 quc<;Lo:1,perto ma ,;olo qual11a11,1, del prodotto del soggctlo che cu1a l.i rn,colta e sull,1qut1!1ti1 La pnma d1stm.t.ioneè tra 1accohc ulf1c1ah e non ulla:111!1 a ~ccond.1che sia nconmciuto o meno di c.u1Jt01c1Icompilo 1stJtunon.dc della sua gcsLH.meRiguardo nllc fontt non uft1cmh tale \',llut.1z1oncM basa su comc1ùcn/c1 con l'm110111àem1t1cn1c,che essendo la produttrice degh atti a,;,1ewd l'autcn11ut11della p10\ernenn. - !u11rw111 1;t1tu11onah\\·olte dal CLuatrnc.per c~cmpio ei.5ere d1rctt.imen1em,e~1110della i.1:1mpae/o dii lustonc della raccolta, - carattere pubhheo o privato dcll'1sutu.:mnc. - prc\llg10 dcl1'1'illluzmne. - v,1l!d!li1u111vc1salmr111c 11cono,c1111.i .il r,rodotto ln ,ostarua 1·,u1t01 cvolcZLa r,1ppresent.1un rndice globale della quahtà e afftdJb1htà del prodotto thc ucne conto e 11comp1cndctutti I cntcn più ,pec1f1c1m scg:mtocsamm,t11 2.1.2
Completezza
E. il parmnetro che esprime 111relanonc .1d u11 detc1mma10arco tcmprn.ile la copertura della fonte n,;petto alla tor:ihtj, degh a111m quel pc1wdo È c~prn111b1lc tn 1crm1mqummtatn 1 curnc pc1tcntualc dcgh alti cs1stcn11n~pcllo al totale o rnrnc 'scaito' d,tlla completezza a~soluta Anche ,;e O\\tameme ,k,c tendere ,!Ila ~omplctczz.1 as,oluta. è pr.1t1c:1mcntc 111n 11,1bllc qu,1ld1c lacuna, .i c,1u,,1d1 \ at t 11p1ùt c11011.1quah, un.i \olt.i md1v1dudll,po~sono è st..1h1l11c u11-1 sop:lrnm,1,,1manon supc1ab1lce I euteri d1 \e11ftcJ c,;,erc 1111egint1 l111po1t:111tc In alcune r.iccoltc clc1uon1chc,da un punto ùt \l',t,t ~trctlJrncntc qudntllall\o, li conuollo può c,sc1c aiul.ito da ~trumenll dutoma11c1.menuc. da un punw d1 \L'>ta qt1c1htat1\o(le norme prc,;enr1corrispondono d quelle cmc\<;c) date le d1mcn,10111 dei mmcnal1 1n oggcno, 1 enten non possonu e~i.c1c\'enf1ca1tche a campmne f1ss:mdouna <;oghalimite dt .1ccctrnbJl11à
2.1.3 Correttezza formale e sostum:iale dei dal i In hneJ d1 m:1,s1maputi c,,crc csprcs,.i dalla co111spo11dc11rn dcli.i r.Kcolta con 1 dati 011gmJil. owc10 quelli 1:ipprc,cntall nelle fonti ull1c1al, In ,1l11eparole è un rnd1cc dcglt l'IIOII d, IJ,ISCllll()llC,rcgtslldl..llll!CO lldslll15~!011t' tkl d.111a secondd dcli.i tecnica 1mp1egata 12
P.C. Gmdotlze/ al. / Recuperode/la110,maliva pregre1.1a m /òm1r1to XML
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Anche questo parametro può essere cspre~~o m tenmm quanllta1Iv1 come percentuale di errort· e ngua1da cno11 d1 battitura: sost11uz1oncdi carattcn, parole, punteggiatura, ecc., - lacune o npctmom cli partì d1 te~to· gi upp1 d1 parole, frasi, commi, art1coh, trnmul( matematiche, ecc ; e1ron m dati g1und1c1 1mprntanl1 estremi dcll'cllto e dei nfc11ment1, numernzione f' mtJtol:mom delle pal11l1om interne, ecc.. non cormpondcnza dell,1 ,trulluraz1one e rappresentazione tannale dell'alto: non 1dent1C1cnl:nlitàdei comnu e du pe11od1, unificazione o smembramento dell'elemento, CCL;
a~~enza o non corn~pondcn7a d1 annc~~1dt vai 1a natura allegati. tabelle, g1af1c1,cc~. Cons1dcrnto che nel tipo d1 documcntal1onc m esame, anche un semplice e1rrne d1 puntegg1,ttura può ~travolgei e 11,1gmfa:ato della d1sposiz1one, la sogha d1 errore va f1~sata 111 percentuali (lec1samente più bas~e che m altn campi Anche questo parametro praucament~ può cssc1c valutato solo con un controllo a campione e, per un'analisi più approfond1tll, puil c~sere predisposta una gngha di nfcnmenlo pc1 ogni tipo d1 c1rore e qu111d1nlevau l'1nc1dcnn d1 ciascuno 111man1c1a separata
2.1.4
Ricchezza della fonte
Alla valutu1-1onc d1 quei,to indicato1e concom,no la qualità e quauutà dclk mctamformaz1on1 e delle fun1-1onalità aggiuntive, nonché 11hvello d1 suunura7ione, presemi nella raccolta. In part,colnrc la ncchc.1.1a ~a valutata non !,mio in n,~oluto. ma ,oprmtutto. 111 rclaz1on~ agh ob1etuv1 del recupero e alle carattcnst1che del prodono !male. Va cioè comidermo quanto d1 queMo v.ilore aggmnto può e~çere t1,1sferno (anche mediante opportuna conve1 ,ione) nella hasc documentale 1n costruzmne, tenendo conto degli standard m Lorso d1 defrn1nonc a cui occonc 11dcgu.!fs1.comunque può essere uno strumento u11lca ~aiutare la corrcttcna e qualità della fonte '11acqu1~ut011e. Più m pan.colare pos~1amo ronMdcr.ue a) le mc:tamforma.1.1001:cos11tu1scono int01nrnz1om aggrnnt1ve che dcscnvono, ,otto vai 1 a~pcll1, 11 documento rn oggetto, ad esempio la matena, l'autorità emmcnte d llpo d1 p10vvcd1mento, ccc Es,c forniscono th1av1 d1 ~elez10ne per aumentare la prcc1s10ne del rcpcrnncn!o Ne llu Yalu1az10nc degli archi v1 oltre a ~ enficare I assenza o la pre~enza di mcta1nfo1ma1.1omconM
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Progelloì.\:IR- rà,c 2
I St"d10dzj"t11b1/ztà
Altro paramello importante è la categonzzaz1one d1 quesu collegamenu (es abrogauv1, mod1ficahv1, semplici nch1am1, ecc ) 111 mamcra che possano non solo essere md1V1duat1 quelli d1 un ceno upo ma possano essere d1~pon1b1hle relaz1om rnver,e comspondcnt1 (nfe11ment1 alt1V1-pass1V1 b1d1re110nah) Per quanto nguarda l'apphcazione completa nella fonte da acqu1s1re, anche questo parametlo s1 può valutare, m ternum quanutat1v1, a campione e fissare un errore massimo acce1tab1le (ovviamente considerando solo I rmvu esphc1t1). c) Per strutturv1one s1 mtcnde la sudd1vmone o una qualunque forma d1 1dent1f1canone delle parti d1 cui è composto l'atto normauvo (titolo, premeHa, arucolo, comm:1, allegato, ecc) Per questo parametro dobbiamo considerare due a,pcttr - quello streuamente qualnuuvo che è legalo sia al hvello d1 dcttagho degh elementi 1dent1f1ca11 ~1aalla corrispondenza con 1I modello (DTD) adouato per 1I p1ogctto. ed cvcntualrnentc, se d1vers1, quanto n;ult1 più o meno completo 11passaggio da uno all'altro, l'altro aspetto, puramente quantnat,vo, è la prec1s1one con cui è stata effettuata la marcatuia o la ident1f1caz1onedegli clemcnu rnpprescntablle ,emprc secondo 1I solito scarto percentuale calcolato su un campIOne s1gmf1cat1vo
2.1.S
Parametri quantitativi
Per 911,mto rigum dn I pnr,,mctn d1 carntlcrc quJot1lalivo occoirc nlc~.irc che Id pcrLcntualc ù1 cno1e accettata 111mgrcs~o non va con~1derata come un valore ns~oluto, mn vn combinata alla .,alutazmnc del costo ncce,~ano a ncondurl,1 entro lim111pref1ssa11per il risultato Imale. In altre parole, una fonte con un errore mu:1ale più alto ma con co~11 d1 conversione e "npulnura" più ba~'IJ può n~ullare, nel comple~~o. più <.onvcmcntc 1.h un'allra con c,u attc11suche opposte Appare comunque mev11ab1lcf1s,are una sogh.1.massima nelJ'e11ored1 rngres~o che oncntat1vamente non dovrebbe superare qualche umtà percentuale. La \-alutaz1one dei parametn quant1rnt1v1 è un'operazione complessa e non automauzzabde !le non in P!ccolc p;u-11.nch1ede pçrtanw un 1mpçg[!o d1 nsor'le umane non
mtl1ftcrcn te 2.2
VALL"TAZIO~I,.DEI RISULTATI
I pai ametn per la ~alutaz1one dei risultai! ottenul1 ~ano sostunz1almentc gh ~tessi con le seguenti cons1dcraz1om 111mento all'autorevolezza del risultato Tulle le 1uccoltc elettromchc d1 normativa. md1pendentcmente dalla natu.a del curatore. non hanno al momento uff1cial11àe qmnd1 valore legale. Inoltre, tutto 11pmcesso del recupero del mate11ale normativo comporta una serie d1 dec1s1om (selc110nc delle fonti, degli alti e della loro llpolog1a, della loro v1gcn.,a o meno, della n1pp1esc111a;,1one formale della suuttura, delle relazioni mte1corrent1 con gli altri aLU,ecc.) che sono mquadrab1h m un 'mtcnento' sulla norma, anche ,e d1 livello mrnimo e hmuato a1 casi più esphc111.E' neces~a.110qumch che a\h1 base documentale costruita venga nconosc1uto 11massimo dell'nutorcvokZ?a e che 11 prodouo sta cons1dcra10 comunque valido, a gmdmo unanime d1 opc1aton qual1ficnll, e che d1~en11qmnd1 d1 fatto 11 punto d1 11fenmento pct !.1 umsulwz1one e 11 rcpenmento dei 111.1te11al1 que,to rn attesa che con l'evolu1.mne e attuaJ"IOnedella nrnmau,a m ma1e11a,cnga nconmc1ut.i ufflc1ah1à anche a queste fonti e qumd1 ,alrne legale (cventu.Jlmente dopo una opet azione d1 con,ohdamento e , ahdaz1onc)
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P.C. Gmdothet ai. / Rtcuperodeilanormativa pregmsainjoT111ato XML
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Per ottenere questo occorre che tulti gli altn parametri ind1v1duati m p1ecedenza siano ricondotti ad un valore che esprima una qualità eccellente del risultato, m particolare per tultl i parametri d1 tipo quanutauvo la soglta d1 errore dovrebbe essere abbassata ad un valore dell'uno per mille, Andranno pert.mto previste tutte quelle operazioni d1 'ripulitura', controllo, verifica, ecc , necessarie a riportare entro tale valore le raccolte che partono da valori più elevati. Questo comporta un aumento dei costi in percentuale variabile a seconda del tipo d1 operal1one, ma che comunque appare md1spensabile per gli ob1ettiv1, d1 prospetuva, di cost1tu1reuna banca di dal! documentale, equiparabtle, d1 fatto, ad una banca dati ufficiale.
2.3
CO'.\'SIDERAZIONI SUI CRITERJ DI VALUTAZIONE DELLEF'Ol','Tl EDEI RISULTATI
Da un punto d1 vista pratico la quanllf1cazione dei parametri di valutazione della fonte pnma ind1V1dual1(autorevo!czza, completel.Za, corretteu:a e ricchezza) potrebbe essere demandata ad un orgamsmo (già esistente o upposnamente costltuno) che, in via preventiva. stab11iscaquali tra le fonti possibili sono in grado d1 soddisfare I reqmsìti mdicati Il risultato dell'indagme, abbinato a, costi del processo d1 recupero e a quelli del raggiungimento della qualità desiderata, fornirà 1mportant1 elementi per la valutazione costi/benefici d1 ogni smgola fonte considerata. S1 deve comunque notare che nd presente i.tud10 d1 fatt1b1lità, per ciascuna fase operativa descritta nel successivo cap. 4, è stato previsto un mtervento d1 correzione che llene conto, tr:1 l'altro, d1 possibili erron già presentt negh arch1v1convertili. La reale necessità d1 effettuare questo intervento andrà valutata caso per caso. Questo permette d1 cons1de1are comunque attend1b1h I cosl! md,cati, ntenendosi non s1gmf1cat1vii hevi scarti percentuali.
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Pro~d/o.'\JR - }--,t11~:! / Slmftf) eh/11tttllli1l,ì
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3
VEICOLI DI DIFFUSIONE DELLA NORMA Le norme e gh .i!ll normatI\I m genere ~ono 1:1tcolt1 in ,1rurncn11cmtace1 o clctt1omc1.
che possono essei e d1,tm11m ion11ufficiali o non uff1crah .U
l•OYII l FFICl,\1,1
Le 10011 ufhciah ,ono quelle J cm è a1111bmtJ 1n gcnc1,1lc!J lutmone d1 pubbhcnù e dr ,alare legale clcgh :itll 110Jm,1t1\1 e 11011norm,H1\1dello St.ito e dcgh rngamsmr pubbhc1 m1110nali e louil1 Quc,tc fon11 sono tutte dr upo tiar.l1z10~.1le,cioè con,1,tono 11cll.i pubbhcanone e d1Mr1hunonea mcao stamp.i Le Ioni! ull!crnl1 ù1 nlievo pc1 lo ,tur.110,ono l:l Rauolta U/fiuale, la GC1::1!11a UOkra/e e 1
Bo/lctt1111ll/lÌ< llllr
3.1.1
«Ga,zeUa Ufficiale della Repuhblica Italiana»
La Gr1::1•11aUf/in<> {lffì11ale. Il ~•~lcma clc:-11,1
~ccondo la no11n.it1v.1recente. la l'mtc J>11111.i' dcll.1 Gn::~1'1111 è ~lata smltl1w;a m una «<;c11c gcnc1,1lc». a ,u.1101!.1d1\'IS.Jm I ub11clrcmcm sono pubhhcall -
leggi, dc~1ct1 e 01d111an1c p1e1,1dcn11,1li. clccrcll. clchhcrc e 01d111.u11e muu~tc11al1.dcc1cll e clcl1hc1cd1 ,1\treamont:i. te~h conn.lmatre agg1oma11.
-
C!ICOl,lrl,
,unii e comu111cau. 1c111trche. ;upplcmcnu ordrna11 e ,Lr,m1dm:m.
c,lratll,
e m uc ~c11e~pcc1Jh
Comumù curnpcc (atu comumt:m). Reg1om (leggi e regolamenU delle reg1om. Lhc acqu,,tuno ctt1c,1c1arnn la pul1bhc.u1onc nei /fo//e111111 rcg1onuh) A quc,te !>Iè ,1g:gmnta nel 1986 una quarta ,e11c ~pcc1alc dc,trnata a puhhhcarc hamh e ,1vv1s1ù1 concnn,1 111dcl11 dalle pubbliche mn1111mstra1mm La Ga:.:.rllaè pubbheat.I a cura
' !'er 1,n,11llus1r,1l1one,1n,1\11ic,1 s1stcm.1t1c,1 e ,touc:, dcll,1d1,c1phn,1lcg,sl,1111,1 e regol.1mer11,1r~ m RlJlenJ ,l1 r, Cen~,,\ t,r,ur,1d1l, op, 11 pubblic.111nncdegli ,Lt11, \ 10..11,1 f'on r d 7 ~mgno I 9Z1 n r2c;.zl.1<.,o:.:.rlmfu suddru~.t m du~ p,tnJ l..1 c'dcd1cc1tL1 LILulh:h.:-!t"t,::_g:1 ~ 1 decreti d., msc11rc ndl,, Ra110/1,,L'ffi•ml,• c. su rrcl11eS1J del \1u11stro propo11c111ccl ,l<'L'
n 1::!9~)
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P.C.Cl{/dotltet al. / Reutperodellanormativapn:gremt m JonJJafoXi.WL
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dell'Ufhcm pubbhcaL.mm leggi e decreti del M1mslero della Gmstizin, che ne ass1lu1:J la dnezmnc e la redaz10ne, la stampa, pubbhcu1one e ,endlla ;ono affidali per legge a\l'lstìtuto Pohgrahrn e Zecca dello Stato. Essendo la normau, a vai 1ata notevolmente nel tempo, la Gt1~ella pubblica I tesu mtcgiah di tultl gli atti 11ormat1v1nazionali ~olo a partue dall'anno 1931 (alt. 8 rd. n. 1256/1931). Qumd1 a1 llm della nostra indagine non costlluisce una fonte completa per la .,cnf1ca o l'acqu1smone dei tesi! pei 1I periodo precedente, nel quale vc111vanopubblicati sollantCJ l'avviso dell'avvenuta msi:rz1onc del cesto nella Rau·olta Ujjk1ale e, in modc1non mtemallco, 1\loro testo mtegrale. Pe1 gh atti non mse1111nella Racrnlta U/jic1ale cos11tu1scecomunque l'unico strumento su cui rag1onevolmente bai.arsi pe1 d recupero dei mate11ah d1 no,tro mtercsse, perché altnmcnu Il 11:cupem compmterebbc l'anahs1 lii una con~idcrcvo\c qum1t11ùd1 mch1~1 s1or1ci (Arch1v1d1 Stato o aichiv1 delle smgole 1s11tuzmm)ln rclal1one ai cntcn d1 valutanone indicati, possiamo atfermare che la G U rappre~enta una fonte per 11recupero clella normali va (soprattuno non numerata di rilevanza gene1ale) con carancnsuche d1 massima c1utorcvolczza e corrcttezzu, mentre la complc1czza è as,oiuta ~olo a partire dal 1931 e la ncchezt.a d1 mforma.:10111aggmn11ve trova spa1.10 solo dalla fine degli anm '80, con la pre~enza d1 note m1-:grat1veal testo ongmalc.
3.1.2
«Raccolta Uffid1de degli ~tti normativi della Repubblicaitaliana,.
La Rau.r,lla Ujfit.Jale degli a/li 11ar111m1111 contiene gli alti normativi d1 maggior rilievo dello Stato, pe1 la cui inserzione è prf vista una particolare procedura. In ci.i.a gh atu vengono insent1 con umi numerazione progressiva annunle all'mterno 1h due categone fondamenWh: le leggi cost11uz1onah e IJ Jeg1~laz10m·01dinnrrn Questa !unzione è stata assolta rostantcmente a partire dall'unll~ d'ltal1a. e pertanto In Rac"Caltacost11u1sceper gli alll numerau la fonte di nfet 11nentoLeit,1e completa Rcl:1!1\amemc all'au1urevolcua e alla ceneZ?a del testo della norma, la R,1,cti/Ja è equ1param alla Ga~~crrc,U.({ic1alé m quanto la certe.un assoluta è fornita ~oltanto dagli ong111ahcon~crvat1 presso il Mm1,1e10 della Gmsuna e, successivamente, presso l'Arc.h1vio centrale dello Stato. Nel corso degh anm la upologta degh a111m;erit1 nella Rauolta ha subilo dei mutamenti; ,;ccondo la più recente norma11va (1111.15 d p r. n. 1092/1985) gh atti in,ent1 in R U, olt1e alle leggi cost1tuz1onah e ai d1sposiuv1 delle senten.i:e della Corte cosutUJ:10nale che d1chi.irano l'11leg1t11m11àcost1tu.:1011,1led1 lt•g1p o a111 d1 avenu forza di legge (con numeniz1oru autonome). sono. le leggi ordmar1e ùcllo State,; i decreti che hanno forza d1 legge; gli altri decreti, del Presidente della Rcpubbhca, del Pre~1dentc del Consiglio dei Mmi,tri e mm1ste11ah, nonché le dehberc e Jh altn atti d1 Com1ta11d1 Milmtri che sumo streuamente necessan per l'apphca;:1011e d1 u!tl a\'cnll for7,1 di legge e che abbiano contenuto normativo; gli accordi mtcrnazmnah Pellanto per alcuni t1p1 dì provved11nc1111 per i quali. pur ei.i,cndo nlc\anu, non era p1ev1sta l'mscrzione m Racwlrtr 1es_ d p e m, dm., delibere, ccc.). l'umca tonte di nfenmento nmane la G. Dal punto di vista I.lei cntc11 d1 scelta pe1 11 recupero della docwncntazione, la R.U rappresenta la fonte più autorevole, più completa e più coneua pc1 gh aui normativi numerali, mentre 111 rela1ione alla ··11cchcna'' non co11tribu1sce all'apporto d1 alcuna mformaz1one aggiuntiva rispetto al puro testo integ1ale (ad eccezione degli ultimi amu).
u_
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20
3.1.3
Progetto ~JR - Fa.re2 / St11dto dijattibzlttà
«Bollettini ufficiali» delle regioni
In nfenmcnto alle fonu dell'ordmamento regionale, 1 Bol/e111111 11/fìc1alr~volgono una funzione analoga a quella svolta dalla Ga::etta U{fic1ale nei confronu dell'ordmamento statale, e, c10è, l'inserzione nel Bolletww cost1tu1sce la forma d1 pubblicità legale delle norme reg1onah e delle province autonome. in e'\~1 sono anche "ripubbhcatc'' con funzione "not1z1ale" le leggi statali d1 nlevanza per le regioni A d1flerenza della Ga::etta, d1 portata generale e a d1ffm,10nc na11onale, 1 Bollemm reg1onal1 hanno un an1b1tod1 d1ffus10nc hm1tato alla regione d1 competen.ta e la sudd1vmone m p,1r11,l'md1v1duaz10nc dcgh atti oggetto d1 pubbhcaz10m: e le loro modalnà, sono contenuti nelle norme emanate dalle singole reg10m e possono differire reg10ne per regione Comunque pc1 gh atti presi m cons1deraz1one nel nostro studio (che ncordmmo sono le leggi e I regolamenll), 1 Bt1llett1111 rappresentano le fonti più autorevoli, complete e corrette Per quanto riguarda la ricchezza dei dati, m generale ~1lmurano al solo testo, senza l'aggiunta d1 part1colan metarnformaz1om
3.1.4
«Bollettini ufficiali» dei ministeri e di altre autorità
Sono pubbhc:mom per1od1che curate da organi dello Stato o 1st1tuz1ompubbliche allo ~copo d1 rendere noti l'attivuà e I provved1ment1 emanati La normativa è limitata alla matena d1 competenza dell'autorità em11tente ed è diretta rn alcuni casi prevalentemente al personale d,pendeme, ma m ,,ltn può a~,un1ere anche valenza normallva ù1 interesse generale l provvedimenti con queste cara1tenst1che sono spesso pubblicate. su richiesta dell'autontà, anche nella Ga::eua Ufjk1ale. Pertanto queste pubbhcaz1om presentano un interesse per il nostro studio in quanto possono contenere atti normat1v1 d1 rilevanza generale non pubblicali m G U: s1 presume che questo ms1cme sia quantuauvamente molto hmltato, in quanto le caratteristiche degh alti considerati p1esuppongono la loro pubbhcazmnc m Gazzetta Le pubbhcazmm più note sono I Bolletr1111 m1mstenah, dei Com1tall mtcrmmistcna\1, e più recentemente, 1 Bollettrn, delle Autontà d1 garanzia. Con la d1ffus10ne dei siti Internet alcuni Bolletr1111sono pubblicali anche m rete, ma con profonde differenze rispetto sia al formato sia alla copertura temporale e quant1tat1va A1 fm1 dei cr1ten d1 valutaz10nc d1 que~ta fonte, val1.mno le stesse considerazioni svolte per tutte le fonti ufftc1ah anche se la quantità d1 materiale d'mtcrcsse è molto contenuta (solo atl! normat1v1non pubbhcau anche in G.l/.)
3.2
FONTI NON l."JIFIOALI
Per fonti non ufficiali s'rntendono quelle a cm non è riconosc1uto valore legale, anchese curate da orgamsm1 1slituz1onali Queste fonti cos11tmo;cono comunque un patrimonio documentano ricco e au1orcvole e 9u111d1sono entrate nell'uso corrente come strumenti 1mportan11d1 documentazione normativa In molli casi offrono carattenstiche d1 d1ffus1one più rapida, d1 selezione più efficace e un complesso d1 mfonnaziom ..i valore aggmnto (es lesti agg1oma11, class1f1caz1om, rmvn ipertestuali. ecc). anche avvu\endos1 delle tecnolog1e •qfoOffilJ.ld!e..l"au.1rnnir.~htl1.11,:-.lk.f'lut1.1•ffirmli .. Nell'anahs1 seguente sono prese m cons1dcraz1one solo le fonti prmcLpali -.01101! profilo della completezza e dcll'autore~olena.
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P.C Gmdot/1et al. / Rempero dellanom1c1/wa pre,g1eJS11 in_!òmwto)GML
3.2.1
21
Raccolte elettroniche
Tra le raccolte leg1slallve elettroniche s1 distinguono quelle pubbhcate on {me dai s1stem1 rnformat1v1 pubblici generali (CED della Corte Suprema di Ca~saz10ne, Ispohtel-Guntel dell'lsllluto Pol1grat1co e Zecca dello Stato, s1s1ema mformat1vo del Parlamento): da, siti delle ~mgole 1st1tuz10ni(iegrnrn, m1msten e altre autontà pubbliche) e dei pnvati; e quelle pubblicate su CD-Rom da ed1ton pubblici (IPZS) e privati (De Agostmi, Utet, G1uffrè, ecc )
~
In generale tra que~ti tipi d1 raccolte le d1tfc1cnze riscontrate sono notevoli e 1Jguardano· 11 tesrn della norma· alcune raccolte forniscono la versione stonca, altre quella vigente (aggiornata e cooidmata), la copertura temporale. alcuni aich1vi doc-umcntano la normauva dalle origiru (urutà d'Italia o cosmuz1one delle regioni 1,mentre in altn la copertura è parziale, 1 contenuti" alcune raccolte documentano la normativa pubblicata nella Gazzetra o Boflelluw Uflìcrale, altre sono hmitatc alla produzione dell'ente: il software d1 archiviazione e d, reperimento delle mforma;:1oni, strettamente legato al "trattamento dei datI" (struttura, formato, indic1zzaz1om, gestione dcì nfcnmenti) e alla ncchczza delle mformaz10n1. In alcuni ;1sterru mformat1v1 l'unità documentana è cow1u1ta dall'articolo, corredato frequentemente dalla class1f1caz1onc per materia e dalla geslione dei nfenment1 (atllv1 e passivi, interni ed esterni) resi ope1at1v1 anche attraverso hnk 1pertestual1, altn s1stem1 hanno invece adotta!O come unHà documentaria l'mtera legge e qumd1 pubblicano test, non ,trutturat1 o con strutturazione mmima, anche se, talvolta, corredali da class1f1caz1on1 per matena o da altn t1p1d1 mdic1zza11om. Possiamo
comunque
sotco!tnca.rc
..::on1c
~a norn1ativa
nazionale
vigente~
s13. come
corpus
che come testo attuale, sw fornito per l'rntero arco temporale considerato (dall'unità d'Italia a oggi) solo da miz1a1Ive private, mentre le 1stituz10m puhbilche forniscono in prevalenza i testi stonc1. Nell'amb1to regionale nouamo I.i presen;:a d1 alcune regioni che mettono a disposizione 11testo vigente
3.2.1.l
3.2.1.1.1
ARCHIVI
11' Llì",EA
Sistema liafgum: della Corte Suprema di Cm w;;ume
Gli archivi del sistema 1nformat1vo del CED della Corte Suprema di Cassanone costituiscono la raccolta più completa Gli archivi di nhevo a1 fm1 di questo studio sono: gli arch1v1 a carattere leg1slallvo che forruscono la normativa pubblicata dal 1904 ad oggi nella Ga:;etta Ujfiua/e. In particolare contengono i testi mtegrnlt d1 tull1 gli atti 111,ent1 nella Raaolra e d1 una selezione dei provvedimenti non numerati; dei rimanenti vengono forn1t1 soltanto gli estremi più s1grnf1cat1v1(titolo, data, pubblicazione m G. U., ecc). l'arch1v10 che raccoglie la normativa delle regioni e delle province autonome dalla loro costituzione, pubblicata nei Bo//et1m1 regionali e ripubblicata, per notizia, nella G.U In
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22
-
Pm~i!l!o
\'JR - F:M :l / .I!mito dt fatl!bi/1/cì
pm 11cola1cconucnc I te,t1 mtcg1,1h ù1 tt!llc le leggi e ùc1 prm ,eù11ncnti numc1ali e d1 una ,e le, IOiledei pl O\'VCdm1enll non numc1at,. l'a1ch1vio dei tc,11 rntcgrali delle rnwlan n11n1,1enahpuhblKatc nella Ga::.a·tla U//ìcwl,, dal 1° gennaio l 992. I' mchi, 10 dei comratll collclll, 1nanonah d1 l,1vor o
In tutti gli ,11ch1v1.1I testo del provvcd1mcnto è fra1iona10 m umtà documentali cornspomlent1 aù ogm ,udd1v1,1one mtcrna dell'atto (titolo, smgolo arllcolo, p1eamholo, fo1mula fmale, c1.1..J.Gh allcg<.1l1 ,(mo gc;llll :,cp,11 <1ta111entc e strunui ali anch 'c,,1 <1hvcllo dt aillcolo e reg1011,1lee utJ hzzato un 111.cD,1,tema dt Negli arclu v1 d1 lcg1,Ia, 1011c11.111011ale md1c1uaL1011cLh1.con,ente ù1 111d1v1duare nuclei omogenei eh alll. come ad e,emp10 quelli numerali e m,erJtt nella Rauulta Uf/ìualc, quclh pubbl1cat1 m Ga~.a·lla wn v,1ler1Ja norma11va,quelli pubblicati nei Bolle1111111cg1onah, ccc Sono moltic gc,till (negli arcl11v1d1 lcg1,l.wone na11011ale,olo a pall!re dal 1971) 1 nfcnmenl1 alti\! e p,1,,1V1,ccondo p1cc1sccategonc (,1biogat1vi,mod1f1cal1,1,ccc), a hvcllo d1 norm:1 111gcnc1ale e eh smgolo art1colo, e viene applicato un doppio schema d1 cl,1,,1ficallone pe1 m,llena (ecologia e civile/penale) Per I nost11cntc11 eh valutaz1011e,il ,1,1ema ltalg1urc rappre,enla una 1mpottante fonte ù1 recupero del matenalc pe1 1·auto1c\Olc1?a (prewg1n dcll"1,tllul10nc), nonché per la ncchez.ra delle 111lorm.111om (qrut1ur..111one,pmla a hYello d1 aillcolo, desernlon e clas,11!cato1l d1 ,a1 ia natura, ntcnmen11 norm,lliH ,eppur con 11hm1te già cv1ùcn11ato,ccc ) In rnc11to ,dia comple1cu,1, è ,1Lur<1mentc,coperto 11 periodo ante l904 pc1 qu,mto 11guaida li testo mtcgr,1lc. mentre per il pcnodo success1,o fmo .111931 occorre ,enf1carc se p11:,Lntc1 lL ,tt"L l,,umi; lltll,1 (h1:-c1w ll//lt 10/1' Pu gh ,nd11,i no1m<1tl\1 11<111011.111 ocnme 11cord,1rcla c,cntu,dc pre,cnl,I del ,olo titolo 111ba,e alla classif1ca7ionc a1111bu1ta(ano normativo o non) oppure alle c,mltlc1!Sllthe di pubhl1taz1one Sulla corret1e ✓-2a dei dati, a p,ute 1111lic,o legato al l.1Lto <.hc I tc,11 ,0110 pre,cnt,11! lll caratte1e maiu,colo, è nccc,,a110 cndcrm,irc che I documenti ,ulm,cono llatlamcnl! 1nfrnma11c1m,1ss1cc1susccmb1h ù1 errore e che gh allegati non ,0110 pre;cnt1 rn ceni ca,i, ;oprallullo quando t1attas1d1 formali part1col,11e (figure, tommie m,llcmal!chc. ecc ) Al momento ùclla ,tc,u1.1 d1 quc,10 dotumcnto, t. 111corso da pochi mesi la conver,1one clcgh ,ucluH del ,1,tcma ltalg1ure nel rormato X:>.1Le la m1gra1.1one,u ..11clutetturcaperte Sebbene tutte le spec1fKhe dell'opc1a1.1onenon siano ancm .i note net loro dettagli. dalle 111fo111Mz101111,1ccolte s1può 1llc11c1c prc,uppotrc desumete che - Il DTD per la lcg1slaz1oncsaià prob.ibilmcme più scmphf1cato n,pel!o allo ,tandard 111 cut ;o d1 dcfmmonc prc<;<,oIl g1uppo d1 l,woro del progetto NIR e temle1à ad as,orlmc tutte le mforn1.1110111 altualmentc rc1ccoltc. non è stata ,111co1 ,l dcc1,,1 l,1 m,ircatura delle ,udù1,1,wm 111tcrnedcll'art1colo, che comunque dovrebbe 11111ancre l'umtà muuma di md1c1zzaz10nc, non è certo che I nl"enmcnl1 ,engano tr.idolll nello ,landard URI\', - il tc,to ong111,1Ic m mmu,colo/m111u;1.olo,embra 1mmed1al<1mellle 1ecupe1ab1lcd,1 vei,1orn 15 anni circa interne a pat tu e dagli ul11n11 li ll\cllo d1 com;ponùcnl,l t1c1 le ;pcLiftchc <1dottatc nell.i LOmers1one dcgh archlVI lt,1\g1mce gli ,tandard definiti nel progetto Ì'\(R dctcrrmncrà, d1 conseguenza, le opera7!01l! e l,1h.i;e ùocumcnt.llc progctltlta .1ggmnt1ve nccc,,a1 ,e per 011cnc1
20
P.C. Gmdoth e/ cii./ B.cwpemde//,1»ormalwapre__gressa zn fonna!o XML
23
3 2.1.l 2 .S111ema111/onnatn·o dell'l,t1t11to Pohgrafìw e Zecca e/e/lo S1010 Tra le numerose banche dati oel sistema hpolllel
3 2 I I 3 Sntemr 111/ormarin del l'arlamellto, Rep11bb/1ca
della Camera deJ Depllla/1 e del Sena/o della
li sito del P.1rlamcnto pubblica il lesto storico e mtegrale della lcg1sJa71one dalla XIII leg1slaiura ( 1996), llmiwtamenle a· leggi C.:(J~lituzmnah e ordinane, dec1et1-leggc, decreti leg1,lat1v1. pllbbllca inoltre, in allegato alle leggi d1 conversione, 11 te~to coordmatn dei decreu-lcggc convertili Gh atll sono pubblicau m fornmto HTML. dunque non ~trutlmato La normativa è md1cu.wt.a secondo uno ~chcma di class1f1caz1one ha~ato sul sistema Te.Se O predisposto dal Senato della Repubblica La Camera dei Deputati puhbhca la banca dati delle Leggi Regionali - risultato d1 una collaborn7ione con Corte d1 Cassazione e reg1oru - contenente tutte le leggi delle rcgwni e delle p1ovmce auwnome dalla loro cos1Huz1OI1eLa ge~uonc e l'aggiornamento dclraich1vio sono cffcttuatJ da Anc1tel, che ne Cliia anche la messa m lmea Dal I 998 1 testi sono forniti d1rettamcmc dalle regio111e dalle pr0v111ce autonome La banca dau è ~truuurata e l'umtà documentale corrisponde alla sud1hv1sione wterm1 dell'alto (111010, arucolo, ccc.); anche gli allegall sono prcscnu e s1rut1urat1 I 11fenment1 11ormat1v1sia d1 tipo attivo che passivo sono formi! dalla Corte di Cassaz10ne, resi operauv1 mediante linl-. 1pcrtcstualt e ge~tlti a livello d1 mteia norma e di singolo an1colo. E prevista l'npp]1caz1one dello schema Te Se O Per quanto ngua1da I nostn ,;li1en d1 valutazione, 11Parlamento naturalmente o!frc il mu,,1mo di autorevoleua e correttezza, ma presenta alcuni hmiu m mento alla completezza (solo le leggi costllllz1onal1 e ordinane, dccrcli-legge e decreti leg1slativ1 dal 1996) e alla nccheaa (assenza di st1uttura11onc e d1 nfenmenu) Ben d1ver~a è la valutazione dell'arctuv10 delle leggi reg1onall, per 11quale tulle le (,Jfallcnsuchc d.i n01 md1v1duate sono
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Progello .'\'JR - hm: 2 I S111d10 d1j,1111bmM
1-1-
pre!>cnt1mediamente ad un h\ello ~1cmamente alto, anche se non form-,ce R1cordi.1moinoltre 1'aooenza dei regolJmcnt1 reg1onah.
I
te,t1 v1genll
3 2 I I 4 Sm delle regwm I s1t1 delle regioni p1esentano una slluazionc a,sm difforme e vancgata rispetto alla quahtà, quantità e modahlà d1 pubbheazmne della normativa Le prmc1pah differenze che s1 11scon1rano~ono relative a testo delld norma alcune rcgmm fom1..cono 11Leolo sto11co, altre 1! testo vigente, altre ancora enuambe le versioni: comunque nessuna fornisce 11tc,to vigente ad una qualunque data; - copertura tempmale. alcune rcgiom documenlano la normdll\a dalle ong1m mentre per altre la copertura è pau1ule e, rn genere hrrulata agh ulum1 anm; alcuni enu rm~mno direttamente all'arch1v10 della Camera der Deputali. trattamento dei dati (struttura, formato, md1c1z,,az10m, gcsuonc dei 11fe11mcnt1):Id documentaria è s11ua71oneè estremamente variegata, per cm m alcuni arch1v1 ru111111 costituita dall'art1colo, arricchilo frequentemente dalla cluss1f1caz10ncper materia e dalla geshonc dei nfenmenu att1v1 e pass1v1, altre reg:10111adottano, invece, come u111tà documentaria rm1cra legge e qumd1 pubblicano tern sostanzialmente non strutturau, anche se corredali da alcune mctamforma7iom (anno, numero. tipo allo, mntena, ecc) T1a le rcg1om che forniscono a1ch!YI compiei!, strutturati e ncch1 d1 mformd..:mm aggwnte scgnahumo 11P1emlmte. la S1c1Ita,l'Em1ha-Romagna ed Frmh-Venez111Giulia. ~1 deve anche nlevure che un discreto numero d1 regioni non tormsce d1rettamen1c la propria nurmat1v.i In termm1 generali possiamo affermare che, nel loro complesso, 1 sm Web reg1onah - pur autorevoli - non rappresentano una fonte completa d1 documenta, ione 3 2 I I .5 S111dei 11111111ter1e dt oltre
tmt1,r11ù
Que'it1 sili prc~cntnno le stesse carmtcrist1che 1.h,.hsomogeneuà già riscontrate nei ~lii delle reg1om Questo ,1 verifica sia nspeuo alla copertura quant1tat11rae temporale, sia nei confronti della qualità e ,trutturn delle mformaz10m s1 possono trovare documenti già muttu1,11tm XML (Contratti Collett1v1Nn1.1onahd1 lavoro del settore pubblico presso ti sito dcll'ARAN), oppure documenu m lmguaggm HTML pnv1 d1 quals1aM marcatura 'itrutturale, nonché documenti orga111zzat1m banche dal! a van hvelh d1 dettagho 8 Come già nco1da10, anche alcum Bol/ettm, 9 sono pubblicati m rete nel te,10 completo o ridotto ' Il M1m11ero delle fm.mze bJ unJ banca ,J,111sull,1 pr,i;s1 11mmrnis1r,1111•n (c1rcolar1. nsoluziom) prodoll,1 d,1II'Amm1n11tr.v1one Il CNEL pubbhc.i I An::hl\ 10 N:wonJle de, Contr.1ltl e degh Accordi Collett", d1 t...n oro che r,ia:og:llc, d11I1987, I., con1rJ11.U1one" h\OIIOnJZ1on.1le,sia pma1., che pubbhc.i. e un considerel'ole numero d, Jltt ncgo11,1h ,1 livello dccentr,110, , engono inoltre ,1rch1>1<1l1 gli Accordi Go\emo - P,1m Soc1Jl1. nonché g:11 Ac~ord1 !nterconfedernh '' $1 scgnalJnn,frn g!t altn. le ,ers10111elettronich~ dei 81Jlle111111 uffic1,1h seltlmanall dell'Au1or11à garJnte ddla concorrenza e del merc•lo puhbl1cdt1 dJI giugno 1991, m ordme cronologico I me sono 1n form.,10 \li.on! e. dJI 1998. ,111,hcm form.110 Pdf. I AutorHJ per le ~,1r,mL1cnelle comun1ca~1on1 rende o.l1~poo1b1le Il Bnl/em,w ,J,11 pubbht.J 11Balletw,,, d'mfomw:1m1e 1u,fo1111011J pdrure d.il 1998 1I 1998 11111fML 11\11mslero dell,1 S,11111:i '\11n1stero delle Comumc.u,om pubbhc,1 d,ll 1999 11 1es!O
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P.C. Gmdo!/1et al. / Reatp~rodel!.1no,matii,aJ•1r:grr:., ,a 111fimnato XML
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Anche m questo caso le fonu non possono assolutamente essere considerate complete; possono invece svolgere una funzmne mtegrauva. con caratte11st1che d1 autorevnle.i:za e correttez,:a, rispe11Oad altre fonh
J.2 i i .6 Sm tm vali Numerosi sono i servizi di documentnzmne normativa formli da privati sia a carattere generale che spec1f1co per determ111at1settori In linea d1 massima la documenta7louc fornita risale agh ultimi anm e non è po~siblle alcun controllo sull'attend1bilità e complelezza de, malenah raccolti. D1 conseguea1a non è stato ritenuto utrle prenderli m cons1dcrazionc,
3 2.1.2
CD-ROM DI EDITORI PUBBLICI C PRIVAfl
Le iniziative
in
questo settore sono numerose e dr consolidata tradizione {circa 10 anm).
C, hmiuamo a considerare solo alcum prodotti particolarmente completi e/o afftclabili. L' Istlluto Poligrafico e Zecca dello Stato dal 1994 produce un CD-Rom, contenente la Ga~~elta Ufjicwle in tutte le sue Serie, con le stesse caratteristiche degh archivi on Ime La società De Agostmi Profcs~mnale pubblica la raccolta Leggi d'lla!w Te,10 vrgeme contenente i test, aggiornati della normati va attualmente III vigore provementc dalla Ga::erra Ufficmle a pnrurc dal 1860. La consultazione avviene m ba,e a data, tipo atto, titolo, testo, estremi d1 pubbhcal.'.lonc m G.U. e class1ficaz1one per materia, mentre la v1suahzzat:1onc è consentita a livello di articolo Non esiste una md1c1zza1.ionc che consenta d1 sclezmnare gh atti inserii! m R.U., e, per I non numerati, di distinguere i provvcd1mcn11 nonnnt1v1 d, ril,•vanll':t generale Sono altresì gestiti I nferiment1 normativi esterm a livello d1 atto Dal punto d1 v1~ta temporale la docurnenrnz1one è completa, ma ovviamente l'allend1b1iltl1 della vìgen,rn non è uffic1ale È da notare che, secondo cnter1 d1 opportunità s1abtl1t1dall'editore, alcuni provved1menu, pur essendo abrogai!, sono presenu ncJl'arch1v10 con ,J solo lllolo È rnoltrc corredata da un Arcl11nostor,co che contiene i provved1men11 leg1sla11v1(che hanno subit<1 mod1f1che e/o abrogaz1om), nella loro stesura mtegraJe e dal 1989, provvedimenti abrogati La casa editrice pubblica 1110111 e l'opera Cadic, d'lraha - Te110 1•1gente, che conl1ene sette cor.hc1nel testo vigente e coordm,Ito (corredato a partire dal 1995 sia dal teMO stom,o che dal testo abrogato in calce ad ogni arncolo} Per quanto nguarda la quahtà e autorevolezza dei contenuti occorre ricordare che, pur non essendo d, provement:a "utfic1a\e", la racc.o!tn è una delle più note e maggiormente consultate nnche 111amb1enn mltuzionah. La casa ed1Utee Utct produce il CD-Rom Ln contenente il testo integrale dei provved1ment1 normauv1 dal 1861 ad oggi. Inoltte è d1spombilc Le\ v1ge11tei:on I testi v1gen11 ~empie dal 1861 Per le norme c,onsidermc di i 1levnnza marginale è pubblicato solo 1I utolo. I documenti sono strutturau a l1ve1!0 d1 articolo e d1 allegato. A questa protonditù ono gestill anche I t1!er1ment1 nDrmauv1 (at11v1e passivi) del tipo: conve1sione, 1111cgrdl1111formJto Pdl del Bol/euuw ewnm111we del Bolle/Imo d1 v,~1/m1:rrd,1! I 998. Boll~m1w ,rm1s1uo e supplemenu Bolle1111wmensile del!J BJncacentrJlt• curope<111 Consiglio Superiore della M.1g1rnarura ti No11:1mm ~on le cucol~n. , parer,e le n5po,te ,I ques,11 d1~1r1bu1s~e
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Progetto 1\IR - r,,1e l I Studiod1/ar11bd1tà
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uh1ogaz1onc,mod1t1cn,mco,11tu1.mm1l11à, rnnfronta, mtcrpreta La Utct pubblica moltre d CD-Rom Code1 um I testi v1gcn11dell,1Costnu11one, dei quanro Crn..hc1.del Codice della nJ\ 1g,1z10nce dei Cod1c1 penali n11l1ta11.mtegrau delle nm me complcmentm I e dalle sen1en1e d1 mco~lllu✓ 1onahta LJ mccolta present,1 le stesse c.irattcnsllchc dot.umentanc della Lf.·.\.
A con\.lu;10ne s1 può \Ottolme:ue che que~ll suumcnu 1eahz7dll da pnvat1, pur con 1 l1mll1 ev1dcn;.1all. 111t1oduconoun 1mprntante fano1e d1 conlrnnta per l'md1~1duazmne dei ma1c11JI!v1genl! e ~tom.1, nell'mco temporale d1 mtc1c,~e pc1 lo S111dw
3.2.2 Raccoltecartacce R1entruno m questa catego11a le pubbhcanom a carmtere generale, d1 editori pri\all. che 11portanu I tc~u mteg.iah della normativa Le pnnc1pah opere ~tmo Le, (Utet), ug11lnao11e lllllrrmn e Rauolta ge11erale d1 leg11/c1::wm: (G1utfrè), u:gg1 d'l/cllw nel ce11C1 11geme {De Ago~11111)e u: uggr f! 1 Decr<'II H'cm1do /'ore/me d1 11m:r::.1011edel{a Ga::.::elln •~lfiuale (;oc1cti1cdnncc del Fo10 Italiano). Pur e\!>endo rnllc r.iccolte gc11crahd1 normativa, s1 nscontrnno akune d1tferenze sta sul pcnodu d1 tempo copcr1Osia sulla p1csen,.i u meno d1 1cs11vigenti e/e, agg:1O1 nnt1 Cuinunquc tah r.JCtoltcnun cost1tm~cono un elemento 1mport:mte d1 nfenmcnto, m quanto a) ,ono ~cnz'altro da preferire le cormpondcnu lonll uffic1ah (Gc1::.::.erraU{fiuale e Racc.olta Uffhw/e), da cm que~te opc1c traggono lJ documcntanone. h) «,no com1mc1u,:, d,1 pr"1lcgmr,:, le cornspondcnt, ,•crs,on, "u CD Rom delle SICS~c <..J,t. cd1tnc1,pe1ché più fac1lmente elaborab1h e u-n11ab1l1
p C Cmdotfl e/ al. / Rwipero de!/ad0/711,lftl',; pn:,gre,sa lii formatoXlvlL
OPERAZIONI NECESSARIE AL RECUPERO QUALITÀ
4
E CRITERI
2i'
DI
Pe1 valutare L costi e la qualità del lavoro svolto, è opportuno an.ihzzare m dc:llagho la sequenza delle operazioni da comp1cre per l' ,1Cqrns1z10nee/o In convcrsmne dei mntcnali, d1s1mguendo se provemen11 da - raccolte cartacee, o comunque testo elettronico non strutturato; in questa ipotesi sono compresi anche I documenti dt banche dati non strutturate, con metainformaziorn mrnime (upo auo, anno, nume10, eLc ); - banche d:it1 strullurate a ltvello d1 arllcolo, che nella maggmr:mza degh arch1v1e\ett1onic1 normat1v1 rappresenta 11ma,,11110dettaglio. li lavoro da ~volgere è stato suddiviso 1n fasi che, naturalmente, sono dJ~er~e a seconda del tipo d1 conve1s1one attuato. AIJ'mterno d1 c1.1scuna fase sono po~;,1billd1ffcrent1 opLioni, alcune delle quah possono sicuramente essere valutate 1n base al solo co;,to, altre 1ich1edono, mvcce, una più accurata anahst dei eo~ti/bcnef1c1 In partJcolnre ciò riguarda la marcatura della struttura dei testi fmo a hvdln d1 articolo o fino a l!vcl11magg1on di deltaglw.
4.1
RECUPERO D.!t.RACCOLTE CARTACEE O DA TESTO ELE1TRONICO N01' SlRUTIURATO
Il recupero dei documem1 d,1 raccolle Cùrtacee o da testo elertronico non Mrutturato prevede operaz1om s1m1h ad esdus1one dell' .:icqu1simme del testo m formato d1gnale dei documcnu li lavoro da svolgere può essere sudd1viso nelle seguenti fasi: acquis1 ✓ 1one del testo m formato d1g1tale: opcra71one costo,a, che deve essere eseguita ~olo per 11recupero d1 documenll da raccolle cartacce. - marcatu1a della munura lii ba,e a! DTD defmito. - marcaturn dei nrcnmcnti att1v1 - marcatura dei r1fcnment1 passi,1
Nei paragrafi seguenti sono anahzzatc nel dettaglto le vane fasi.
4,1,l
Acquisizione del te!itodigitale da raccolte cartacee
Nel caso d1 recupero da rnccoltc cartacce, è neccssano per prima cosa acquisire il testo dei documenti lii formato d1g1ta!e,mediante una delle seguenti modalità -
-
bmumra diretta del testo tratto dalle fonu ufficiali L'oper:monc è costosa e Impegnativa anche m tcrmm1 d1 tempo In fase d'11n1Ills51onedati deve e,sere nch1esta una percentuale d1 errore non superiore allo 0,1%, tale ,,aJorf•, cons1dcrnto di elevala qualità nella bnllltw-a di tcsll normali, è invece da meners1 ti hvello mm1mo per I testi normat1v1, per I quali anche p1ecole mcsattclze possono determinare un sigmf1cato completamente dl\erso della d1spos1z1one. scannc11zzanone delle pagme cartacce, che prevede l'acqrnsiz1one in formato 1mmagme
delle pagine da conve1tire e il surcessno nconosc1mento dei cara.tten mediante opportuno programma Opucal Charactc1 Recogniuon
(OCR). Questa operazione :iss1cur,1 una
25
P,ogel!O 1\/R - rèm 2 / S11,dzo d, /erthlnl,tà
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percentuale d1 riconosc1111entodei caratteri del 97'ìf in cond1Z1om ot11mah, ma nel nostro caso de\lono CS!>ercattesi \lal011 mcdi mto1no nl 60'7r, m cons1dcrnnone della non clc1ata quahtà dell'ongmale e d1 eventuali problemi d1 con,erva,:1011e, lcgm1 agli ampi mtervall1 temporali 111 gioco (1860-1947 e 1948-2001) Nel caso delln scanne11zzaLione, è ncce~sana una rev1;1one dei documenti per raggmngerc un percentuale d1 errore non superiore allo O,I '.i,
Marcaturadellastruttura
4.1.2
Come precede11tcmente detto, è poss1b1le d1stmguere due h1rclh d1 profondità mai calura del testo· man.atu1a fmo a livello d1nr11colo, marcatura fmo ,1 livello delle sononpartmom dell'art1colo (comma. lettere e numcn)
d1
In entrambi I casi, per C!>eguircla marcatura e/o il controllo della medesima, è 11ecc,sa110 pcr~onahzzarc un ambiente d1 cditmg XML e.on fun11om d1 .i.u;1l10 specifiche, 4ual1 l"attnbuz1one d1 tag al testo selez10nato, calcolo automatico d1 alcum attnbuu degli clemenu, controllo d1 sequenza nelle sudd1v1s10m e nelle liste numerate o lcttcrah, ecc. Data la complc·1mà della struuura degh a111 norma11v1 e I llvelh d1 annidamento presenh, ~a prcv11ta una serie d1 funzmnahtà per ~nelhre e semphf1care le opcra1.1om. co<;Ìcome una modalità d1 presentatione (g:1af1ca, colon. ccc J che permetta d1 md1\11duare più facilmente gh cventuah
enon. La mnrcaiura della struttur,1 formale d1 un atto noinmtivo è un'opcraz,one che. m larga nw,ura, non nch1ede una spec1ahzzazmne ;pmm, am:he se nndranno prev1;11un nddestramenlo ,pcc1f1co e la supe1 v1,10ne d1 un esperto (grnn;ta)
4
J2
I
MARf'A1 lfRA DEL! A :>lRLTTl/RA
MND A LIVLLLO DI ARIWOl..0 Dhl TCSTI J:,,,FORM'l.10
DJGIIALE
La m:ncatuni della struttura può es~ere csegmta sui m mamera completamente manuale srn med1,1ntep1e-marcatura amomauca e ,ucce,s1vo controllo Le oper:i.z1om sono le segucnll a) marcatura manuale della struttura che prevede - marcatura manuale completa con un eriore non i.upcnore ali' l'1. - co1111olloe/o mtegr:u1one della marcatura al fine d1 ottenere un errore massimo dello 0,1%. b) pre-mmcatur .1 au1omnt1ca della strunura che s1 articola m - !.viluppo d1 un pnrserper Il 11conosc1mento delle sudd1\1s10m fmo a in elio d1 arucolo. Es~endo quc~li elemcnt1, e le par11z1om superiori, m genernle ben riconosc1b1h rn un resto. s1 può presumere un e11orc intcirno ali' I'.«. al fme d1 md1v1du.ne I possibili en011, 11pari.er può eftelluareun controllodt sequenzasulleparllztome p1odurreuna h;ta (log) delle anomalie 11scontra1e: - fase d1 esecuzione, che pre~ede la p1e-mnrcatura cffem,•a dei documen11. - con110ll0 e/o mtegrnz1one della marcatura da palle d1 un operatore, nl r,ne di ouene1e un errore non superiore allo O,I c4,
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P.C. Gmdottt et al / Remperodella/1(}rma!tva pregmra 111jonJJa/oXAJL
2()
Al termmc di queste opera, ioni, 1 documenll devono essere va11ù1 rispetto al DTD prodotto dall'apposito Gruppo d1 Lavoro del progetto NIR.
4 I
2.2
MARCAlt.:RA Dl!LLA HRIJTI-UkA
mm A LJVJ:LLO Dl COMMA, LETIERA,
NUMERO DEI
TESTI IN FORMATODIGITALE
Anche m questo caso è poss1b1leoperare nei due modi precedenti a) Marcatura manuale della stnmur,1 che si articola in - marcatura manuale completa con un errore non ~upenore al!' l %, - controllo e/o integrazione marcatui a al fme d1 ottenere un errore massimo dello O, I%. b) Prc-marcatura automauca della struttura che prevede· sviluppo d1 un parser per 1Inconoscimento anche delle partiz1om mterne all'articolo con un errore m1omo al 5%, al fine d1 mdivtduare 1 posstb1h errori, il parser deve effettuare I sohu controlli lii sequenza e produrre una segnalazione (log) dei casi dubbi: fa~e di esecuzione. che prevede la p1e-ma1caturn effettiva dei documenti; - controllo/Jntegranone della marcatura da un operatore, per contenere l'errore entro lo 0,1%.
Lo sviluppo del parser per 11m:onosc1mcnto delle sotto11part1 ..uoni dcll'a111colo (commi lettere e numeri) richiede un maggior sforzo d1 quello nccessar10 per 11nconosc1mento dei solt art1coli, soprattutto per gh atti meno recenti. In passato infatti usava non numerare I rnmmi, introdurre liste non numerate, ccc , tutti fattori che determinano un mmor successo del uconoscimento degli elementi strulturah; per tale motivo sembra opponuno nchieùerc un errore non superiore a.l 5'!'< Comunque, ancheo al tcrmmc di questa fase I documenti devono e~sci e validi nspetto al DTD adottalo da Nl R 4.1.3 Marcatura dei riferimenti atth i La gestione ùe1 nfenmenti al11vinel te~to dei docume1111 può essere attuata:
-
mediante riferimenti dalranu:olo verso l'arucolo. medrnntc nfenmenll dal corpo del testo verso art1colo, comma, lettera e numero
Il primo 11po è quello in uso nella maggior parte degli arch1v1clellromci Ai fini della pred1spos1z10ne d1 tesu vigenti ad una qualsiasi data. è necessario gestire invece I ufonmenti dal cmpo del testo verso il livello md1ca10 nel nferimento ste,so e quindi al massimo dettaglio. In entrambi I casi è previsto e,he 11collegamento all'atto refe1enziato venga csp1esso m 1c1mm1 d1 URN, lo standard elaborato nel progetto NIR, per renderlo md1pcndemc dalla locanonc di rete e dagli 1dent1ficat1v1 lrpici d1 ciascun sistema Nella conversione del nfcrnnento rn nome uniforme, 111c0nsul1a,mne del "Catalogo delle norme·· cos1IU1toper NIR offre un 1mportanlc aiuto alla ve11fica e al completamento del nome. Un attnbuto 1mporumtedel riferimento è, 1nfmc. la qualif1caz1one, ovvero l'md1ca.aone m base a categorie prefissate del tipo di rapporto stabilito (modrfrca, abrogazione, ecc.),
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Progetto SIR - ràse :! I St11dio d1jdttt!nlttà
10
at11a,c1~0 11 quale poter poi cosnu1rc quello 1nve1sO,che è m dcfm1ttva l'mfo1mazionc più 1rnpo1tJnte per J"utcntc Anche se una buona percentuale del lm oro può es,ere svolta da peison,,lc (oppmtunamcnle ndtlc;trmo) tl1 qual111Camedia. la dehcatena dell'mtenento de,•c comunque prc,cde1c la supcrv1S1oncd1 un gru, 1s1a ù1 con~ohdata espcnen7a Pc1 c~cgmre e/o controllare IJ mrucatu1J m man1e1a e1J1c1en1eè necc,sanu un ambiente dt cdnmg XML con funnom d1 au~11to~pec1f1chc, quali l'uunbu11one di lag al testo ~elczionJto 11~alcolo degli .ittributi, 1Icalcolo dell'URN. ccc
4 13 ]
M \RC \Tl'R•\
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RlrLRJMC~ 11 A!TIVJ
D\! L'ARTICOLO VCRSO ARIICOlD
f:.WRES'>l \ JA
URN Anche 111questo ca,o è po,,1bt!c operare negli qe~3l due modi
aJ M:llcaturn manuale dei nfenmcnll at11v1wucolarn in marcatura complct<1mentc m<1nualc dei 11fc11ment1e delle n~pettl,e rclaz1om <.on un c1rorc non supe11orciill' l',f. controllo/m11:graz1onc della maicatura al fine di ottenere un crroie rnassuno dello 0,!<1,
b) Prc-marcarura automa11cadei nlenmenti aLll\1 che picvcde. ,,iluppo d1 un parscr per 1111co11o~c1mentodcr rdc11mcnt1 (con costruz.1onedcli URN (sulla ha,e dt lras11tp1chc nu11rcnt1) A causa della rcl,1t1va)e delle mpcw1c 1cla1.1on1 ,.metà delle c,1a.:1on, e cornpleta1nc I clatt. fase d1 c~ccuuone. che pre,cdc la p1e-marc.iturn e1tctln,a dei documentJ, controllofmtcgr:monc marcatm ,1 al Ime d1 ottenere un crro1c ma,31mo dello O l 'ìi-. Al tcrmmc d1 qucst,t fa3e,
1
documcnt1 de.ano
es:,erc validt n,petlo al DTD del progcllo
NJR
4132
DH RJ/f:.RIME'\JI ATIIVI DAL CORPO CO\1\1/1, LLITrR'I L 'sl MLRU E~PRE,~SI \ IA URI\' MARCAllRA
DEL
IL~TO
\f.RSO
,\Rr!(OLO,
E' al ,alno poss1b1le operare nei scguenlt due modi a) marc,Hu1a rnanuak dei rrfcnmett11 all1~1che
-
\I urt1cola m marcatura manuale completa dei nfcnmenll, delle rclaziom e delle no\elle con un enorc non supenorc allo l
h) pre-ma1catura autorn,1t1eadei nfenrncnt1 a11n1che prevede I segucnu passi - ,viluppo d1 un par,er per ti rr~onosumenlo dei 11fcnmen11, delle relazmm e delle novelle. c.hc cornbrn1 eme la cono3cenza ~ullc modulllJ. d1 Clla11onc delle fonti. ,ullc fra~I ncorrenll pc1 c1.ist:un rappmto fra all1 e sulle porL1ot11 di testo ~osL1tu1tco cla ,oslll111re La con1pk"Jt~ del compito fa tich1cdc1e un errore non ~upeuore al 10%. Al
28
P.C
Gmdollt cl al. / Rempero de/I.i1,om1aftt•a pregrcu·a 211jon1Jalo X,'v!L
31
fme d1 md1v1duare poss1b1h c:rron, 11 1>arse1 deve produrre una hsta (log) dei c:isi particolari e collegai s1 al "Catalogo delle no1me" per verificare l'esistenza deU-URN; ta~e d1 esecuzione, che prev.!l:lc la prc-111:ircaturacffenrvn dei documenti; cont1ollo/mtegrazmne marc.itura al fme d1 ottenere un errore massimo dello O,I% Anche al termine di questa fasi·, i documenti devono essere vahd1 nspeno al DTD
4.1.4 Marcatura dei riferimenti passivi Lu marcatura dei nfenmenc1 pJ:~S1v1nchicde la costruzw11e del caialogo dei rifenmenh e 11succc~mo rnscnmento nei tc,IJ dei rife11menti passivi stesM. Questa fase è formata dalle seguenti opcraz1om: sviluppo d, una procedura per l'alimentazmne e mantcrnmento del catalogo dei nterimenti e creazione delle relazioni invei se, - fase d1 esccuz1one, ovvero cosu uzmne del catalogo: s"tluppo d1 una procedura d1 lettura del catalogo, mscnmento nei testi dei nfcnmenti pa;,;,1v1a livello della partizione refernn7iata e creanonc dell'amh1ente operativo per la correzione; si prevede un enort· massimo del 10%; fase d1 esecuzione della procedura sui dal!. controllo/integrazione dei nfenmcnt1 pass1\i con correzmne del catalogo e del documento, con un errore rniissimo dello O,1%. Al cenrnne d1 questu fase, 1 dm:umen11 devono essere val1d1 Hspetto al DTD prodollo dall'apposito Gruppo di Lavoro NIR.
4.2
CO ...\'CRSIO:-..'F. DA BANCilh
[IATI STIH;TTI RATE,\ LIVELLO DI ARTICOLO
Le fa\1 operauvc neccssane per la conversione da b,rnche dati strutturate a livello d1 amcolo ~ono le seguenti con 11crs1oned1 archi vi elellioni c1 strutturai! a hvello d1 anicolo, eventuale marcaturadella struuuraa livello delle s011onpartiz1on1 dell'articolo (commi, lettere c numcn); - marcmura dei nfenmcnt1 attivi. marcaturadei riferimentipass1v1. È da valutare con particolare attenzione un mtervemo di correzione dell"archivm, soprauuuo nel caso d1 marcatura p1ì1 fme. Infatti, oltre all'ehminaz1onc dei normah errori di ballitura c11entualmente presenti nel testo, dovrebbe essere assicurato l'allineamento ali 'originale della formattazione dell'atto (che permcne l'1den11f1cazmne dei commi, ..e non numerati). dell'mdicazionc delle liste (lctterab, numeriche e puntale}, dell'rndividu;izionc dei testi novellat1 e delle novelle, ecc, tutti fattori dcterrnmanll m collegamenti puntuali ali 'elemento refe1 enziato nei nfenmcntl In generale la mclarnformazicme defmita c.ssenL1ale per 11progetto NIR è invece, in larga pane, co\tru1b1le m mamera automauca dm campi dell'c1.rch1v10.
29
Pro,_gello .\JR -
32
r,m2 / St11d10d1.fa111b1!tlà
Per qu,mto nguun.la le !usi di marcatu1a ,;1 nmamla m paragrah preccdenu. che ~ono apphcabdr p1cnamcnte anche a questo hpo d1 mch1v1 S1 torm~ce invece un.i ,uccmt:1 descn..:mne della fase d1 umvcrs,one dell'urch1v10 nel fmmato XML
4.2.1 Conversione della struttura in XML tino ad articolo
-
La conversmnc della stnlllura m formato XML nch1ede I seguenti pas,1 · ~\·duppo programma d, convcr<;1onead hoc, fa~c
dJ eseCLILIOllC,
comrollo/mtcg1az1011cdella marcatwa al fme d1 ottenei e un erro, e massimo dello O,l "k Al termine d1 questa fase, 1 documenti devono essere vahd1 n~petto al DTD p10do110 dall'appo~rto Gruppo dL Lm,oro NIR. Du1antc que~t,1 fase dovrebbero es-,ere vcnf1cat1 am:he gh erro11 già presenti nella banca dau mmalc per raggiungere un errore non superiore allo O,l% Nel c.1~0 m cm sra stato deciso cli util1zZJre nferimenu da arucolo verso arllcolo, m questa fase de\'e esse1e inoltre prevista la convcrsi()ne conte~tuale e.le,riferimenti g,à prescnu nella h<1ncadal!, nello w1ndard URN In funnone del livello d1 comsponùcn2.o. (un1\IOCO., uno a 1110111, ccc ) fra lo ~tanc..lardmterno ut1ht1ato nel.la banca dati e le URN. tale conversione può ei.~erc automauuata m m1i.ura più o meno larga Ad es , la convcrMonc da standard Cai.sazmne a URN diventa um1roca (con J"assocra11onc del tipo d1 provvcc..l1mento} per gh atti numerati, mentre non lo è, m assen,:,1 d1 au1011tàemlllcntc, pe1 quclh non numerai!
4.3
CoxrR0:0-TODEI
:0.11:.TODI AL1ERX.\TIVI
Com'è cme1so dai prcccdcnu paiagraf1 es1s1ono opz10111,s1cur,1mentc solo e soltanto npernt1Ye,c.he è opptirtuno v,1lutarc approfond11amcnte Bt11t11ura ,, ,um11err:;:;a;;;1011edelle 1mcofle ,ar1aae La battitura è un'opcra11one cm,tos,t e 1mpegna11va anche in tcrmm1 dr 1cmpo. d'altra parte l'errore aue,o nella scannenzza7JOne (almeno 1140',!) IJ 1endc non cconom1ca e IJ succe:.l11\'aconez1one e ve11hca per raggmngere 1I livello d1 quahtà rnm1dermo mmimo per questo tipo c..11 da11 nch1edc un tempo e costo sostanL1almcnte uguale alla b,ttliturn, L 'e/ernta peruntuail' d1 er1ore re11ded1far101111mli~~ab1h• lo 1tm111erq11ale ,tmmelllo dt ,om•eru,me
Man:amra
111111tura mammle "pre-111c,na111m a11Wmat1"1 to11 fH1r1,•r La prc-marcntu1a automatica è sicuramente un poteme ausilio m questo upo d1 attl\llà, tra l'altro non ancora d1ffu~a tra gh ope1;iton mlormauc1 S1 deve pe1ò notare che la p1c-marcatma può c~sere efficace se I'an1co.la10del testo normauvo è ,ufl 1c1cntementcben orgam; Lato e fac1lrnente nconosc1b1le nelle ~uc parli m e:1~0contrario debbono e~scrc aue~1 n-.ultall più ,cadenti Rimane qmnd1 ne,;e,sano p1evcdcrc, com'è stato fatto, una fase d1 LOntrollo e/o mtegrazmne manuale del.la marcatura.
-
11pre-111arca111ra c111romat1ta um paner Riguardo a Marrntu,a r1/erime11t1 ma1111ah• ~\o\te al punto precedente quc~tc due opz1om valgono m mas.ima parte le cu11s1dcr.1tm111 Possiamo aggiungere che la p1c-.cn7.:incll"arch1v10 da c<.mvcwredei nfenmcnu altl\1 e pass1v1 g1il struttura11 ptrò aumentare nolevolmcntc la prec1s1onc del pruwr, oltre a tornire
30
3_j
P.C. Gmdo!tze/ al. / Remperode,'!t1norm,1/Jva pregmsaw formatoXML
mlrnmazmm non fac1h ad esaarrc dal lesto quali i qualificatori dei I itenmenu (abrogauvo, mod1f1cat1vo,sostitutivo, ecc.). D'altra parte la marca1w-aa livello del corpo del testo verso comma, lellera e numero con estrazmne della novella offre la medesima compless!là srn nel caso d1 archivi con gestione dei rifenmentl a livello di articolo sia nel caso d1 arch1v1senza gesnone 111riferimenti. S1 nportano qw d1 seguito le stime di costo di m un confronto fra I metodi di acquis1z10ne e dt marcatura calcolate per le quantità relative alla Raccolta Uffìc1ale - anni 1948-2001. Quadro rl-ndvo
"-
operazione
~ecupero
1
'
mln.
IW
max
5 70(
571!
5 71S
4e 1 52~ 24(
652 41! 4 441:
automallca de1 nferunan1,
28f
48 24C
1 496
1 84C
922
marcaturad•I rlf•rimenti a camm• Marcatura completamente manuale Pre-marcatura automatica de, rrtenme11t1
41! 2 28IJ 28B 1 13S
r.m
~"'"" rapporto con strumenti I manuale ipart1Zione aw f manodopen
~
4.4
mln
Marcatura completamente manuale
l4b Pre-marcatura 5b
1W
5 70Ci
Pb Pre-marcatura automatica della struttura 4 .-,,arcaturadel riferimentiad •rtl00lo 14aMarcaluracompletamentemanuale ~ ~a
comma
max.
6W
del tfflo In formlllD dlglbllE
da raccolte cartacee 1b Mediante batt11uradiretta 1a Mediante scannenzzaz,ane 12 marcaturastruttura a livello di articolo 12a Marcaturacompletamentemanuale l2b Pre-marcaturaautomaticadellastrul1urai marcatura •truttura a livello d1 comma
pa
a,110010 sw
CALCOW
9.Dll1
ffl 48~ 7%
6.79) 93%
9E 6.985
1'¾
99%
8.33:
67"!. 571 7.75S 7o/,
93%
1ZM!li
96 12.35S 1% 99"/.
E STIME DELLE QUANTITÀ
S1 ritiene qm utile dare md!caz1onc sulle stime di quantJtà fondamentali at fmi del presente studm e sui metodi ut1hzzat1 per dctermmare queste quantità. -
N111111:ro delle pagme delta Raccolta Ufficìafe e numero medio di c.aratterr per pagina. D formato delle pag:me della Rac,·olta Ufficiale e della Gazzetta Ufficrale è variato più volte nel tempo. Al fu1e d1 giungere ad una stima media che ci permettesse di v,dutare le consistenze della raccolte, sono state nle\'ale il numero delle pagme d1 90 anm della Raccolta Ufflcrale e, riportandole al formalo odierno (A4), 11numero d1 pagme annue della R U Per il periodo 1860-1947 11 numero è di 2.900 pagine normahzzate cuca, mentre per 11periodo repubbhcauo 11numero d1 pagme norroahzzate annue ammonta a 3 300 S1 noti che 11 corpo e lo sule dei caratteri si presentano d1vcrs1ficat1anche all'mtcrno dello :,tesso fasc1colo, per cui, :.empre con lo stesso metodo, è stato compiuto il
31
Proge!to .\'JR - 1·a.ie2 I S111d10 d1/att1bt!11à
calcolo del nume1c1medio dei caratteri presenti m una p,1gma trn malo A4, 11risultato 1101 mal1zzato è ,Lato ,umato rn 5 000 c.-araucnmcdi per p11gma Numero metlw t/1pngme per allo Al fme d1 valuta, e 11numero delle pagrne della Gn~:erra per llflicmle da convc1111cm formato d1g11aleè Malo calcolato 11numero mcdJOd1 p,1g111e atto ~ulla b.i,e del numero degh alti normali~ 1 contenul! nella R U -
Nw11no
medio d1 ,111/co/1 p
dalla con,ult:wone
crusrnna classe <.h1101 rna c.on,1derate uelle Labcllcdel cap. 5 N11111l·ro 111('c/m,J,cm11111n per <1r11Coiflli numero medio d1 commi per nrt1colo è stato de1nato, mcd1,mte un ,1pposno par,cr, d.tllc leggi dcli.i XIII leg1,latura, pubbhcntc nel sito del Parlamento, e dalla Icg1sl.umnc della Regione Tosc.-ana,raccolte che hanno consentito d1 co,tru1re rapidamente un campione d1 ctrca 3 500 atu. La media n'iultantc è stata d1 circa 3 commi pe1 arucolo N11111ero medw cii ri/t•1111u11111 per cllto Da campmm non este~1. e~trattr da vari archr\r, abbiamo c.alcolatoche ogm dllO normativo p1 e;enu un numero mcdm d1 nfornnenll e,term .il p,ovvcdimento d1 circa 15
4.5
DIFHCOLTA ,1.1 I.\\
\LLlIAZI0'-1'.
Dl!.I cosn
lnfmc s1 11trcnc opportuno cv1den,:1arc alcum elementi d1 d1fhcoltà nella ~alutaz1one dei cosu d1 comc1~1onc che C~'icn71,1lmentepo~~ononcondurs1 111~eguen11 I,1 converi.mne d1 documcnu wsì complcss1 rn formato XML è un·attJ\llà nuuva che non h,1 ancora un ben con;olula10 me1cato Le stunc d1 costo propo;tc tengono conto di e~pcncnlc matmate d,11 nostro Istituto e da altre 1mz1auve~\1luppatc cisenz1,1lmentc 111 umb1enll umvers1tari ti d1 nccrca e qumdi non comme1cmh. - le ,alutaz10111 della con cttczza del te~to e della struttura degh atu contcnuu negh archJ\"J con.l!lcrall p1c~cntano clcmcnt1 d1 soggettn,nà, che ~eppur m misura contcrmm possono
mtluen.t.arele sllme dei co~u Comunque, que<;11tattori non alfl,ggono la v,1\Jdnàdell anah,1 c del metodo ,egu1ll La clas,1f1cazmne delle Conu e I.i su
32
P.C Gmdo!t,e/ al. / Rauperode/.'aJ1orn1a/tv~1 pregressaw_fom11Jto XlvIL
5 5.1
35
INDIVIDUAZIONE DI CLASSI DI NORME CRITERI DI SCOMPOSIZIONE,
Il corpus normnuvo emesso dall'unità dTtal1a ad oggi. oltre ad essere notoriamente imponente, presenta caratten~tiche d1fferen.i:1atc sotto d1vers1 profih: pertanto, ai fmi dell'anali~1. è stata ntenuta opportuna la ~udd1V1s1oncdella normahva m classi omogenee secondo criteri basati sulla fonte di produzione, sulla rilevanza della norma e sul tempo di em1ss10ne Tale scompos1z1one m "classi" o '"Mlltoins1emt'' permette, in ultJma analisi, una valutaz1011e d1ffcrcnzrnra dei cost1/benef1ci, più precisamente, consente d1 evidenziare parametri quantitativi e qual1tal!v1 d1stmt1, su cui basare eventuali scelte d1 re<.upero d1fferen1iato e/o graduale, ottenuto con metodi e da formati d1vers1(cartacei, elettro111c1) a)
Lnfonte d1 pmd11::;wne.
Sulla base d1 questo crJleno sono state mnanz1tutlo distinte la nomumva rtatale e la normai/va delle regioni e delle pi ovmce milonome, m quanto presentano notevoli differenze mnanzllullo m ordme all'arco temporale di produzione, nonché nspello alla llpologia degli atti, all'ambito d1 diffusione e al numero delle autontà che concorrono alla forrnanone del corpu~ b) la rile1w1-;-,n delle norme
Tra le norme dell'ordmamento giuridico cs1sle una gerarchia md1spen,ab1le alla defm1z1onc elci rnpporu fra le nrn me (abrogazioni, mod1f1che, deroghe) e alla quale corrispondono procedimenti d1ve1s1 d1 formunone e pubbhcanone dell"atto In funzione del grado 0t.-cupa10 nella !'e1:uch1:1, le nonne cons1dciatc "pcù rilevanti" ~ono mrmer:l!e progress1vamcntc e, se ~iatali, in~cnte nella Raccolw Uffiua/e, se regionali pubblicate nei Bul!emm Uffìucrlt regionali. Entrambe (anihc se con d1vers<-1fun.twnc) ~ono pubbhcate, as~1emc all'altra normuuva, nella Ga::-ctw Ufjìciale, che costitmsce lo strumento pnnc1pale d1 pubblicazione e diffusione anche Ji ~cnc di rnfonnazmm d1 mtcresse per la collel!i,11à. Il tr,lllamento parueolare dovuto alla nlcvm11,a, che lo stesso legislatore riconosce a qucsu souoms1em1 della normativa ~tatale e regionale, ha determmato mnan1.1tu1Louna npru tizionc m base a questa caraucnsuca (m atli numerati e non) Il cnteno della nle,anza applicato agli altri atli normauv1 pubbhcati nelle fonti ufftc1all ha detc1mmato la sele11onc dei soh aui di 1n1ercsse generale, m contrapposJ,":ione a quelli meramente amm1mstrat1v1 o a quelli non d1 interesse d1ffu,o. Per mc1so ~1fa presente che 11 rapporto frn qucqe clue t1polog1eè fortemente ~b1lanciato a favore della seconda Apphcamlo questi cntcn alla normaliva statale s1 è pertanto distinto m. ath 1mer111llt'lla
RU.
m1, norma/111 p11bb/1w11neU,1Ga71et1a, ma 11011111\erlll 11ellaRaccolta Tra gli atti mscritt nella Raccolta Uf!iuale è stato ul!ct101mcntc ind1v1duato LI nucleo formato dalla Co1w11:w11ee dai Cod1c1che per la loro importanza e compos1z1orie (atti eompless1 e d1 grande consistenza m tcrmim d1 art1col1)mentano un trattamento d1fferenLiato nspctlo agli allfl atti
-
3,,
·'
Pro.gel/o }\"JR- f-
36
Per gh acll nom1a11v1d1 mte1es~c generale puhhhu111 nella G.U, s1 ta presente che cost1tu1st:ono una percentuale contenuta (t:1rca 11'.t,) del totale dei proned1men11 non nurnerntl, che ammontano comple,s1vamente a circa 165 000 atti La normali va corrn,pondcntc alla upolog1a sopra mdl\ 1c.Juata.dovi ebbe 1• genere e\,ere ma, ncll'1pote~1 che ciò non sia sempre avvenuto, è stata mdi vidunt::i pubbhcata sulla Gc1:::etta, un'ulteriore classe co,tllulla du quei prov\ed1menu pubbhcat1 solo m altri 1,e1coh ulf1c1ah d1 dei M1lllstcri) d1ffusmne (es. Bol/1'111111 Nei confronti della normauva regionale è !.lato stab1hto d1 !mutare l'unalm alla normativa numcrma e pubhhcma nei Bollett1111 La ,celta f: stata dctcm1m.i.ta cssennalmcnte dalla d1fficoltà d1 enucleare, m modo omogeneo per tutte le reg1om, 1 pro\'Vcd1menll non numerati a carattere normativo d1 mtcresse generale, m quanto ogni rcgmne stab1h,ce autonomamente le 11corpus md1v1dua10nsultcrebbe qumd1, con regole d1 pubbhc:mone degli am nei Bol/e1111u; molta probab1l1tà. disomogeneo m conseguenza dei c11tcn d1vcrs1 adotlall dalle 1eg1om e) /I 1e111po di ermuw,,,·.
Com'è noto, 1I pe1JOdo d1 tempo considerato dallo Studw va dal 1860 alla data odierna e qumd1 prevede 11recupero della normativa emessa m circa 140 anni arco tempoialc che, oltre ad essere estremamente lungo m assoluto, è stato anc.he carnttennato da profondi mu1ament1 1,tlluz1rniali QueMe cons1deruz10111l1,1nnosuggerilo l'ulter101e suddn1S1one d1 cta~cuna classe della 1101maliva ~tat.1le - md1v1duata sec.ondo 1I cntcno della nlevanza - m due nuclei temporali dchm1ta11 dall'entrata m v1go1c della Costm1;1one della Repubblica ( 1860-1947 e 1948-2001) Questa ~e.cita ha conscn1110 un'an.1h~1 più dct1Jgli.n.,, ,n 1.1,1M,lmpc11mlu, <.lcll,1 documcntanonc m mento alla quan11tì1,al rapporto fra documenu cme'>Me doc.umenu ancora vigenti, .illa tipologia del provvcd,mcnll, fattori che hanno inflmu> m modo determinante nella scelta delle rnodahtà d1 recupero L'applicanone classi 11on1101n·a
-
-
wmburnta
c.J1tait eritcn h:i dctcrmm:ito l'md1v1duaz1one delle seguenti
11au1le
Costnuz1onc e cod1c1. Jttl mscnt1 nell,1 Rau o/ta Ufliua/e (pcnodo 1948-200 I). atti 1nse11t1nella Ra( co/u, Uffh inie (periodo 1860-1947), alll normallvt d1 nlevanza generale pubbhca11 nella Ga::.::;elta(pc11odo l 948-2001 ), atll normat1v1 dt 1,Jcvanza generale pubbhcat I nell,LGa::.::.etra(pe11odo I 860- l 94 7). atti 11om1.111 \ t di nlcvtm1.a generale pubbhc,m nei Bollet1m1 11flìcwl, d1 Enti e l~IIIU7101llllllLJOnal1.
11ormat11Cl regumale
-
leg111e regolamenti reg1onah e delle provmcc .iutonomc
La nlcv.u.10ne dei dati nccc%ana a quan11(Ka1e la normativ,t nnllonale appattenenle .1lle vane cl.i~M è ,;tata effeuu.ita con~uhando gh arch1v1 lc1,mlauv1 d1stnbu111dal CED della Coi te Sup1cm,1 d1 C.1~s:111onc, 1 quali, anu.ilmcntc. r.ippresemano le raccolte clcuromchc più complete prodotte dn 1~t11uzion1pubbliche, è sembrato moltre opportuno !aie un confionlo. per c1.i~cuna clas,c, con la racullta clcurnmc..i l-<·g1:1c/'/1(1/w - te1111 rgc-1111 dell:1 c,1s,1ed1tr1cc I 860 Dc Ago~um, che d1,111hu1~ccla normativa naltana \ 1gcntc c.Jc1I l d:1t1 1cl:Jtn1 alla lcg1,ln,mmc 1cgJ011,1lce prmmc.1,de sono ~tat1 nc.av.111d.igh mchl\1 elcttro111c1d1,t11hu1t1dnll.i C.1mcia dei Deput:tt1 e d,1!1.1C'une Sup1cm.i. d1 Ca,sazmne. 1 quah
3--l
P.C Gmdoil, e/ aL / lv:wperodcli.11JOf7J/ti/Jl'a pre.._z1?ml ti! /ommtox~\fL
37
uiccolgono J testi stai 1c1degli alli pubblicati nei Bollertm1 Ufficmli regionali e npubbhcati nella GC1t::.ettC1 Ufjicrale. Questa s.::clta è stata determinata dal fotto che s1 tratta eh archivi generali (comprendono tutte le regiom e le due province autonome) e completi rispetto alla copertura temporale
5,2
NOJU,L\TIVANAZIO'-iALE
Secondo ti cntcno della rilevama, la normauva nazionale è stata suckhv1sa in nuclei (v. fig l): -
-
qL1allro
Co~muz1one e codici: norme numerate inseme e npubbhcatc nella Ra,colta Ufficmle; norme a contenuto normativo d1 rilevanza nazionale pubblicate nella Gt1::::zerrn Ufficiale, ma non msente nella Ralcolta Uffic,ale; norme a contenuto normahvo dr nlcvanza nazionale non prcsenll rn Raccolta o Ga~eua Uffìcwle repcnbih m altre raccolte (Bo/lettrm d1 mmiste11, d1 Autontà d1 garanzia, ecc)
Ogm nucleo co~ì ind1v1duato in ba~c alla "rilevanza decrescente" delle norme è stato a sua volta suddiviso, sotto l'aspelto temporale, in due penodi, 1 quali, lenendo conio del mutamcnlo 1stnuz1onale intervenuto rn ltaha. vanno rispettrvamente dal 1860 al 1947 e dal 1948 ad oggi Un 1m1cmeparticolare è co~tlluito dai Conuatu Collettiv1Naz10nah d1 Lavoro che, anche ~e g1und1camente class1f1Cat1dt natma privatistica, molu autori def1mscono come "contratti normauv1". Questi atu, a seconda del settore unercsst1to (pubblico o pnvato) e del pcnodo temporale, si trovano già compresi nelle classi d1 documenti prima rnd1viduati; d1 conseguenza non sono statJ anahz, at1 sepuratamente10.
1111 C'C'-L s1 rrov,tno su supporto elemo111co presso I stguenll c1111I ArJn ha un ,m:hmo d1 tum, CC."IL del ,ettore pubbhco o partire d.il I 99-l gù III formato XML, ti Cl\"EL r<1ccog l1c s 1t1l,1 contr,1uoz1ane J l1ve!k1 nJ11on,1k. pm,1t.1 e pubblica, che un con~1derevole numero d1 atli ncgon,1l1u lil'ello decemrJlO LJ Corte d1 C.1ss,111oncpM~1cdcun arch1v10dei CC\'L del seitore pubblico e pnv,tto
3~
38
ATTI NORMA11VI ING.1,.V"_,-· __.,,.,.,.-,,
1/
Atti non numerati
Offi DFCM DM OM
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5.2.1
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~~umerat1n ~tt~l., DLGS
OFR,DFCM, DM, OM, dehb
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I In.11e,111 d1 a/11,wrmatlvi a nlevanaz 11a;;ro11ale
Costituzione e codici
l codiu sono vere e propne leggi organiche con valoic normativo mtrmseco, sono mirati a regolare vasli :,etton dell' attJvJtà giuridica e, in via generale, acquistano forza di legge 111 virtù di una dclc_gaconcessa aJ notcrc e,ernqvo 11 _ Nel nostro ordmamento attuale 1 cod1c1 m vigore :,0110. tl codice civile approvato con r d. l 6 marzo 1942, n. 262. m vigore ti 21 apnle I 942 rappresenta la fonte normativa di pnmana tmportanza sui rapporti di dmtto privato; il codice di procedura cmlc: approvato con r d 28 ottobre 1940, n. 1443, m vigore rl 21 apnle 1942 discrplma lo svolgtmcnto del processo civile: 1I codice penale approvato con r.d 19 ollobre 1930, n 1398, in vigore dal l lugJw 1931 rappresenta la fonte per eccellenza del dmtto penale sostanz1alc, del dmtto penale generale o comune, contiene I pnnc1p1 fondamemali e le regole generali d1 lutto il sistema leg1:,lat1vo penale.
11 D1 _gr,md~ rili~\O ,1~c,rnto .i.1 co
l0!10,Cenl.i e I access1btl11~-'.ltu,dmente d1spon1.1mod1 un numero noie, olc d, 1csl1umn. fr,1 1 più e.oli a tllalo i.:scmplifi ..,ltn o, pos~1,tmo c1t.m.:li Codice delJ.i Siir.1d,1(appro\ ato con ù Jg,;;;30 ,1prilc 1992, n 285 rn \.1~orc dal
e
I gl'rm,.110 1991 ), 1] 0J1ct.' Po':,l,ilc (d p r 29 nl.lfi"O 1973 n I 5(, ) d ~ t."SlO lHlKO ddlt' h:gg1 in !11.ilCrl,l h,mC,ln,l e Lrl'd1tiz.is1{d l,gs I ,c;etll'mbrc 1991, n ~85). l ._ ...,LOunico
_:16
P.C. Gu1dotflet al. I &mperode//,1normatt1•a pregre.ua in JòrmatoXML
39
1Icodice d, procedura penale· approvato con d.p r. 22 settembre 1988 n. 44 7, 11più recente tra I cod1c1 in vigore, d1sc1phna lo svolgm1ento del processo penale. 11cod1c.e della nav1ga210nc approvato con r.d. 27 gennaio 1941, m vigore a dccorre1e dal 21 aprile 1942 d1sciplma ogni forma d1 nav1ga.1:ioncacquea ed aerea, sia dal punto d1 vista p1,vato sia da quello del dmuo pubblico, , cod1c1penali m11i1and1 pace e d1guerra: emanali 1120 fcbbrmo 1941 ed entrati in ,•1gore 1Iprimo ottobre dello stesso anno Diap. Att. e Reg.
artlcoll Cost1tuz1one e d1sp trans
158
Codice c1v1lee preleggi
3185
267
Codicedr procedura civile
891
248
Codice penale
823
58
Codice di procedura penale
789
313
1330
1 094
Codice della navIgazIone Codice penale m1htaredi pace
435
Codtce penale m1htared1guerra
300 total,
5.2.2
58 2.088
7911
9.949
·-
Atti inseriti nella Raccolta Ufficiale
La trpologia d1 atti mserlt! risulta piuttosto ampia, m conseguenza sia dei mu1ament1 1slltuz1onah 1nlcrvenuu m ltaha dal 1860 ad oggi sia delle mod1f1che succedutesi nel tempo nella normativa che regola l'inserimento e pubbhcaz1one degli atti nella Racc.olta; 111 particolrlre, prima dell'entrata in vigore tlell.t Coslllll ✓ ionc repubblicana, comprende leggi, regi decreti. regi decreti legge, regi dei:rct1 lcg1~latrv1, decreti, decreti legge e decreti leg1slat1V1 luogotenenz1ah,decreti del Ct1pop1ovv1sono dello Stato In quei.lo periodo ih atti appanenenu a quesla categoria risultano circa 33.000, composti appross1manvamente da 392.000 wncoh, di cui risultano ancora v1gent1 soltanto circa 4-500 atti corredati, 111via presunti va, da poco più d173.000 articoli.
Atti inseriti nella Racco/I.a Ufficiale• nerlodo 1860-1947
Legae Regro decreto,
Corte di Cassazione testi storici media articoli atti arttJatto 91 027 14641 6
.
Regro decreto legge,
Aen10decreto leu1slativo
14 397
"266461
19
leggi d'Italia resti vigenti atti
articoli
1187
nd
2402
nd
"
media artt/alto
Decreto,
Decreto legge, Decreto legislativo luogotenenz,ale, del Capo 34461 9 860 nd 3753 provv,sono Slalo dello e 1presidenziale 17 32.791 391.949 12 4.449 •• 73.805 totale n d. dato "on d1spoo1bde in quanlOle "U!fllli o'llalia - lesll vigenti" non consente,1conteggiooegl1articoli le cifre sono state ncavate ,n modo pre1unt1voIn part,GOlare • per le legg, e , mg, deçrebsono d,spon1bd1 per • pano
..
1B60-1900&Ollarllo, 11101, per cu, d rumero 11eg1,artrwl1 e stato ncavato applicando la mecl1aclel pe11odosuccessivo (\904-1947)
d numerodegt,a111e01, è &latoncavato applicandoal numaro degli am v1gent1 la med,aponderata.,n !l'aseallal1p!Mogia de, sIngalI auI c.alcolatasui les11s1orIc1
37
P!ogetto,"'.:nz - Frml / S1ud10dtplttbtht.ì
-I-Il
D,i!J'.iwcnto della Repubbhca ad oggi la Raccolta llfthwle comprende la Coswuzionc, leggi cost1tuz1onah e di rev1s1one('-on propna numcrazmnc autonoma), leggi ordinane, dec1ct1legge, decreti leg1s!a11v1, dccrel! del P1es1dcnteòel Con)tgho dei Minmri dec1c11e 01dmanzc numstcnal!, e dchbcre d1 Com1tat1mtcrmm1~tcn,1h.Rclauvamentc a ques!O mco temporale gh atll sono c11ca 28 000 rer un totale .1ppro~s1rnauvod1 335.000 arucoh, dt <-UI n,;;ultanoancora \lgent1 soltanto 20.000 atu circa, c:.orredallm via presuntiva da poco meno d1 252 000 an1coh
Atti inseriti nella Raccolta Ufficiate- periodo 1948-2001 Corte di Cassazione testi stom:i media atti arc1coh
artt./atto
Leggi d'Italia testi vigenti
atti
art1coll
media artt./atto
Cost1luai:1one e legge 26 591 20 26 nd cost1tuz1onaIe 12 Legge 15946 184870 10495 n cl 7 2882 nd 4 949 Decreto reoae 35 042 14 24363 Decreto lea1slat1vo 1 688 nel 952 Decreta del Presidente della 70 519 21 3 648 n cJ 3329 Reoubbl1ca Decreto del Presidente del 11 124 nel 1 339 126 Cons,allo de, Mm1stn Decreto e ordinanza 11 1 485 1 596 17942 nel mmrs,enale 12 141 12 1 n cJ Delibera 334 747 12 totale 27.672 13 19 613 •• 251.673 n d dalanond,spon1brle In quan1a le "Legg,d llalra laSlrvlgl'nb"nonconsente11 conleggI0degl,an,colr ,1numerodogi,art,001, e sia10 ricavaloappncandc al numerodogi,al~v,gent,lamedrapanderara, Inbasearia1,polagra de<
..
~gOLI
atll G&!c~a~a $UI 'LeSb slo11t•
3&
P.C. Gmdollzet al
I Rernperodedanorma/JruJ;regmm m_/ÒnJtato XML
41
Il tornle complessivo degh atti inscnli e pubblicali nella Racco/la Ufjìciale, dall'urntà d'Italia ad oggi, ammonta a cm;a 60.500 atti cui comspondono 727.000 allicoh, di cui risultano ancora vigenti soltanto circa 24 000 atti, corredati in via presuntiva da poco più d1 325 000 nrticoh.
Atti inseriti nella Raccolta Ufficiale- periodo 1860-2001 Leggi d'Italia testi vigenti
Corte di Cassazione
lesti storici atti
I
articoli
alti
la:=o
"1Q..51U.l'"1.'i B'U..l
1 ~t'JnP. . ....,
Q
11.
I
e!l2.L
articoli
1:
nd 1
Regio decreto, Regio decreto 2 402 nd 14397 '266 461 19 leaae, Rea1Odecreto leo1slativo Decreto, Decreto legge, Decreto 'ift!, 'ruyn!ail\1/l, 11uuytlfel®i'2.a1R., 3753 34461 860 nd 9 Capo prowIsono dello Stato e ores1denz1ale 531 Cost1tuz1onee leoae cost1tuz1onale 26 nd 26 20 Decreto leocie. Decreto leci1slat1vo 59405 6 637 9 3834 nd Decreto del Presidente della 3 329 70519 21 nd 3648 Reoubbllca Decreto del PresIcente del 124 126 1 339 11 nd Cons1ahodei M1nistn Decreto e orchnanza m1rnstenale 1596 17 942 1 485 nd 11 141 12 nd 12 1 Delibera totale 726 696 60.463 12 24.062 "325.278 n.d. datonond1spor11b11e m quanto le "Leggicl11a11a • te511v,gent,· nonconsente,1conIegg10 degli art,coh
.
..
le c1rresonostatencavate
in modo
186019"03sollanI0, 1ttor,. per
cu,
14
presunttvoIn par'bCOlare per le leggi e I regi decre~ sono dIspon1b111 per 1!periodo
,rnomero degliartIoorIè
(1904-1947) jl nj,Jmero degi1 an1co11 e slaW ncava10 appl1c:.and
• aJ nu rm,ro
slato
ncavaloapplicandola media del penooo
sucoeSSlvo
degli am v1gBnt1 Id mstJ1aponderala m base .1ll.-111p0lugia del
s1ngor1 a111calcolata sui Lestistonc1 ~
5.2,3
Atti normativi di rilevan;1a generale 1mbblicati nella Gazzetta Ufficiale
Per l'esatta detennmazmne d1 quah c quanti o.tti complcss1vamente appartenessero esattamente alla categoria pre~a m cons1dera71onc (tnd1pendentementc dal ve1culo di diffusmne Ga::.:etta, Bollemm) ~arebbc stata ind1spcn~abilc la collaborazione delle autorità mteressate, essendo queste le sok m grado d1 mdividuare all'interno della propria produzione gli atti avenll tali carattenst1chc: ~ano stati qumd1 prcd1spos11e mviati appositi fonnulan ai mm1,tcn (che producono la pane preponderante della normativa m oggetto), indirizzati laddove esistenti • dircttameme ai referenti del progetto NIR. Purtroppo i dal! 1accolti dal1'1mlagme sano praticameme 11nlevanl1, poiché dei 21 M1mstcri mterpell:111 solo il Ministero della Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica ha nsposto Qu111d1,per slimare I provvedimenti avenu carattere 001 mat1vo d1 rilevan/,a generale, hmitatamcnle m provvechmenu pubblicati m G U, è stato utilizzato ti lavoro effettuato dai mag1stra1I della Corte Suprema d1 Cas~a.t:1onc, 1 quali, negh archivi elettromci legislativ1, hanno opportunamente md1ciz.t:atogh au1 avenu t:ih c:.mllte11stiche,che risultano essere circa 18 000 su un totale d1 165.000 provved1menu pubhl1call (pan ali' 11r;,,) La scelta di adottare le da due f.Jtton class1ficanonr della Suprema Corte è staia determmata pr111c1palmen1e
l' autorevolezla della fonte.
39
Progetto SIR - h1g 2 / Studw d1Jatt1b!l1tà
42
la fac1htà d1 ~elezmnc in con~1der.v10ne Jellu rilevante quanlltà d1 atll da c~amrnare operazmne che avrebbe nch1e~to tempi estremamente lunghi Tra questi mt1 ~ono stJtl prese Ili con~1derat:mne anche le c1rculan Anche questo ~otto1ns1cmc dJ! punto d1 \!Sia temporale i: stato a Sud volta cons1dcr<1to sepa1atamcntc facendo comc1de1c 1l pruno pc11odo con il 1eg1mc monarch1co, 11 secondo con quello 1cpuhbhcano I dati rela11v1alle circolai i ~ono stati ncavati dall'arch1v10 CIR della Corte Suprema di C,1~sazmne 12 che raccog:lre le c,rcohm m1ni~te11al1pubblicate ,ulla G11;:,;;e1111U/tkiale dal I 0 gennaio 1992 Per I '1ns1eme c!c1 pro\ vcd1ment1 appartenenti a quc~ta categoria non è ~tato poss1b1lc stah1l11c 1l numero dei te~l1 vigenti, poiché 11 CD-Rom Leggr d'ltalra non md1ca quah tra
quc~l! abbiano valo1e nrnmall~o d1 mtercsse generale, 11 confronto avverrebbe perciò tra catcgone d1!tomogenec S1 deve anche aggrnngc1c che le t1polog1e d1 atti mostrano qualche d1,c1s1tà d1 con~eguen?a, se 11llpo c~,1mm,1tonon è presente nelle Legi:1 d'lla/w non s1 può ~,1pe1e se è stato abrogato oppure se è confluito ~otto altre upolog1c più generali. ln base m cnten qualitallVI e temporali citali l'mdagme ha prodotto 1 ~eguenll nsultat1
nel pe11odo prc-rcpubbhcano gli
a111normativi
sono in totale poco più c!1600 corrcdau da
circa 7 000 an1coh
Atti normativf di rilevanza generale pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, ma non inseriti nella Raccolta Ufficiale periodo 1860-1947
I
Corte d1 Cassazione testi storici media articoli atti
artlcolVatto
Reo10 decreto Decreto decreto lemslat,vo del Duce e del Capo del Governo Bando del Duce del fasc1smo, del Comandante supremo delle Forze armate e del Capo d1Stato Maaa1ore Decreto del Presidente del Cons1ql10dei Mm1stn Decreto dell'Alto Commissario per l'Al1mentaz1one, dell'Alto Comm1ssano dell'Igiene e Salute e del Caco d1Stato Maggrore Decreto e ordinanza mrnstenale totale
76
16 1 093
14
53
508
10
13
67
5
6
34
4
470
5012
622
6.730
4
6 11 11
" ~~I s1stemJ ltalgmre è pn:l>l:nle Jnche 1'.m:h1v10 CIRPC\1 umtcncnlc , !est, 11LLegt,1h ddlc circolJn ddl.t Presidenz,1 del Con"gl10 dei M1mstn d.,l 1976 (9~~ prov,cd1mcn11) Ali.i roccolw delle c1rcol.m e al lrJt!Jmcmo hmsln Oi:m circoJJre opportu11i1n11mt.::rntt":gr,.H,Lcon sommdrm. L1tol.!..110ni;: e n-Lh1.1m1costJtu1~ un urntJ. d(X.umcntdlc I docmnenu. >ino Jll ,mno i9S3. sono ~IJII cla,s,fi<.,m secondo uno spec1-ile schem.1 dcum,,lc el,1bor,110doli Cffic,o per 1'Ju1om.u,one ddh Prcs1dcn~adel Constgho dc, \11m,1n l'cr quelli succesm, ,, 1,1led,1h1 l,1closS1fic,121one non e dunque uuhuablle Le un.olJr1 sono state ~udd,.,~e m due c,,tcgoric ,1) quelle rnv1,1ted,111<1 Prcsnlenza del Cons1gho d~1 )..-tm1:s.1n.1d altre .1mm1m~trMmm e dcstm,nc .1d essere tr.1sfuse m ultcr1or1 circoI,ln confnrn11 d~1
40
J>.C.Guùlo//zet al. / Remperode/LI,,onJJa/tva Jm:.,gressa 111jò1mato XML
2
43
nel penoùo post-repubblKJno risultano emanali circa 19 000 atu, composti da 158 000 an1coh appross1mauvame11te
Atti normativi di rilevanza generale pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, ma non Inseriti nelle Raccolta Ufficiale periodo 1948-2001 Corte dl Cassazione testi storici
articoli
atti Decreto del Presidente della Reoubbh:a Decreto e ordinanza del Presidente del Cons1Ql10dei M1111stn Decreta e ordinanza m1rnster1ale Decreto del Presidente della Camera, del Pres11:!enledel Senato, del Senato e della Camera e della Co11ede, Conii Decrelo e ordinam:a dell'Allo CommIssano (Igiene e salute. Ali mentazIone \ Delibere delle autorità 1ndIpendentI (163 con 1597 artt ), m,rnstenah (44 con 237 artt) Pres1den2o del Cons1gilo (2 con 8 artt) e dr altre 1sfItuzIonr Provvedimento del Presidente del Cons1gl10 de• Mm1sln e accordo (contratto c0UettIvo nazionale lavoro) Regolamenti (Camera, Senato, CommIssIorn parlamentari, CSM, e altre Is!Iluz1onI1 Comun1ca2,one, determ1naz1one, d1mttIva, d1spos1zione, mlesa, IslruzIone, orovved1mento totale Circolari m1nrstenall e della Presidenza del Consrglio (1619 con 2B 408 artt ). delle Autorità ind1penoenI1 (B con 196 am) e d, altre IstItuziom - dall'anno 1992 totale gene raie
-
media
articoli/atto 2 944 9
341 781 13790
5 417 97 119
7 7
58
549
9
49
274
6
1 291
10 299
8
93
30
3700 945
40
31
607
4917
8
17.040
126.164
7
1 627
31.662
17
18.867
157.816
8
41
Pro,_getto ):JR - Fme2 I S1ud1u d1.fattdnhtà
Complc,snamcnte, l 6'i 000 .u-ucoh
dal 1860 aù oggi sono s1a11pwdolll cuca 20 000 11111 con cnca
Atti normativi di rilevanza generale pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, ma non Inseriti nella Raccolta Ufficiale periodo 1860-2001
ReaI0 decreto Decreto, decreto Iea1slat1vodel Duce e del Capo del Governo Bando del Duce del fascismo, del Comandante supremo delle Forze armate e del Capo di Stato Maaa1ore Decreto dell'Alto Comm1ssar10 per l'Allrnentaz1one, dellAlto Comm1ssarI0 ctell'!oIene e Salute e del Caoo d1 Stato Maamore Decreto del Presidente della Repubblica Decreto e ordinanza del Presidente del Cons1al10dei Mlrnstn Decreto e ortlrnanza mirnsterra!e Decreto del Presidente della Camera, del Presidente del Senato. del Senato e della Camera e della Corte dei Conti Delibere delle autorIta rnd1pendent1 (163 con 1597 arti), m1mstenal1 (44 con 237 arti ) Presidenza del Cons1gl10 (2 con B arti ) e d1altre IstItuzIonI Provvo,d,mento dol Pre.,1dcnte del Gom,IgII0 c:1eI M1rnst1I e accordo /contratto collettivo nazionale lavoro) Regolamentr (Camera, Senato, Comm1ss1on1partamenlan, CSM, e altre 1st1tuzIon1l ComunJcaz1one, delermnaz1one, dIrett,va, dIspos,zIone, intesa, IstruzIone, orovvedImento totale Circolari m1rnstenal1e della Presidenza del Cons,gllo (1619 con 28 406 artt ), delle autonta ind,pendent, (8 con 198 1.utt) e d1 altre IstItuzIonI - c:lall'anno 1992 totale generale
5.2.4
Corte di Cassazione testi storici media atti articoli artlcoli/atto 4 16 4
76 53
55
1 093 50B
30B
14 10 6
341 794 14260
2944
9
5 484 102 131
7
58
549
9
7
1 291
10299
8
93
3700
40
30
945
31
607
4917
a
17.662
132,894
8
1 827
31 652
17
19 489
164.564
a
Atti normath i di rilevanza generale non pubblicati in Gazzetta Ufficiale
Questo nucleo è co,tumtn dagli alti prodotll da Mmmen e altri Enti d1 nlc,c1nza n:iz10n:1le(Com1wu mterinmL~teI1ali.Autot1tà d1 garanr-1J11, Comitati o Ctms1ghd1 mdmlZo o d1 controllo, ecc) pur es~cndo normc1ttv1d1 rntc1c~se generale, non ,ano pubbhcatt nclld G(l~~el/a Uttkwle ma sono p1esenti 111Bollc!lt1111 uffici ah delle diverse 1sl11U71om o in altre forme d1pubbhca,:ionc Da un punto d1 vista quantitativo quc\la documentaz1ones1 presenta notevolmentepiù contenuta n;pcuo m nuclei precedentemente c~ammau. m cons1dcraz1one anche delle d1spo<;171om d1 legge pc1 la d1ffus1onc della normativa Tenendo anche conto che questa documentazione è molto frammemata fra le diverse .iutorllà em111cnue qumd1 d1stribu1ta1u n A,norn,, per I Inform011c,1nel!. rubbl1c,1 Amm1111~tr,1710ne (AIPAJ, (,,1ro1n1e per l,1 protezione dei d,111 pcrsonnh, Autor11:1(ìJr,mtc dell,1 <.:oncnrr.:111., e c.lel Men.,110 1AGC.\1), Auior,1:. per 1,., G.1r,111n,;nelle <.:omumc,1zmm (AGl 0\11 Aulonl,1 pi:I I E11~r~1J Elelln~., e il G,1s.AuLomàper l,111glln11l,I sui I,1\0n pul>bh~,
42
P.C. Gmdotltet al. / Rempm,dek1,1ormatu1t1 pt'llgre.r.ia tn jòrmatoXML
45
moltcpl1l.J ve1coh d1 d1ffus1one, il formulare un.i slima, per quamo approssimata, basata su nlevaz1on1 effettive avrebbe nchie•,to tempi moJto lunghi e mconctliab1h con le scadenze del presente studio. Comunque s1 può prevedere che l'rndme d1 grandena d1 questa cla~se d1 documenll s1 auesu su qualche centinaia e qu111di non mc1da in mJmera s1gn1r1cat1vasulla valutaz10ne globale dei costt d1 recupei o
S,3 NORMATIVA REGIO:"IALE E DELLE PROVINCEAl:TOXO).IE Appartengono a questa classe gli atu normativi prodotti dalle reg1om autonome hm1tatamcnte alle leggi e ai regolamenll.
5,3,1
e dalle province
Le leggi
I dal! relativi alla prntlu71one sono stc1tincavata dalle banche datt d1~1nbu1tedall.J Camera dei Deputou e dalla Corte d1 Cassazione, le quah fanno nfenmento ai tesu pubblicali sulla Gc1:::e11a ll[ficiale e sui Bol/et11111 it/fitiah delle rcg1om e delle province autonome La scelta è stata dctcrmmata dal fatto che, come già ricordato, i siti delle reg1oru mostrano una notevole d1~omogeneu.à nella pubblica7ione della nonnatlVU d1 competenLa e non riescono a fornire facilmente un quadro globale della propna produzione Inoltre quesll arch1v1,che sono tcndcnzmlmcnte comp\eh (salvo i regnlamentl) e ben curati, permettono un'mdagme stat1s11ca molto più rJpida ed efficace Anche per le reg1onì è stato p1.:disposto e mviato, previo contano telefomco, un appostto quesuonano per la rileva,:1one diretta delle varie tipologie d1 atti emanali. I dau ricevuh che si nfenscono a clfca 1I30% delle rcgwru hanno confermato la consistenza della documcnta,:1one 1..on1.1..nut.i ni..gh ar1..h1v11..0nMdc1.iu. 1.-hc.tr.i l'altro, ù
I
--
Legislazione regionale e delle province autonome (testi storici)
'
i regioni Abruzzo Bas11lcata Calabna Campania Em,l,a-Romagna Fnul1-VenezIa Giulia Lazio Llguna Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia
-
atti 2782 1 330 800 1 148 1 363 2 00'.l
!
i
'
eone di Cassazione
camera del Deputati (archivio leggi regionali)
1 919 1 389 1 808 1 269 901 1 757 1 145
articoli 21198 13 484
8878 10 871 17 212 25 832 16 641 15 910
17580 13686
8472 15271 10 355
(archivio lexr)
media arttJatto
atti 8
10 11 9 13 13 9
11 10 11 9 9 9
articoli
media arttJatto
--
---
2 665 1 309 786
-
-
1 144 1 339 1 993 1 921 1 383 1 800 ..... ~ 1 245
--------· 902 1 762 1138
-----
···--
-----
43
Pro.~d!o,\JR - F,N J. / St!fdtod,fatl!bt!,M
-16
-- --- -- Sardegna S1c1l1a -Toscana ---Tren11no-Allo Adige Umbria Valle d'Aosta Veneto Prov,nc,a Bolzano Prov1nc1a Trento I
5.3.2
-
I
1 9381 3 0j61 ! 2 401, I 1 011' I 1 429 I 2 420 1 688 1 266 1 0991 totale 35 9121
I
17 9281 2~~36j 17 636. 8 069i -12 714 20 264 --16 859 15 093 15 524 348.813
-
-
9: 10: 7;
BI - --
91 8
10 12 14 10
1 965 2 793 2 402 1 011 1 4001 2 42~( 1 689 1 263 1 099! 35.431
-
- - -·- - --I
---
II
-
- -
I I
I
'I
394.147,
11,
I regolamenti
Non è po,,1hde avere una ,t1ma e,atta dei regolamenti a causa d1 moltephc1 fauon -
-
nelL:uch1v10 della Came1a dei Deputati la rre,cnn1 e.lique,t,l catego11.i d1 au1 è casuale e hmll,tla al l!lolo dell'atto. l',1rch1~10 della Corte di Ca"a71one prevede l,1 memonz7az1one del te,to mtegrale dei 1cgolamen111dcn11f1cal!da un appm1to ,tand,11d, ma I dm1 nlevall (308 atti con 4 673 arll) ;embrano non co11ispondc1 e alla reale consistenza della documentallone Alcune reg10111 1nlatll, nelle n,po,te a1 quc,llunan, d1ch1arano un numeio d1 atl! che ta presumere un totale nettamente ;upcnorc a que,t,l cifra (es P1emo111e1--+0regolarnenl!, Frrnh· Vene71a G1ulta 495. Puglia 52. Valle d Aosta 103. To,cana 31 dal 1997_ Trenimo-Allo Adige 36 nel pc110do 1996-99), I.i documcnta,:1onc p1csentc nei ,111 \Veh o md1c,11a ne, qucstionan s1 presenta - salvo poche eccenom - lrammelllan.i. mtomplcta e addmttura mes"tente. taholt.i, è contenuta 111 hanL11c dati insieme alle leggi e non è sclez1onah1le m modo autonomo (es Regione Molise) È moltrc d1somogenc.1 11,pctto al tipo d1 te,to pubhl1u1to 111 quanto s1 nfensce m taluni ca,1 al te,to , 1gente (Calabn,1 14 ,1gcnt1 dalle ongm1, Ermha-Ron1agna I 7, Lomhanlm 64, Veneto 58), lii altn a quello stanco Talora ;ono pubbl1c:,1t1 111,reme m rcgolamcnll numerali a c,trattcrc generale e I cgol.11nen11111te1
Sulla ba;e dei pochi d.1t1 ccrll 1..h,po111h1l1, è stata calcolata 111,1a presunuva una produ,:mne totale da 1ecupcrare che non dovrebbe supe1arc comple;;rvamente le 2 000 unità nella vc1s1011esto11ca e l 300 urutà per I.i veP,1rmc aggiornata
--14
P. C. Gu1dotflet al. / Rec11pero de/I.i,:ormatzua f'regre.rsa 111.formatoXivJL
6
ANALISI DELLE CLASSI DI NORME
6.1
GESF..RALITA E lNDICAZIO:-.r. DELLE PRIORITÀ
47
I criteri generali con cui sono state analiuatc le posMb1h soluz10ni per ogni classe di norme ~apra indicate sono I segucnu· - 11costo d1 acqu1suione della fonte pnmana (cartacea o elettronica) non è stato valutato e non è stata neppure venftcata la d1spomb1htà reale dell'ente a permettere l'elaboraz1one difetta degh arch1v1; 1 costi di soluzioni miste (cartaceo/elettromco, arch1v1d1vers1), anche se talvolta 1mhcati, non sono stai! quant1f1cat1, s, è sempre confrontato il rec11pero da archi vIO eleuronico con quello da fonte uft1cialc cartacea, che dovrebbe qumdi rappresentare ti termine supcnorc d1paragone: nella cstraz10ne da banche datL, è stato sempre previsto un intervento d1 ''npuhtur,1" del testo e dc, nfe11menu anche si la necessità eh tale operazione andrà valutata archrvro per arch1v10; per un'analisi più approfondJt I dCI cosi! d1 recupero da banche dati, non s1 è mai fatto nferunento ad uno spec11ìco aich1vm, ma ad unn 1po1ctico con diverse car;rtterbtichc; sono qumd1 1nd1v1duatetutte le operazioni possibili, che andranno quindi ritaglime sul caso concreto, - sono state sempre stimate le opCJazmni di marcatura sia del testo che dei r1fernnentr, con il giada d1 dettaglio fmo all'art1colo o a hvell1 inferiori; - sono state sllmntc le opcraz10111rdm1vc alla conversione d1 arch1v1con rifcrimenll o senza rifenmcnu. nel pnmo caso è s1ata previsto anche un mtervcnlo d1 venfica e/o cone1.1one. li
Dall'anal1SJ delle caraucnsti;;hc d1 ciascmm classe sono state md1V1dua1ele seguenti pnornà d'mtcrvento. I 2 3. 4. 5. 6. 7
6.2
Cos11tuz1onee codk1. alti msent1 m R U. eme~s1a pt.rtire dal I 948. atti 1nscnt1 1n R U. nel periodo monarchico: legishwonc regionale e delle province autonome. alti normauv1 non numerali pubblicati m G.U. eme,s1 a partire dal l 948, atti normat1v1non numerati pubb!Jcall m G.l/. emessi nel penodo monaich1co; atti normauv1 pubblicali solo ~u altri BoJlemni UJ(ic,al,
COSUTUZlONE E CODICI
In VJTtù delle car.1ttm,t1chc proprie ù1 questi alll, se ne propone )] recupero m via pnontana e nella duplice forma del cesto ~Loricoe nel 1es10\1gc11te Dal punto d1 vista delle caraUcrisuchc, qucstu classe ~ cosL!lu1sccun rns1eme omogeneo e ben del11mtato.
48
P1YJgetlo ,\'JR - t'rJJe2 / S/11(/JO d1jathbzl1ta
-
deve essere trattata umtameme a1 regolamenti d1 a1tua11one, è c,,mposta da un nume10 elevato d1 art1coll e qumd1 non è pensabile d1 com,1de1are l'atto come un unico documento, prat1c,1mcntc non gcst1bile e d1 d1fficllc con~ultaz1one. - pur e~sendo un numero hm1ta10 d1 a111, per le loro d1mcn~1oni è cqu1parab1lc ad un complel>so dt circa 800 legg:1d1 lunghezza media (eventualmente mc1ementatc per tener cunto delle \'O.ne mod1f1chc), - ..ont1cnc un quantità quasi mes1'1lenleù1 nferimenu esterni, ma un numero considerevole d1 quelli mtcrm. e pertanto nch1ede un trattamento pamcolarc Tenendo conto che esistono d1vcrs1 archivi che 11prntano 11testo aggiornato alle dncr&e date d1 vigenza e già ~udtl1v1so m arucoh, che la marcatura porterebbe vantaggi solo se vo DTD non è stato anrnra completamente effettuata .1 hvello d1 maggior dcuagho, che 111el11t1 me~,o a punto, che 11 modello delle operazmm prev13te per tutte le altre classi non è pienamente appilcab1le a questo caso, s1 nliene che questo nucleo, pur nveMendo la massima pnoruà, 11ch1cda ancora un ulteuorc approfondimento Nel frattempo per meglio valutare 1 nsultatl ottcmb1h s1 potrebbe spenmentare I'acqu1~1zmnc dei rnatenah da uno d1 quegli Enll che hat1no d1ch1aruto la loro d1sponib1l1tùa formrh al progetto NIR
6.3
ATTI l"i~ERITl '.\ELLA RACCOLTA Ut-HCI,11.F. (19-18-2001)
I cintid1 ,1ntcs1 della classe rn oggello sono m1a1c '17 672 :nu 334.747 :1rt1coh vigenti 251 673 arllcoh 19 613 at11 1apporto v1gent1/totnle· 70.8 'Yt
(tonte ardm·1 c.,~~a.ll011C) (fonte· Leggi d'/ra/,a)
Data la rdcvan,a che nve~te questo nucleo d1 norme, 11rec.upera de\e ga1an11re11il vello più elevato d1 complete;rn e qualità La soluzmne prefenblle risulta 1! recupero della ,auolra
wmplt!T(1
nella forma del
1e11U
\tonto, piuttosto che quello dei soh n!tl v1gcnt1nella loro forma atluille. m con~•derU1.1011e del I allo che LIrapporto tra u111emessi ed atti ancrna v1gcnu è ~umato ad oggi nell'ordme del 70'H e che le s1tua..:10111 pendenti ncluederebbcro comunque l'ncqms111one d1 un pc11odo a ntroso. con l'meertezza denunc1a1a sulla data hm!le Le fonti idonee al tipo dt recupero propos10 sono arcluv, U:.XS ( 1971-200/) e LEXl'RE ( /948-1970) eh I/a Corti! S11pre111c1 dt Ca; rn~1011e
Li fonte s1 puè) ritenere, secondo una valutazione comple&s1va d1 tipo quahtau"o, autorevole e completa rispetto al periodo m oggetto, formata da documenti d1 quahtà mediamente buona e arncehn1 da un.1 sene com,1dcrcvole d1 mforma210111t1gg111nt1,e(ad eccczmne d1 Lcxpre per quanto ngua1da I nfenmcnll). A • d1anno ow1amentc quantif1cat1 1 relativi parametri numenc1 pet 1dcnuf1carc gh mtenenu d1 "upulnum" necess:m per ndcguarh allo standard defm110 Rac.wlw l/ljìciale In quanto fonte umciale è senz'altro 01t1m,.1dal punto di \l~la della copcrtuta temporale. della completezza e autorc\olc11J dei dJU, anche se non è arr1cchlla da ne~suna corrcl,11.wne !IJ gli au1 (ad C~Le;1011cdegli ,mm più ,eccnllJ Tenendo conto della
46
P.C. G111dotll et al. / &mpero dellanom1ativapregre.ua mfòrmatoXML
49
d1ffe1cm:a dei formuu che ~l sono succeduti nel tempo, il recupero da questa fonte ncluede la battitura d1 circa 190 000 pagme di formato A4. Le altre fonti poten1,iah presentano infat11 le seguenti contro1nd1caz10ni.
U1. banca dari Gumel dell'JPZS· pur rappre~entando, secondo t nostn criten, la forma ott 1mak, ha un o.copertura li m1tata ali' ullunO decenmo; la Ga:::.ertaUjfida/e m formato cartaceo· è compktamentc equiparabile alla R U per tutti 1 parametn d1 quahtallvi e quanlltauvi, ma ncbtede la selezione degli atti e delle pagine
-
all'mterno del fa~c1colo: leggi d'Italia e Lex: oltre ad es,;ere curati da editori pnvatl, contengono solo I testi vigenti Da un punto d1 111stapuramente quahtauvo la soluzione ideale sarebbe 1'acqu1s1zione dei documenu dal 1990 ad oggi dalla banca dati Gurrtele per il periodo precedente dagli archivi della Corte Suprema d1 Cassazione. I dati smtetici dell'analisi dei cc,sti, relativi a banche dati strutturate a livello di amcolo e a fonti carcacee ufficiali, sono rappresentati nelle seguenti tabelle: Recupero da banca dati strutturata n.
con rlf.
SW Conversmne struttura 111XML fno ad articolo
2
Correz,onedei dah
3
Marcatura a livello d1 comma Arch1v1sena rrlenment, marcatura ad an1colo Arch1v1senza riferimenti
4a
4b
154
144
144
1 009
.. COii'ima
S811%af •
154
con r.
144
1 009
_L
240
1 498
conlrollomarcaturaad
6b
articolo Archivi con nfenmentl marcatura a comma lnser1mento nfenmenli
154
288
1 009 l 498
288
1 138
922
-
266 288 168
lr>aS$1VI
tabili nparllZIOll8sw / manodopera %
senza r.
144
1 009
288 _
154
marcaluraa comma ArchMcon nlerimenll
sa
6
-
articolo
operazione
1
a livello di articolo
144
10%
1.421 1 285 90%
397
168
2481
578 397
168
397
4.19!i 3 307 79%
3.835
552
1 929
B88
2 747
888
22%
78%
24%
76%
21%
Alcune osservaz1omsintetiche: l'operazione richiede un costo sumabile intorno ai 4.2 nuhardi nel caso più impegnaLJvo: marcatura a hvello di comma e interventi consistenti di correzione dei dati e dei nfenmem1; - la marcatura a livello di comma incide per circa un teno del costo globale, nel caso dt consei vaz1one della marcatura a livello d1 art1colo e d1 banca dati d1 ottima qualità (senza necessità d1 correzmne dau e nferimenl!) 11costo si riduce a poche centrna1a di nnltom, o ancora meno se la convers1ooein XML già esiste ed è compatibile;
47
50
Pm_getto .\JR. Fasel / Studiorhfathb1l1tà
-
l'incidenza del ,o!t\'.mc è superiore nel ca,o d1 m,1rcatu1a del tc,to e dei rrfenment1 a livello ù1 comma (circa 25'-'r·),ov,cm m asscnn d111fcnmenl1 In queMo nucleo p11nc1pale ,ono stati msc1111tun, 1 co,l1 del soft\\arc. che vcnà utilinato ,md1c per le cl,1,s1 ,ucces,1~c
Applicando la tabella precedente agh arcluvi Lexpre e Lexs della Corte Suprema d1 Ca~~anone st ottiene circa - 510 nullom per la marcatura, e per il periodo 1948-70 anche per l'mchv1duaz1one, dei riferimenti atllv1 e passivi, espre,s1 via URN, a hvello d1 art1colo: 2 030 m1honi pct la marcatura d1 testo e nferimenu a livello d1 comma, l 010 m1hom per l'eventuale corre2.10nc dei da11, a cui va sommato 1l software necessano Tal! somme tengono conto che gli arch1v1 presentano delle d1scontmu1tà m merno al\'md1ca2.1one dell'autorità enuttente (presente solo dal 1992) e dei nfenmenu (,alo dal 1971).
Recupero da fonte cartacea (Raccolta Ufjìciale)
n.
operazione
artlr:olo tot. %
IIW
1
,2a
marcalura a lrvello d1 artrcolo
-
·2:b_'.~r~a.!!f~ 3a
a livello d1 comma ,marcatura dei rifar,menu ad art,cclo
3b
marcatura de1 rifermen1,al comma
4
,nsenmento r~enmenl, passov1
I
totall npartiz1one sw / manodopera
I
5 700 65.2
recupera del testo in tonnata d1g1ta1e
·%
240
' - 922,
240:
-
168
3$7
648
7.870 7022 92%
8%1
, 5W
74%
comma
tot. 5 700
8%
'li,
65%
-
288
1498
288
1 138
168
397
5% 100%
744
8.732 7988 91%
17%
12%
5% 100%
9%
13%
Alcune os~ervaz1oni smtellchc: l 'opcraz1011encluedc ow1amente -
6A
un costo decisamente 5upenorc, st1mabrle tra 1 7 6 e gli 8.7 m1hard1 a seconda del livello d1 marcatura, la battitura incide per valori vanab11i dal 65% al 75%: la marcatura del testo osc1lla fra 11gr,1 (solo all'arucolo) e 11 17% (al comma) del costo totale; 1I5oftware è stimabile intorno al 9% del totale, comunque sarù utilizzato per le altre classi ATII INSERITI ~'ELLAR.4.CCOLT.4. UFFICIALE
(1860-1947)
I dat I d1 smtes1 della cl asse m oggetto 5ono totale vigenti 1apprn Lo
32 791 atti 4 449
,l!t1
391 949 artico!i 73 605 ,in ,col!
(fonte archi\ i Ca,saz,onc)
(lonte legg1d'ltalia)
\lgcnt1/totule. 13,6',i
48
P.C. Gmdol!tet lii. / Rwtpa1vdella1J01mahYa prt:.P,mu.1 m_formatoX}4.L
51
Gli atti appartenenti a questa categoria, pur essendo mdubbmmente d1 grande rihevo, p1esentano le seguenti carattensuche· soltanto 11 13% risulta ancora vigente fo1malmente (di cui una parte probabilmente desueta), - app:lrtengono ad un pcnodo remoto e qu111d1le problematiche connesse alle s1tuaz1om pendenti dovrebbero essere pressoché inesistenu Pertanto l '1mp1ego dt nsot se (tcrapo e coSli) nel 1ecupcro della globalità degh atu, vigenti e non vigenti, appare spropmz10nmo aireffett1va utilità.
La solu1tone prefenb1lc sembra essere 1I rernpero
/1mr1ato ag/J atri wgcllf1 n<'I tnto pur nella consapevolezza chE questa scelta cost1tu1~ce una disomogeneità nspetto alla forma di recupero proposta per la ste~s'1 classe nel periodo repubblicano. Ovviamente questo comporta ti problema òel1'1nd1viduaz10nc dell 'ms1eme dcgh atu v1gen11in assenza d1 uno strumento ufficiale che II enuclei Data l'importanza e la dehcate.lza dell'operazione dt md1v1duazione degli atti v1gen11, occorre valutare con attenzione d metodo con cui viene effettuata. Scartata l'ipotesi di affid11re11lavoro ad una COITiffilss1onc d1 espe1li cosUtmta ad hoc per il progetto (tempi lunghi, costi clev:lll e, comunque, senn carattere d1 ufficialità), l'umca strada percorribile sembra quella d1 effettuare un confronto fra d1ver~i cataloghi autorevoli (Leggi d'Italia, areh1v1 della Corte d1 Cassaz10ne, LeA, ecc.), uuhnando tu1ti gh sii umenll mformatic1 d1sponih1li (ad esempio le rdaziom d1 abrogazmnc esistenti ncgh archivi) per produrre un insieme 11più completo e alf1dabile possibile Comunque 11 nucleo individuato può essere all'occorrenza corretto e/o integrato con segnahmoni da parte di esperti \torico,
li recupero d1 questo nucleo d1 norme richiede il prelievo cd 1I confronto dei dati provemcn\1 da diverse fonti: - Leggi d'ltaha e Lex vigente da queste raccolte 51 può estrarre un primo elenco, da confrontare e mtegrare, di esuem1 ct1leggi v1gem1, - A rd111 ro lCXPRE della Cori e d1 Ca I rn:irme· contiene I testi stonc1 dal 1904 al 1947 deHa normat1~a da recuperare e necessita d1 un venf1ca relativamente m testi dcgh atti fra 11 1904 e 1I 1931 (periodo nel qualt la G U non pubblicava sistemallcamente 1 testi 1megrah degli atti), non contiene I rifenmmt11 no1ma1J~1; ln. testi ~torici dal I 861: - La Raccolto Uffìuale: fornisce I te~u stonc1 òegl1 atti emanati nell' mlcro penodo e comunque costitursce l'umca tonte per il recupero di quelli degli anm che vanno dal 1860 al 1903
49
Pro,gctto .'\'JR- Fme :l / Studto dtji1t11bd1td
52
Recupero da Banca dati strutturata a Ih,ello di articolo n.
operazione
lnd1viduaz1011e ath ~g~e_nt_I _______ ,--_1_~~ 1 Conversllll'le struttura m XML1s10ad articolo 5 259 Correzione dei dati Marcatura a livello d1comma Arctuv, senza nfenment, marcatura ad artocolo -----·---+----+----+ ArchlVIsenza nferiment, marcatura a comma Arch1v1con nfer1ment1marcatura ad art,colo 48
1 2
3
5a 5b ~,.
5 259
___ 1_24-+-_1~ 5 5 259 259 311 311
-------+---,_________
------
4
125
---+---
155
ArchIv1con nfenment1 marcatura a comm_a_----
~"7
-
articolo comma can rlf. •naa r. can rlf. senza r.
47 901
Alcune osscrv,1z10ni smtetichc l'operazione richiede un costo s11mabilc intorno ai 8-900 rruhom nel cnso più 1mpcgnnuvo marcatura a livello d1comma e mtervenu conslS[enll di correzwne dei dati e dei nfei 1menti; la marcatura a h vello d1 comma mcide al solito per circa un tcuo del costo globale; nel caso dt conservazione della marcatura a livello d1 articolo e d1 banca dall di otl!ma quahtà (senza nece<.sltà d1 correzione dau e rifcrimen11) il costo s1 nduce a poco più d1 un LClll1 ndm tli 11111lum, c..iu.i\lesl l usi ~ameme 1111p1egaLo per la verit1ea del corpus: 11~oftware non è ~tato considerato, pmché è nulllizTablle quello reahz.i:ato per altn periodi dalle stes~e banche o per le ste,;se funz1om: a questi costi va aggiunto quello dell'eventuale recupero dalla R.U. dei testt degh alti ancora vigenti ed emessi nel periodo 1860-1931 Appheando la tabella precedente agh atll v1gent1pre;entt nell'archivio Lexpre s1ottiene: 300 IIllhom per la debmzmne del corpus e per la marcatura e l'mdividua11one dei nfcnmen!l ali' arttcolo. 640 milioni per la marcatura del testo e dei nfenmenti al comma, 260 mihom per le eventuali corrcz1om dei tesi!.
Recupero da ronte cartacea (Ralcolta Ufficiale) n. 1 2
3a 3b 4a 4b
--
5
oper•lone 1nd,v1duaz1one ~ttI vIgentI da Leggi cl'ltalra recupera del testo 1nformato d1g1tale marcatura ., livello doartlCOlo marcatura a livello di comma marcatura dei roter1mentI ed articolo marcatura dei nferomentIal comma n1ser1mentonlenment1passivo
totali
• rllcolo tot 124 1 200 107
125
eamma
tot
% 8% 75%
%
124 1200
65%
311
17%
7%
8%
155 47 1.803
7%
3%
100%
47
1.8,17
·-
8% 3':,,o
100'k
so
P.C Gmdoltzet al. / Rcc11pe1v della1101711ahva pregres.1a ùr formatoX\1L
53
S1può os~ervare che l'ope1a.1mncha ovv1arntntc un costo decisamente supenore, la stima globale s1 aggira mtorno l 8 nul1.1rd1,di cui I 2 m1hard1per la battitura. Per 11software viene ut1hznto quello ~v1[uppaloper la normauva rcpubbheana
a,
6.5
NOR.\IATIVA DJ•èLLEREGIOSI E DELLE l'ROVINCEAUTONOME
li nucleo considerato nello St11d1ucomprende gli Statuii reg1onah, le leggi delle regioni e delle province autonome ed I reg.Jlamcn11reg1onah e provmcmli. Tratteremo ogni singolo g1uppo m un paragrafo autonomo 6.5.l Gli Statuti regionali. Com'è noto, la Cost1tuL10ne(.1rt I 16) prevede che gh atti smtutar1delle regioni a statuto speciale siano adottai! con leggi coslituz1onah1\ mentre per le reg1onia statuto ordinario l'art 123 prevede che glr statuti sumo deliberali dal Cons1ghoregionale e approvati con legge della Repubblica, vale a dire con legge rndinaria1\ Di conseguenza questi atti sono gdl compresi nella normauva nauonale. sarà tomunque n<"ccssariorenderla "v1s1bile" anche nel corpus della normativa regionale e prmforn1le, attraverso idonee met.i.mform.aziom che ne consentano il doppio accesso Data la cons1s1em:aestremamente contenuta, 1 costi relauv1 non sono stah presi un considerazione 6.5.2
1,e leggi delle regioni e d(·lleprovince autonome.
I dati s1gmf1ca11vi d1 questo gruppo di aui normat1v1sono, smteucamente, 1 seguenti:
totale.
35912atti
348
B13 articoli
(fonte· arch1v1Camera dei Deputali).
,1
Pei questa categoria d1 nonne propone· 11recupero della raccolta comptera. dalla loro cosutuzrone ad oggi 11elfaJnm"' d1 ttt1w çtmico, p01ché 11recupero del testo ,muulmente vigente. alle problematiche già espresse (fo;sar.mne della data hmlte per le suuazmm pendenti), aggiunge la d1fficoltà d1 sl!mare compless1vamentegh atti ancora m vigore Infatti solo alcune regioni forniscono 1I testo alla vigenza attu:ile, nelle fonti genernh curate da 1stituz1on1pubbhche è reperibile solo 11testo stanco e le fon11prrvate sernbra110avere un Indio d1prec1s1onenon sufficiente. Come g1ì1sottohncato m prAlio Adige
51
5-t
t\,cl111w IA•!,1;;1 ffr1wm{lf1 c!e/1(1C(/1111'/adei D,•p11WII"Ardmw
U~XR delln coue d1
C,111a:1mu•
-
E,,1 co,11tu1~co110 lont1 ,1utrncvolLe comcngono cntlambi 1Itc~to ~!OIILO dcl\,1 leg1'>i:11mnc icg:mnalc e delle prnvmcc ,1Utonmm:dalla Imo CO\ll!UZJOneSono entr.imh1 \t1uttu1ali a ln·cllo ù1 arucolo e gcsu~cono rn m:1mc1a accu1c11:1 1 nfcnmcnt1 alll\L e p.i,sL~L La \Cl',Ionc CU!lttada.li.i.Camc1.i.dc1 DcputalL p1e,cn1,11!vant:l.!!!!H1 d, r~~cre cl1,pomb1le g1ì1 m lm mmo n,,uus~olo/mmmcolo In cn1rnmb1 1 c.11~1 .111d1.111no calLolau 1 \alou dei p:11,1mclri numc11c1per 1dent1f1ca1e1d1 1ntcr1Tnll
E,,,,
dc, tc,11
Le alllc lonlr polcnL1.1l1 presentano le ,cgucnu contru1ml1L.1zw111
-
fu bwirn tlClll 611m,·I ddf"JPL.\ hJ unJ rnpcnurn ,ulo d,11 19&7. I,· l..t''!81 1eguum/1 ,le//{, D,· A-io,11111e CUHIIJ
,olo I tcsu
, 1gc1111 e ,cmhr a meno curn1.1ckll,1 ,111,llog,1 rnccoltJ della m11111,1111.1 n,u1on:1lc
H.ccu1>eroda banca dati strutturata
n.
I
I
aperuione
j
~ jfo"rr~on~e,~dat&_-_ ~
-=-~ =,.=_=
~-~rcatura ___E_!ivello d, comma senza nterImen1I marcalura ad 4 JArch1v1
controllo marcat11ra
I
-15~-
-154
94~ -~~~
,
I
-- -I 4ab--1r,~w,;~serizanlenmeniimarcaluraa
]_
---
I I
5~~rchrv•=~r!fe'n"m_!nl1.!!1,a~~ura_!'C~ma_ I_~ S 11nserimento menment, pa5S1v1 7
ltoti,n
li, elio di articolo
artu:olo comma rif. I senza r, con rii. senza r,
f con
I 1 ,Conversione struttura ,n XML tino ad art,coiof
lcomma ~liiviconr1ierimenir ,ad art,colo
II
154
945
1 270
I
1 270,
874
I -·-
342
154
_945
-
- -
-
1 090
I ,- -
T
I 1.4411 i(contegg,ato solo sw per conversione bancadat1l
- -370 289
2.2a1
--
--
--289
-
-- 289
3:~
_3.141
P.C.Gmdo!/1e/ al. I Reiuperodelù1nomu1/t1a pregn:.l.lfJ 111jon11alo X.'1L
55
1
In sintesi ;1 può o,~crvare la conversmne da banl-a dati ~ ~umab1le rntorno o 3,7 rn1limd1 nelle rnndiz1oni p1L1 1mpegname rnarcmura a livello di comma e mtcrvcnu con,1stenti d1 co1rez1one dc1 d.iti e dei nfcnmcnu: la cooc.i:1onc de1 dati mc1de m maniera rilevante occorre valutare la sua effettiva
-
cs1gen,.a, nel c~so d1 conscrvanonc della marcatura a li~cllo d1 arucolo e d1 banca dati th ottima qualità (senn nec.cssitàd1 corre1.1one dal! e nfcnmcntJ) il co~to si riduce a poche ccnllna,a d1m1hom.o ancorameno se la e onveVi1onem XML già esiste cd è compat1b1lc: l 'mc1denn1 del software è ~l.lta con,1Jcra1a ~olo per la c.onvcrsm11c,m quanto s1 presuppone d1 util1narc per le alti-e funz1nn1 quello già sviluppatoper gh alti naz10nah.
Nel ca,o della bancadau LeggiRcg1onahdella Cmne1a 1 cos11,arebbcro· 350 m1liom per la ma1c:Hura e la verifica dei nfenmcnti a\l'arucolo, espressi via URN, l 9-l0 m11Jomper la marcatura del testo e dei riferimenti al comma; 9-10m1homper le evemuah coriezmm dei te~t1
Recupero da fonte cartacea (e.1 Bo/Jt,tl/!11 Ujjicu,/r)
"·I
I
1 ~upero
2a
I
operazione
2b 3a
marcatura a livello dI art,eolo ----marcatura a IIVello dI comma marcatura dei nlerimentI ad articolo
30
lm.a.-cau.1ra dai l.teumenuai cumna
~
~nmenlO
~.;u-·----
!
del ~eslo 111iarrna10 d,g,lale
nfenmentI passIvI ---
------
---
articolo tot.
I
comma
tot.
%
. ~J____B2_"._!, 430 s~. -----I 1 I 874 1 10% 1
-ì--2sr-7 8.942;
I
%
7 350
- -1~~13% ~~---1 000
-3"/o 100%
74%
111¾
2891---3%
9~9981-100%
l(solo nianodopeca ut,hz~o sw sviluppalo per at1IIn RUJ
Il t0s10 totJlc dell'ope1a1mnc è ,timdb1lc tra 1 9 e 1 10 mrliardi a seconda del li\ello d1 ma1calu1a e l::i battitura mc1dc per 1'80'if li sofmare non è çtato co111egg1ato ,1 p1cvcdc di na,.1onali uttl1zz,1re quello g1t1~\Iluppato per le no1111e
6.5.3
I regolamenti regionali e provinciali
I dau \1gmhc.1.ti\1d1questogi-Jppod1alll ~ono, s1ntet1c,1mentc, 1 scguenll lotalc
2 000 al[!
\lgent1
1 :100atti
30 0(10arllCOII
(,alon sumau du1 ~111 Web e dai que~tmn,u1) (\ a\011 ~llmau dai ~•li Web e dai questionari)
Pc1 questo ,ottom~1cmc della noi matn a rcg1011alc valgono in so;.tanza le stes~c con~1deiaL10111 ~iolle per le leggi. quindi anche per omogeneit:ì, la soluzione p1cfcr1b1leè 1I reuIpi:rt1 l omp/l!W dl'i tc1to \/Orno dei regol.1mcnu dalle 011g1m.
53
56
In lmca gcncrnlc 11recupero dei rcgolamcnll è ptù d1tf1colloso n,;;petto t\ quello delle leggi, poiché l:i maggio1 parte degli cnu non l1a I010 ded1c.ito la stessa cura cd a1tcnzmnc mfat11, ~alvo raie cccel'lom. sono mcs,~tenll o dl\ponibih m modo mcumplcto, uuchc nei s1t1 c.he forniscono banche dut1 d1 leggi rcg1unuh Inoltre la Messa ~nua,:1one s1 11scont1.1negli nieh1v1generali, come quelli della Colte d1Cas,;;a,mne e della Camern dc• Dcpulall
-
-
Pe1tanto, le fonI! idonee al recupero degh atti sono: Rolfer11111 Uflit.mh rcgmnah sono l'umt-a fonte uf11cu:ilecompleta. nch1cllon.i lutla\11aun 1mpcgnat1volavoro ,1a per la sele;:10neche per la battllura dei tc,11, Ga~:(•tta U[fiua/1• 11po11anella serie ~pec1ak "Regmm" la stessa documcnlaz1onc, e pre,;cncale ,;tesseproblematiche.
Recupero da fonte cartacea (e, Bollet/1111Uf/iualt) oper!Etlone
n.
stiCOlo
tot. 1 I-2a
recupero del testo ,n formalo d1g1!ale ---
mafcalu,a II l,vello d, articola
--i--
---
----
---
2b- marcatu,a a IIVeDoc:1,comma ~i;;;;,rcalura d;;- nferimenl1 ad articolo-
3b
m11rcalufa de, nfenment, al camma
4
inserimento nfer,ment1 pass1v1
totali
-
I
comma
-~1 ---
¾
%
toL
74
~ --
62
11%
4201 _____!!~ 26 5%
-----
-·--'-·sol
10%
-13~.
4%
20
3%
100%
577
Hl0%
20,
5171
----
(solo manodopera ut,bzzo sw sviluppato per at!, ,n RIJ)
-
S1 può osscrvu1e smtellcamcnte che 11~oftwarc non è ,tato conteggnito ~1prevede di utilizzare quello g1ÌIsviluppato pe1 le norme nazmnal1, degli atll, è ;,t1mab1letra 1 520 e 1 11wsto totale dell'opcraz1one, data la mmme quam1111 560 m1ilo111a seconda del livello d1 marcatura: incide ancora 111 modo ma~;,1ccmsul totale mtorno all'SO'R: la ha1111ura la marcatura del leMo e dei nfcnmentt O'>c1llafm ,1 19'/r,(solo all'urucolo) e 1127% (al comma) del cMlO totale Cons1de1ando che la battitura del testo mc1c.lem mamera preponderante ,ul costo globale,
è da ptcndcre m cons1
6.6
ATTI 1'0R\i.\ll\'l PUBBLICATI :!\BLI.A Gil.ZZl:TTA UFT-1CIAI.E, '.\U :-IO:",T'\SERI Il "',"ELLA RACCOLTA. un,1C/A.U (1948-2001)
I daLId1 ~mtcs, della classe m oggetto sono
no1ma11v1 18867att1 157816mt1coh totale cla~~1f1cat1 154 646 au1 totale pubbhcau m G Il. 12% rappo1to noi m.it1v1/totalc
(lonle archmCa%az.1011e) (fonte: ai ch1v1Cns,az1onc)
5-l
P.C G111do!ll et al
I Rewperodella11vrmatll)a pregrn,a ù1Jo1111alo X'v.IL
57
Per queMa classe di norme, le leggr d?taha non permellono di ncavrue quale percentuale d1 questi provvedimenti è anc.orn vigente, l'umco dato deducibile è 11rapporto "atti emess1/att1
vigcnu" (pan a cìrca 1l l 7%) rispetto alla totnlnà degh atti (normauvi e non) pubbhcau nella G.U., ma non si può asse1ire che la stessa percentuale di v1genrn sia valida anche per i soh atti cJ35s1f1cah normat1v1. In cons1de1azione del fatto che co~ll e tempi d1 recupero sono fo1temente ridotti m seguito della s~lezionc del s<1ltoms1emenorrnall\lo nspetlo al totale degli alti non numerati e dei problcm1 legau all'indiv1duat1one della vigenza, appare preferibile ti recupero della raccolla completa dei soli atti normat1v1, mdipendentemcntc dalla vigenza attuale È presum1t11leche il tipo d1 normativa m esame (dm, om, dpcm, delibere, circolari, ecc) abhia un hasso rapporto fra ,lltl v1gent1/::itt1 emessi. comunque, nonostante questo, 1n cons1dciunone della rilevanza d1 que!.Uath, del periodo di nfcnmcnto, dei problemi connessi alla vigenza e l'omogene1là con la clas~e prccedenle, 1] testo stanco sembra la fonna d1 recupero da preferire, L'unica fonte che adotta gli stessi criteri md1v1duatiper Il recupero di que~u clas!tCd1 atti è costrrmw dagh: are/un LEXS ( 1971-2001) e U:XPRE( J948-1970)delfa Corre S11premad, Cm·ra::ume. La fonte s1 può ritenere, secondo una valutazione compless1~a di LJpo qualitativo,
autOIC\Olee completa nspeno al penodo e ai materiali in oggetto, roimata da documentt di qualJtà mcdi:unen!c buona e arncch1t1 da una sene cons1derevole d1 mfonnaz1oni agg11muvc(ad ecce71one d1 Lexprc per quanto riguarda 1 ulernncnu) In pa1ucolarc è già ~tata operata la cla~~1f1caz1onc che 1dent1f1cngh atti a carattere normmivo. Andranno O\ v1amcnte quantìficatl i relativi pa1amctri numcnc1 per 1dem1f1carcgh mtervenu di venfica e di adeguamento della c\ass1fic<1z1oneno1mauva/non normaL,va, nonché d1 "ripulitura" dei
-
ottimale, tuttavia non cftertua In distinzione fra alll normativi e non e ha unn copertura hm1tata a\l'ulumo dccenmo. la Ga;::etta Ufjkwle 1nformMo canau:o è m,viamente la fonte pnne1p:1lcd1 riferimento ma richiede che venga effcttunw la selezione degli atu perllnenlJ (e delle 1elal!vc pagine)
ali' interno dì c1a<;<;un fasc1colo. -
(' Le., , 1g1111teoltre ad c;scre curali da eù1ton pn\aU, non operano alcuna scleI1one d1tipo normauvo s1.ilmntenale e contengono solo I tcsu v1gcnt1.
[.,l'ggi d'fta/w
I dan srnter1c1dell'an • hs1 der costì rcl.iuv1 al rccupc1o di documenti da hanche dati s1rut1u1.itea hvello di arucolo e da fonu cartacce utf1c1al! ~ono r• pprescmriti nelle seguenti tabelle.
55
Pmgetto."'\'JR- Fme :! / !i /Jrdw dzfattdnlztlÌ
Rcrnpcro da banca dati strutturata a lhello di articolo
I
operazione
artIccilo
I
!
rr1. ~~~a
con
J__ \lndiv1duaz,o~
a~_n~rmatIvI ____ ·-Coneers1one struttura In XML fino ao articolo Correzione de, dal!
2
3--
I
Marcatura a hve!!odi comma
Sa
!Arch1v1senza rilenmen1, marcatura ad art,coro
5b
Arch11t1ser>zarifenmenh ma1ca1uraa comma
6a
[Arch1v1con ri1erimen1I marcatura ad articolo
6b
ArchlVIcon riferimenti marcatura a comma
>--------------
~---,lnsenmen1o
~au
10 616 --
I
4
f--
_228--~~
10 616;--
...;_------------c-4-----".,----1--------------<
<---'-.....:'-----'-'-
-
_ES _
__
comma con rll. , senza r.
-
-
--
(solo manodopera
---,
i
r1fenment1pas;;,-
586 580
1B1,
-
_______________
586
--------+------~
'
-
10
616---616
466
I
--------
---•_?28 10
--
i
J
1.004]
-1--
_____. --
~-
200
_1__5_g __ 1521
1.~~
\52
_0~
2.171
ut,l1zzo sw sviluppato pe, a11I,n RU)
In smtcs1 ~1può os,cn are 11c,osw e s11m.ih1lc mtrnno .1 2 2 milmr
c~p1c,,111,LUR'\', .i
articolo.
ll\cl10J1
I !CJO1111!wn1 pc1 Li m.11cat111:i t,]cl 1c,to e tki 11fc11mcm1c1Ieornn1.1. 610 m1hon1pc1 le cH·11111.11t cone110111dc1 tc~l\
da fonte cartacea U//h,alel
(Cìo;:.:etta
artlcolo
open1x,one
n.
1nd1wluaz1one atti normalIv,
~____ir_ecupero del 1esto ,n fo1mato d1gIra1e 3a lmarca1uraa !1vello dr articolo Jb --,marcaturaa hvello d1comma- 4a marcatura de, (lferrmerr!I ad art,colo 4b -lmar~atuia"de;-;;ierin\-;nll alc~1na
~
±j
% 228'
r,fer1ment1 passivi
202
h
461
-
22S
4°0
----r~
_
72•.,,
586_
11•••
5751----
1P,
9°0
l - -
152 1
~-94~
{solo manodopera
4%
-j
-
\
-
S~o
~o'-- 1 __ 7_9_.,---',-. 3 soo
_F•~---=----= __ lrn;r,mento
comma
3•~ _1000,.
1521
3%
s.441L10M.
u1,1,2zosw svIfuppa10 per att, ,n RUJ
'i6
P.e Gmdotr,dal.
I Remp/Jrodd!c /r(Jnl/a!ll'tl 1
pregJ'l]J"J(I mjòrmtilo
X.ì1L
59
S1 o~~c111Jche l'md1v1duaz1one degli alu norrnat1v1 è ba~ata ,ul conf1onto d1 cataloghi g,à cs1stcnt1 e non è stata alt1csì valutala l'md1vn:lua1mne delle pagme ~pcc1fiche da digitare all'mtcino del singolo fasc,colo e d1 p,ù rubriche 11costo è sL1mab1letrn 1 5 e 1 5 5 nulmrch, a ~cconda del livello di mare.i.tura.
6.7
A11J NOR'.\IATIVJ Pl"BBI.JCATI NELLA GAZZETTA UFFICULE, RACCOLTA UFFICIALE (1860-1947)
MA NON INSER!fl ~ELl,A
Dati d1 smtes1 1ot;de pubbhcalt 34.800 atti 622 ;Jtll lmale normativi 1 apporto normmi, 1/pubbhc:1tr
n.d. 6 730 arucoh l.8'ìl
(fonte: arch1v1Cussa11one) (fonte· archivi Cassanone}
In analogia con I'cqu1valentc nucleo di alt, emes~• nel periodo repubblicano, vanno selez10na11 solo , provvcd1menu ., carattere normati v1. inoltre, per omogene1rl1 con gh atti 111scnti nella R li. dello stesso pcnodo, dovi ebbero essc1e recuperati i soh alti a11cora 1•1gent1 ,rei lom re~to,ronca Occorre penanto ve111tcun:In vigenza ud oggi dei 622 atti confrontando i duh proveniente da diverse raccolte dt tesu v,genll. e recuperare gli atll risultanti nel testo storico Rimane mfme il problema, veramente minimo, di recuperare I testi eventualmente non pubblicati m G U ante 1904 (d..tgh ard11v1 del CED della Corte d1 Cassa,done nsuhano 12 dm). ll recupero di questo nucle,i d1 noi me richiede 11 prelievo ed il contronto dei dati p1ovcment1 da diverse fonti 11nh11w Lt.XPRI::. della Co,re dr C"a1,a:1011, conwmc 1 tcst1 storie, d:>I 1904 al 1947
57
GO
/Jro_getto "\-JR - Fmc 2 / S!urùodt /all1bt11ta
Recupero da banca dati strutturata a livello di articolo
"·I
operazione
artrcolo
it-
1
1
1lnd1v1duaz1one a1!r normat1v1
2_
\Conversione struttura 1n XML fino ad articolo
3 _ Correzione de1 dati _ ___ 1Marcatura a r1vello d1 comma 4
-----
-,
------------
--
--
__
---
---
J __
1Arch1v1senza nier1ment1 marcatura ad ar11colo
Sb ---
6a
Arch1v1 senza nfenm enti marcatura a comma ------- -- -- - ---IArchrv1 con rifenmentJ marcatura ad artrcolo
6b
ÌArchM con nferimentl marcatura a comma
__j
-~ali 1(salo manodopera
-
2
2
--
-,i
1
---I---
---
------
-------
2
2
2
2
--1--r--
-2
11
____
I
senza L
1!
I
1
----
_\ _
1nser:mento nfenmenti pass1v1
1
~--2, __
--------
l
Sa
7___
comma
con rlf. / senza r. con rlt.
1
1
41
7
J=
utilizzo sw sviluppalo per att, ,n RU)
iii
Recupero da fonte cartacea (Ga:a://a Ujfiuafr) operazione
n. 1
1nd1v1dua21oneatti normativi
2
recupero
3a
marcatura a l1ve(lo d1 art1coro
deJ lesto 1n tarmato
d1g1tale
3b Ftura 4a
a livello d1 comma ___ marcatura dei nrer1ment1 ad ar11colo
4b --
marcatura dei riferimenti al comma -, --
_____ ___
~ ~erimenl~~nmen_t"I totali
[salo manodopera
6.8
A.rn :-;OR:IL\TIVI
comma
artlcolo
I
tot
passw1
i--
,:
5%
I=
1I
_
2
-I ___
-·
6.5'\o
! -~\
_1_2~
·=:t-12~
11"A.1
l ~r -
-
~~
Hl
51::1((1
141
6%.
~-1-
%
1
70%
14
I
lo!
%
100%
1~1
21
?~u
100°,.
ul1lizzo sw sviluppato per att, rn RU)
Ili I-.'\ TI 1-.1S1[Tl z10:-.·1 xu:-.: Pl"BBLIC\TI
l'\ G-\ZZI-.TT \
Un ICI \LE
!I numero degli atl1 normat1v1 d1 cnll e 1stitu/1oni che non ,ono pubblicati 1t1 Ga~~eflr1 e \ 1gcnt1 ,11!,1dat<1 odierna non è elevato Molti d, essi possono cs~e1c recuperati nei siu Web degli cm, o delle ,1utornà e comunque acqu1~1t1 g,à in fo1mato elet11omco A questo scopo ;,a1ebbc quanto ma, utile ,tab,hrc una collabmazwnc con queste 1~L1tunorn, che pc1mct1a d1 rceupe1 a, e gli atti v1gcnt1 eh valenTa ,1cu1arnentc normat1\a in fo, malo d1g1talc La <;t1mad1 costo è ,tata e!tcuuata per una quantll:1 st.incl,ud cli 100 documenti
5S
P.C. Gmdoth et al. / Rempm:,dellanotmahvapre._gm'Ja ù1_jonna/o X/vJL
61
Recupero da t'ormal.i digitali non strutturati n.
I
• rtlcolo
I
operazione
I I
tot.
ccmma
t I
2
% 26% 21%
3
36%
3b
I 1marcaturaa llvello d• comma !marcatura dei nler~en11 ad arucolo 1marcaturadei nfer,m~nt1al comma I
4
nfenment1 passivi 1mser1mento
I
1
1 2a 2b 3a
!recupero del testo da 111mlo doc lmarcatura a livello d1ar1Icola
------·
2
tot. 2
% 19'7o
4l
37"/o
3
32%
1\
17% 8 itotart 100% I sw sviluppato per att, 111RU) I[solo manodopera u11l1zzo
11
12% 100%
Il costo, se paragonato alle cifre precedenti, è comunque contenuto.
6.9
UNA SOLt:zIO:-.'E COMPl,EScSlVA
S1 nporta, per una più facile lettura. il quadro nassunt1vo d1 un'1potcs1 globale dt recupero che prevede, m tultl casi ove pos;,1b1lc, la convers1one degh archivi della Cone Suprema di Ca~saz1onc (Le,ç:s e Lexprc) e della Camera dei Deputali (Leggi rcg1onah), con 1ifcnmenti quahf1cati cd espressi m 1crmmI d1 URN
__
banche dati
cartacea
stMturaz,one"
stmttwaZIOnea
.!!,C_t1pera _~
!
l
art.
Cosl1tuzIone cod1c1e d,sp atl I $+a Atti numerati ,n A U - dal Ul46 I S 26000 Atti numerati m A U - 1860-1947 4500 I V RegIonI - leggi 36 000 I s Regioni - regolam~tl I S 2000 ·->--· Atti non numerai, 111G U dal 1948 I s 19000 At!I non numerai, In G U - 1860-1947 I v I 100 Altri a11,non in G u 5 100 Soflware
totale costo / doc:umemo(lire) totale con correzione
I-
89 7D0
I I
Ii
I
costo I documentocon correziooe(/,re) s=
i
comma
n. atti (m1[1om~ 510
300 350 520
!m111orn)
10
10
1 040 7.440 82943 10.280 114 604
280941 5.360°. 59155
1 010 260 940
580 1 190 10
art.
{r111t1on1) (mIl100,)
2030 640 1 940
530 10 290 2.520
correzione
620 10
2.840 31661
----
7020 1 600
comma (m1lion1)
7990
é940-520 4 940 201 10 650 23.7001 264214 23.700 264214
1840 10000
580 5 440 20 10
~
,_ 740 26.620 296 76i 26.620
29676 ~-~
I
59
62
7
CONCLUSIONI
L'1mpo,tn11onc genc1ale dello ,tudm è onentata più a fo1mre Mrumenll d1 ,alu1az1one e d1 g1m.h110p1ullostoche a p1o~pett:ue ,oluzmn1spcc1f1chcIn par11colarcalcune I dlcssmni ,u1 eh valtll,l7ione delle lonl! d.1cui :1ttmgc1cla documcnt.1zmne e ..,mm;ultat1 oucnuu li.il c111c11 rccupc10. consentono t.h mrn.lulare m casi re.ili 11rnmpk~~o delle ope,anom ncce,,.:i11e Pur con'>Jpcvoh che IJ m1~urJ71onedei p.:i1umc1nquant1tat1v1e una oper.mone oncro,-.:i.quc"ta dovrchbe c,,c1 e comunque tlltn a1,1,l Imeno per 11conuollo della quahtl dei ri~uhau La sudd1\'mone del comple,~o delle opcra710111ncces~.me al 1ecupero in rante t,1" eh1borat1,c elementari c.:on,entenon ~ola d1 valutai e 11r.1ppor10co~11/bcnel11::1 d1 cia~cuna. ma anche d1 apphca,e Il modello ,1 C,hl che esulano clal p1e,entc ,tud10 La me1où(l!og1a 1mp1cg:1tapot1cbhc qumd1 cs,c1c u11h11at,1,con le c,·cntuah ncahb1,umc ~uggcrue dJlla 1ca!1nmi10ncCOIH.:iclnper ~allllci!C1I COSIOpCl l':idcgumnento ,lgh <;tand:m.ldel prt,gctlo NIR d1 Ulld quJIMaSIrac.collJ p1e'i'iOle d1,•cr~el'illlU7IOOI Comunque O<.co1rcricordare akum pu1111JonJ,1mcnt,1l1unorno a1 quali ruor,1nci le \ ,1lu11111om wmplc,,1\e e i.pec1!ichc del recupero d1 matc11ailno,maU\1 già esrs1cn11 u) l'adc'iwne .id uno ~•andmd condl\1~0 ap1c prm,pcl!nc 1nteres'>trnt1per lo ~\iluppo di e d"m1cr,c.1mbm 01 oocumcm,. cd è qum1.h.111lmca d1 massima. ~e,,1z11.l"mtc1opc1nb1h1:1 u11'011e1 atlCmcche apprn LJdei IJtonu a mc,ho lcrmmc. h) per ntm.rrc lun,mmah1:i d1 nc.c1ca d1 allo ltvello è nc~essan,1 un.1 s1ru1tur,1z1onedei doum1cn11 11nr1n.111,1 cli è g:cncr.ilmcntc \ulhc1cn1e con un gr.id(> d1 de11:ud10tmo dli" Jllll.lllll. e) hvclh dr m,1rL1lu1,1più fmc della s11uuu1a dcll'.iuo e dc1 rik11mcnu. menuc ,;nno ,1cu1amcnle ,m,p1c.i.h1l1per I nuo,1 documcnn sono gm,t1!1c,1b1hpc1 11 rcrnpcro d1 raccolte p1cg1e"'e solo ~e funnonah alla co~t1uL1oncd1 s1stcm1capac.1d1 fornire sllpprn11 1u111.1onal1 .111.1cmtru/10nc d1 vcii.10111aggmrn.11e, c1J\c.una um umi prnp11.1d,11:id1 ,.1Jnl11:1Questo 1mphc.J f1J l':iluo. l'mdl\1dL1aL1011e dcll,1 d.11,1(o mlcnallo d1 v1gc111a) llell'rnlcru•nru mnd1/irnt1,o d1e ,1gg11111ge. Jll,1 g1d dchUJta au,,11:1.d1 qu.1hficaJ'mnc. una ulte1mrc "mtcrprel:ll!one". pc1 la d) una rete di 11lcnmcn11cffic1en1c lt,1 gh atl1 è comunque un rcqLm1to e~scn1;1,1Jclcgg1b1htà, l'mlc1ptcl.1.110nce l,Lm1\1g.:iz1onefra gli atn La qu:1l1f1c:woncde, nfc11mcn11 è. m t:ile c.:0111e,10, un :i~pello 111d1~pcn,.1b1lc pc1 l,1cre,171onetlc1 nlcnmcnu 111,et~1e per l m1ua11oned1 I Lm11ut11 d1 ,cle11one e/o \ 1,u.!lu7a1.mne pJrucol:in (e~ datu un te,;10.IUlll gh a111che lo mod1fo:ano) Lo ~IJndard d1 nfernnrn\O per Il progetto è cc)sllrn1l(1dalla 1cc.111c,1 clclk UR:-...(:I\C1rnclc 1 11fe11mc1111 frJ gh alll md1pendcn11dall.1 loc.111oneh,1ca dcgh ~1css1e p1ospc11.i1.11c.d1ual'1uncd1 un 1pcrtc,ro glob.lle e d1,111hu110 fra p1ì1rn1. e) I' ,mlrnc,olena globale lici proclouo hnalc deve Lende1e c.omunque a cosllluuc un imporwnti:-punto ù111fct1mcnto d1 tallo. pc1 l:i.tk1u1mcnmzmnc Un ruolo 1mpo11,1111c è sr.no .1~,egnnto.11 soft"arc d1 ,uppmto Jlle operaL10md1 m.i1ca1ur,1 dcllJ ~IluuurJ e d1 11i.:ono<;c.1mcnto {e m pJlle d1 quali! 1c.11mneJdei nlc11mcnu. I' 1nve~t1me11tci 1elam ,i c. nel um1plc,~n. ahbn,tanln wn~1..1entc Olt,c a rapp1c~entarc una d1,crcta d1mmu11onc dei 1emp1 e, m ullunJ Jnah'-1. dei Clhll del 1en1pcio, rimane cumunqL1cunn 11~01,.1a d1,;po\1.r1oncdelle 1\L1\\11.mn1 mk1cnt1 Jl p1ogu1n e Lonscntc d1 accclei.lfc 1 1emp1d1 adeguamento agh ~Lanll.udNlR S1 p1(i,pelt.:i1111:tm 1111 pc1mdo 111cui 1 nuovi nmcli d1 redigere I tc~l! 1101111.lll\l dlJ\l.liinO tn11.11.1menlccon\l\CIC um quc.'!11,lllLmlmcntcIli u,o (h.J.,.lll ,UI
60
P.C. Gmdotlt el ,ti. /
Rct'Jt/)cro
del/~,r,omJtl(ll'tJ treQ/"l!,1,1/J, wJom;a/o_x:vJL
63
normah word p1occssor) e una delle font.mm più richieste è ~cnz'altro quella d1 frl\orire 1'1mportaz1oncdi quc~u oggetti.
Il rapporlo, peraltro ~contato, Ira I co~u de! 1ecupero effettuato da banche dati sl!utturate rispetto a raccolte cartacee consighano decisamente 111,corso alle pnme, anche se la loro acquiswonc fosse a titolo oneroso T c1Ietipo d1 fonte 1.onsente molue una trm,formanone dei c,1mp1della ~truttu1a m maniera qua,1 completamente automJllca nel comspondente elemento del DTD e questo comporta un notevole abbatumento dei co,tt d1 marcatura e di verifica. Un altro fonme detcrmmantc è la pre~enz.1 o meno nello banca dau d1 una ge~twne completa dei nfenmcnti ott1v1e p,,ss1v1.Sebbene questi nch1edano, comunque, un intervento per adeguarli allo ~tandard URN (più o meno mitom::itJCoa sccondJ d1 quello uuhaato mternnmcnte) consente tuttavia d1 rc-cupe1arc la p.irtc concettualmente più d1fficoltos,1 che consiste nella loro qual1f1cazionc Per tutte queste cons1deraz1om il recupero del materiale prcgre5so dal s!Slcma della Corte Suprern;i d1 Cassazione appare scn.i:'altro la soluzione più naturale per Ja qualità gener.ile degli archivi, per la completen:a della raccolta e per l'autorcvolc..i:za dell'isl!tunonc. Analoghe con51dcraL10ni valgono per l'archn10 della Camera dei Deputati sulle legg1 reg1onah. In particolare, in qucs10 mom~nto in cui la Colle ha in cor~o una conversione de1 propri aich1v1 in formalo Xl\1L, appare fondamcnrnle un alhncamcnto tcndennalmeme completo allo 5tandard DTD e alla tccmca d1 nfet1memo (URN) del progetto NIR Analizrnmlo infine 1 g1,1d1di dettaglio della marcatura dei testi e dei nferimenll, la soluz1one Imo al livello d1 a.111c0Joè rndubb1amente meno onerosa e gmant1~cc una buona f1mz1onali1àa1 fm1 della ricerca. Offre qu1nd111\ antagg1c1d1 1.igg1ungc1e a costi tontenuu e m m modo tempi più rap1d1 !'1mportantc obiettivo d1 meucrc a d1spos1L1oncdella c0Jle111v11à, gra1u110, un vnlido strumento dt , onsul1an(1nr A questo propo~llo menta rilevare che uno degli clcmenu qualif1can11della numa h.1se dou1mcntalc dovrebbe essere quello d1 un·omma correttezza del testo dei documenti, che permetta a que,ta inmauva d1 quahhcars1 Ln soluzrnne che prevede la marcaturn ftno a hvello d1 comma e oltre, con I.i prospettiva d1 realizzare tesu v1genu ad una qu.:ilsum data, ~ rndubhiamente più umbwosa e costo,a, m;i può reulmt'nte rnpprcsenlarc qualcosa d1 nuovo ed m1porlante per la collctthll:i. È 1ndubb10 inoltre che l' iniLrnllva aHcbbe risonanza e \ 1s1b1h1àanche nel panorama rnternuwnale Vale però la pena d1 ni..ordare che la realizza/lane ù1 questa 1mprcs,1,oltre a nch1edere nno ~forra cconomJco non md1fferente e tempi più lunghi, rnpprcsenta soltanto il pnmo passo ,ul quale mncstare poi un proce,so d1 mosnuz1onc cle1 tcsu agg1orna11 e vigenti; operaz10ne che richiederà ovviamente alti 1 invcsumcnt1 anche m funzione del loro costante mantenimc1110.
Non s1 può mfme ignorare la po~s1b1htf1d1 p1at1c:11enna ~oluz10nc graduale, cioè sudd1v1sa 1n due fasi pnnc1pal1. la prima nella quale s1 cm,trmsce la base documentale con marcatu1a degh atti hno al livello d1 ruucolo; la ~econda che preveda, per cl::iss1dr noi me, la marcatura più fmc con contc~tuak avvio della costrunone dei tcstJ vigcnr1. Que~ta opcr,1z1one comporta però costt superiori, 111quanto alcune opcra11om devono essere npctule con modalità d1ffc1cnt1(es ,u111fcnm~n1i).
61
PrrwttoJ\"/R- Fa.1c 2 I St11d10 c!1.fa!ll/n!ttà
6--1-
8
ALLEGATI
8.1
PROSPETTO GE:'.'iERAL.I!, DEGLl ATTI 1,SERITI l'
1860-2001)
I
eone di Cassazione
I I
L__
atti
~111uz,one d!lla Repub~~ __j __ decreto del Presidente del Cons,gho de1I del Pres~Eella Repubblica I decreto legge I ,decreto Legge luogotenenziale ldecrelo leg,slalN0 __J
11--
949
f
9-
delibera ji;;gg•--
--------
1,eggecos1,1uz1onate o!d,nanzam,n!ster,ale ______
, 1___
!regio decreto legge
_______
I TOTALE
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,
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25 24
3731 210
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_.
~ __,
_
y
'
303
2 436
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7
I
6 604 17 732 I 251 141
8 9~-
'reg,o decreto leg1slat,vo __ 1
L_
1
1431
1
15'_
111 1 471 1 21 11
81
12 --1-2-,
s 318---:.a6-6~
lreg,o decreto
,
-;r-----;;~--;;~1 'I 91 415 1
30587~58~
---
1 318
I
9 276,
l
158+-----
1\ 1241
21 I _ 3 648 77 276L__ 71 2 8821 20 4061 11 12 136 141 952,..., _1_3_7_4_0_1 __
__
36 042: a 325,
736 16BS~24363!
I
11
,
7_05~
testi v1gent1 1 media _ atti art1coh , artt /a~
,
I 156
~61 1 339 '
3 329 __ 4
media artt,/atto
art,col,
126
Mn1&tr1
~reto
j ,
Leggi d'Italia
I
testi storaci
~
'I
1 674___ 16 593 171 12'
129054----
151 9
25 1 141
351
1435~-50371
788301 ___ ~3!+-8
118 ____ 961 I _ 60.463 726 696 _ ___ I _
8 12
3731 123,
___ ~~
33 _ 269L_ 24.062 325.278
i
_
: __
,-
_
14
i__
, valori ,nsen1I nella colonna degI1 art1çol, de, le;t, v,gen1I sono s1a11ncava11 apPo,cando la media art,colilal!o de,,
cornsp0ndenhtest1 stonc1
__
____
_ ____
• ____________
_j
62
P.C Gmdo/11et ul. / &atpero dd/.J1'or11;atil)u f'TYgremt 111j()rmttloX,'1L
8.1.1
r
Alti inseriti nella Raccolta Ufficiale (periodo 1860-1947)
------
~
I
Corta do
C.,="""
testi storici
I
T ,-;
d'1tallo -
testi vigenti
186~1947
I -~T
att,
j jlegge
Iregio decreto
14 641 5 318 8 961
l1
\ media artt./atto
articoli
,-~
I
I
(____
totale ( 1948-2001}1_~7-
334 747
672
J_ ___
IT§!ALE GENERALE (1880-2001)
60.463 ~-
I
I
,· Comprend~ am:11e1 Decret,e, D '-lJI del
9
934
8
15 11 8
33 111 12 303
7
412
COF~ U
2 9551-
20~1431-
7 8
14-
17i 73.6051
2
4.449
19.613
I 12;
24.062
17
,-~ -----2s1.1nL
13
325.2781 . ~
--
Corte di Cassazione
testi storie 1
-
T--Legg~~talia-testi vigenti
L-L()Oe~---~1948-2001
media
articoli
artllatto 1 158 168 legg, cost1tuz1onah 25 373 15 legge 12, 184.870! 15.946 decreto legge 7 35.042 4.949 decrelo legislal1~0 1.6B8 24.3631 14 ,d-ec_r_eto_d_e~I-P-re-s-,d-e_nt_e_de_l_a_A_e_p_u_bb_l_ica_+---3-32------19 ... -·~~--21
----
decreto del Presidente del Cons1gl10dei t'M~"'~•~st~n~---------~--+---~ decreto m1n1s1er1ale ordinanza rn,n1&tenale
____________
I
r
-~
Atti inseriti nella Raccolta Ufficiale (periodo 1948-2001)
~----:;,
~'.bera
~
,--
Capop::'."".oodello Sialo
,--~-
media
I
7 380 503711 B 2161 269' 1 6741 136 2 4361
1 4351
12
726.696 ---~-
artl
1 187
35
r--.,18
1860-1847 atll
6
91 027' 186 670
78 5301 lregKJdecreto legge -~---.........&---~ decreto leg1sla11vo 961 1c:lecreta luogolenenz,ale , 438 6604 -----~8 325 ~ecreto leuge luogotenenziale >---r--~~ ecrelo leg1slat1voluogolenenz1ale 9276 recreto legislativo del Capo prow1sono1 1 364 9 816 dello Stato ___ c:lecretolegislativo pres1denz1ale 415 58 1 !decreto presidenziale 3 25 I 391.949 totali I 32.791
8.1.2
65
~~~==
___
totali
1,572 24 12
27.672
1 1.3391 17.732 210 141
334147
1
13 740 I 77.276r
952 3.6481
>41 11 11 9 12 12
1~ 1.471 14 1
19.613
158
~
1.318 16.593 1231 12 251.673---,-3
791'-~~-4-~_
to_t_a_le~(1-B6_0-_1_9'.f72 32
~ALE GENERAl.E {1850-200_1__,_) ________
1
GD_.4_63__._ __ 72_6,_6_96--'-l ___
73.605
17
1,2_~_2_4._0_62_.,,_32_5_.2_7_8.,__ __ 1~4
6]
Proge110 SIR- t-'t1.1·c 2 I Stz,dJod1fa1t1b1/ità
66
8.2
I I
I
r:- __
___
__
~co~d_!!._ _ bando
___
,
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jbando comandante
1
•bandocapo stato maggiore
1
bando duce fasctsmo 1bando duce fasc,smo
I
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I
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PROSPl:."ITO (,E,ER \I.I: DEGLI ATU :-.OR'H \11\1 G\7.7,J,;IT\ U1-nc1 \I.E (PERIODO 1860-2001)
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I
1861J-.1!47 -. '
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iordmanza presidente
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,cons1ghom1n1stri 1 'prowed,mento !presidentecons,9110 ministri (ceni) Pl'O'lved,men1o ,
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1regolamenlo
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e archivioCIRdellaCorte d1 Cassazione) ClfcolareGIRC--
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8.3
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Confronto l'ru i metodi di 11cqui~izim1c e di marc,1tum (quunlilii relath·e alla Raccnlta Ul'ndule - unni 19-l8-20111)
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~• Ip"erscina1,ziaz1one Marcature c~amente m1nuale 4a ;--ciieciiioreXML con funzioni dI aus,ho specit,che (att11bu:;i10ne 1ag a teslO aelazmnato, calcolo URN,______l____ ------4a 2
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Marcatura della struttura a livello d1 comma, lettera• nu~ro dei testi ,n formalo dig1lale, con pra-marc;1lura automatIc;1_ I personal1z2az,one d1 editore XML con funz1on1d1 aus1hoI1 programma 0000001 spec,liche (attribuz10ne lag a testo selez10nato attribul1,1
seque_i:y,<,!_, v,sual1ZZ!!~10.!!_e_._ J _____ _ sviluppo d1 un patHr per 11 nconosc,mento delle, partmorn comma, lettera e numero. con segnalazIone1
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attivi, delle relative relazioni•
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30011400
numero eapreHI via URN, con pre-marcatura
automatica personal,zzaz1one d1 editore XML con funz1on1d1 aus1l10 spec,hche (attribuzione lag a testo selezNJnato, calcoicl
3b 1
---
programma
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dalle relaz10nt e delle_(!ov~e~M=•------------+---
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4
lnserimento_~tomallca de, rtferi1119~tl pa11s1vt nel t111tistrutturati
41
sviluppo della procedura per l'al1men1az,one e 111 programma creaz10ne mantenimento del çatalogo de• rder1men11, rel,1_zrom 1_nverse ·
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480 000 480000
QUADRO RIASSUNTIVO articolo
1ecuaero del leslo m lormato d1g1tale marcaturaa llvellod1art100lo marcatura a livello d1comma
10
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48
60
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44
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8.3.3 Atti in\criti nella Raccolta Ulliciule -11eriodo 1860-19-47utti ,ii,:mti: rct·u11croda raccolte rnl'tucci:
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1
Marcaturadel rll'erlmentlattivi e delle relative relazioni, da arucolo ad articolo, espressi via URN,co11pre-marcatura automatica
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124
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11948-2001
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I
I I
Marcatura della struttura a Uvello di comma, lettera e numero dei tesl1In formatodigitale, con pre-man:aturaautomatica pen.onar,zzaz,one d1 editore XML con Junziom d1 aus1l1ol programma v annr progrdmmatare 800 000 speci11cha(attnbuz1one 1~g a testo selezionato, atlributI, 1948 2001 sequl!nza, v1~u.1hz~z1on1a1,_ )_ _ _ _ __ _ J_ _ sv,luppo d1 un parser per 11 nconosc,mento dalle 1 programma I v annr , programmatore 800 000
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[email protected]~testo In formato dlg1t~ da raccolle cal'lacee._mi:,d1ante battitura lbatt,turae correzione del lesto pa.iina I ~oooo· daU,lografo 240 (5_000car/pag_·_suc_ar=3r:_l_OO0.lfpag) _____________ 1__ __ _ _ totale 2 L_ _ __ 1_ _ 1 Marcaturadella strutturafino a Uvellodi articolo del testi In formato digitale, CCQ pre-rnarcatura automatica 1 programma personal1zzaz1oned1 editore con !unzioni dI aus1hol Il v ann, ·1 programmatore 800 spec1tIche(at1r1buzIonetag a testo selezmnato, altrlbub, 1948·2001
costo ML
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personahzzaz1one di ed,tore XML con funzioni d1aus1l10 specifiche (attribuzione tag a testo selezionato, calcolo
4a 2
sviluppo dI un parser per ,1nconosc,mento deI r1fenment1 e delle relaz1om, verifica nel catalogo, segnalazione cas, oart1colan e interfaccia utente I esecuzione del carser su, dat, controllo/ 1ntegraz10nedella marcatura de• nfer1ment1e delle ralaz10m
programma
v anni 1948 2001
programma
v anni 1948-2001
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programmatore
800 000
programmatore
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I v anni I programmatore 1S4B-2001 I' ; I ral&2:1ommverse esecuz10ne della orocedura su, dati 5000: tecnico atto programmalllnl sviluppo della procedura dI lettura del catalogo e I programrt1a vano, tnseromento nei test, dei 11fe11mentI passIvI (livello della ' 1948-2001 partizione referenz•<1la) e creazione dell'ambiente I ooerat,va P.!!'la correzione esecuzione della • rocedura sui dati 5000 tecnico atto controlla I mtegraz,one del r1fer1ment1passIvI con rlanmenloerrato 7500 diplomalo i 00rrez10ne calaloao e documento con rder,menlo alllvo , 'I totale 5 I I 1
52 53
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lecmco d1ploma10
programmatore v annr 1948-2001 ,
tolale4b Inserimentoautomaticodel riferimentioassivl nel lesti strutturali svtluppa della procedura per l'al1mentaz1ooe e •:1 programma mantemmenlo del catalogo dei rdenment,, creaz10ne
5 51
I
totale4111 Mare11tuni del riferimenti attivi, delle relative relazioni e novelle, dal corpo del te&to verso comma, lettera e numero espressi autom111tlca d1ed,roruXML con lunz10md1ausd10 programma personal1ZZ&z10ne I v anni I programmato1e 800 0001 I sviluppo dI un parser pe, ,1nconosc,mento della ralazIam e delle novelle, verifica segnalaz1one.9_!!sIoart,colari e mteliacc1a eseouzInnl' dl'I carsar sui dat, controllo I IntegrazIone della marcatura delle relaz,onr e delle novella
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75 000
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QUADRORIASSUNTIVO
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1ndlduaz,ooe alb Vl!le!ll1 da "Leggid'tal1a" recu~ero del testa ,n tarmalo d1g1tale marcatura a livella di ar11colo
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P,ogetto.··\"JR- h1Je:! I St11dJO t/1ffllllb1htcì
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Recu 8 r0 del testo In Tarmato dl-ltale da raccolte cartacee batttlura e correZ10nedel testo pagina (5 000 ca_rlp~g • 6 Ucar ~ 30 oooUQ.ag l ____ __ _ ___ ---,-
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Atti in,;;eritinella RaL'l.'olta Ufficiale - periodo 1860-1947 intcl'll raccolh1: rccJJ>Cro dli rnccoltc cnrtncl'e -lkluraprof.
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datt,logralo 260 000
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totale 2b I -- UR_~con p..-_Jllarcaluraauto~ Marcatura del rllerlmentl attivi e delle relativa relazlonl di arUcolo Id arrleolo e '9811 vi ogrammatore 800 OOOI personabzzazmna d1 editore XML con funz10rnd1 ausilio programma I v anni p, 1948-2001 speclf,che (attnbuz,one rag a testo selez,orrato, calcolo URN, svduppo d1un parser per ~ r10011osc1mento de, 11farimen1, prooramma e delle rela:norn. verifica nel catalogo, 1egnalazIone cas1j • art,colan e 1nterlacc1autente esecuzione del parser su, dati . _ ___ ___ atto
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ia
32 500
L 1 -~atura automatica totale_J Marcatura dalla struttura fino a llvello di ar11colo dal ~stl 111torma10 c:1111Itale, con pre-~u!og"rammatore i 800 000 per50nal1zzaz10J1& d1 edIl0re XML con tunz10nI dI ausilio programmd v ann, pi spec1f1ohe(atlr1buz,onetag a testo selez1onato, attrobul1, 1948-2001
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!controllo/ integrazione della marcatura dei nlenment1 e I ]delle relaz1om totale3a --1-
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Marcatura del riferimenti attivi, delle ralatlve ralazlonl e novelle, dal corpo del testo verso comms, lettera e numero espressi via URN, con pre-m.rcatura
automattca 3b 1
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-
3b 3 13b 4
4 4 1
1If~ 143
I
personal,zzaz,om, d, ed~ori, XML con lunz-ron,d1 aus,110 programma spec,hche (attr,buz1onelag a leslo selezionato, calcolo 1 URN, ) jsv,luppo d, un parser per Il riconosc,mento de, nlenment,, programma Jdelle relazioni e delle novelle, verifica nel catalogo, seanalaZ1onecas, aart,colari e ,nterfacc,a utente esecuzione del parser sui dal1 alto controllo I ,ntegraz,one della marcatura de, r1fenrnen11, nfenmento delle relaz,om e deJle!)qv~lle ------ -- -- - - .. totale 3b ' Inserimento automatico del riferimenticass1vlnel testi str11tturall 1sv1luppo della procedura per l'ahmentaz,one e 111 pmgramma mantenimento del catalogo dei r1fer1ment1,creazione _ relaz,om inverse i _ esecuzione Clel'!!.,p)9CedUra su, <1a11_ 11!10 I sviluppa della procedura d1 lettura del catalogo e I programma inserimentonei lesti de, rderiment, pass1v1(livello della partizione referenziata) e creazione dell'amb1enlel 00erat1vo ner la correz10ne
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recucerc del testo in formato d1g1tale marcatura a livello d1art,colo marcatura a livello d1comma - - - - -marcatura del nferi"menl,ad art,colo-- marcatura-dei r1fer1ment1 al comma !!l_l!!llmento nferiment, eass,v,
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Attì inseriti nella Raccoll11Umciale • periodo 1948-2001: recupero da Hanca Dati strutturata a lh-cllo di arlkulo
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Arcmv1 senzanienmem1. marcatura del rllerlmenll attivi, delle relallve relazioni e novelle, dal corpo del lesto wrso comma, leltera e numero espressi via URN, con pre-marcatura automatlca 1personal1zzaz1one01 editore XML con funzioni d1 aub1l10[ programma programmalore 800 OODj 601 481 lspec11iche(attribuzione tag a testo selezionato, calcolo
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8.3.6
Atti in<,criti nella Raccolta Cfficialc - pcrioclo 1860-1947
--1!:.
utti ,igellti: recu11crn da lfanca Dati 1,t1·uttun1tu u lhello di urlicolo q.ta
unita
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Aciiulslzlone
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lnd1duaz1one atti 11Igenti
11
1nd1duaz10ne degli alti abrogai, dal calalogo dei nfenment, del penodo 194B-200! _ ___ __ _ 1 acquIsizIone elenco delle "Legg, d'llal1a· e,
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programma tore • anni 1948 2001 t~f'-1'"11~,I"\ 5 ooo .._...••
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Marcatura della struttura a livello d1 comma, lettera e numero de1 testi con,iert11Im XML, con pni-marcaturaaulomatlca personal12zc1z1one dI editore XML con funz1on1d1 ausilio programma v anm programmatore• 8000001 spec1!1che(attnbu2Ione tag a lesto sele21ona10,attributi 1948-2001 '
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sviluppo d1un parser per 11nconoscImento de, nfenment,, delle relazioni e delle novelle, verifica nel catalogo, I seQQ_alaz1cne casi 11.,111cclar1 e ,nterl;i~Q!aulente esecuz,one del al'S8r su, dati controAo / IntegrazIone della marcatura de, nler1ment1, della relazioni e delle novelle , ---· _,totale Sb --
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Archivi con riferim1ntl riportati a llvello di artlcolo: mantemmenlO dai nferimentl a delle rel111~niall'artlcol~ espre11slv!~URN par me1~0 del Catalogo I 75 0001 diplomato controllo/ 1ntegraz10nedella ma«:atura dei r~enment1el nfenmanto delle relazioni ----, ____ I - "controllo /-1nlegraz1one de1rcfenmen11· passwi con "ntenmenlo errato J 1 50D diplomato correzione documento con riferimento attivo -~~=~--------if-------+ tOlale6a
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Archivi con rlr.rlmentlriponatl a livello di art1c;olo; marcaturadel riferimenti attivi, delle Nlabve reiezioni e novelh•, dal corpo del testo ve110 comma, lett11ra e numero espressi vlB URN, con pre-marcatura automatica personal12zazIoned1 editore XML con funz10md, ausd10I programma v ann, j programmatore o spac,t,che (altl'1buz10netag a tesla selezIcnalo, calcolo• 191!!-~ - -----.!001 i
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sviluppo d1unparserper dnconosc,mento de,nfenment,, delle relaz,oni a delle novelle, con abbinamento a, conversione dei rIfer,me111I e rela«onI esIsten1,,venltcal nel catalogo, segnalaz,one casi part,colan e mterfac01a
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v anni 1948-2001
programma
esecuz,one del parser sui dati , aflo çontrollo / 1ntegrra210ne dePa ma«:atura dei rifenmen11, nferirnento IdeUe,elaz,oni e delle novelle totale 6b ,Archivisenzariferimenti o con riferimenti a livello più generale: -
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8.3.7 Atti inseriti ndla Raewlta Ufficiale - periodo 1860-1947 intera raccolta: recupero da Banca Dati strutturata a livello di articolo n.
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I I I I Conversione st,uttura In XML fino ad articolo programmatore svduppo programma d1conversione della struttura e de1I programma v anni 8000001 nleriment, 1948-2001 fase d1esecuzione 33000 tecnico 480000 a1t9 totale 1 Correzione del dati pagina correzionedel testo a fronte dell'o11a1nale 260000 datt1loarafo 240000 correzionedella struttura articolo 392000 dnlomato 480000 programma sv1lua•asw conversione ma1uscolo/m1nuscolo ft-ramma10re 800000 pa11,na correzione maiuscolo/minuscolo 260000 d11t11anrafo 240000 totale 2 Marcatura della struttura a llwllo di comma lettera e numero del IHtl converllU In XML con a,.man:alllra• Ulamatlca peraonal~az•oned, editore XML con funz10n1d, aus1ho programma programmalure 800000 v anni specd10he (attnbuz10ne tag a testo selezmnalo, attnbut,, 1948-2001 senuenza vIsual1uaz10ne l sviluppo d1 un parser per 11 nconosamento delle programma v anni programmatore 800000 partizioni comma, lettera e numeno, con segnalazione 1948-2001 del cas,cartlCOla.n e interfaccia utente e&ecuz10ne del oarser srn dati tecnico 480 000 33 000 S!l_O_ contrclo/ mtegraz,onedella marcatura e 1nsenmentii comma diplomato 480 000 12000001 matadabflivallom,mmol totale3
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Archivi anza rllerlmen11: m• n:atuiadel riferimenti attivi e delle relaliWI nilulonl
da articolo sd articolo aacnossl via URN con ore-marcatura automatica ...,,,... ..... l"I,.,, ..... pers0na•zzaz10nv cli ed•tora XML cou funz;on. d1 aus1l11J pro,iram,1,,; .. anr .. piogrammatoro UVUU\,I"""' spectiche(allrlbuzione tag a teste selezionato, calcolo 1948-2001 URN \ sviluppo d1un parser per Il riconoscImen10de, rdenmenll programma v anm programmatore 800000 e delle relazioni,venf,ca nel catalogo, segnalazione 011111 1948-2001 oart1colane 1nlertacc1a ulente esecuzionedel oarser sui dati 480000 atte 33000 lecmoo controllo / Integraz,onedella marcatura det rdenmentt e diplomato 480000 rdenmento 495000 300 delle relaz,om totale 4a
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Archivi con rllerlmen11 riportati a llvello di artlcolo: marcatura del rlferlmentl attivi, delle relative relRlonl e novelle,dal c:oipodel teslll wrso oomma, letlera e numero ffPNIHI automatica pe,sonah:zza2rone d1 ed11tlreXML con lunz1om dr ausll1ol prog,amma anni programmalore 800 ODO specifiche (attr1buz1onetag a testo selezIonato, calcolo! 1948 2001 •
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5b4
via URN, con pre-man:alura
Ariihlvlcon riferimenti rlportiitl a livello di articolo:
delle relaz1onI e delle novelle, con abbinamento e convers.rone dat nlenmantr e ralazion, es1sten11,venf1ca nel catalogo, segnalaZKJne casi parbcola.rie 1nterfacc1a _!l!_enll! esecuzione del parser _fill_l_Qat1 co_ntrollo/ 1nlegraz1onede-Ilamarcatura dei nlenment1,1' ~Ile rela.:zion1-'--!!_1'lle novelle totale 5b 1
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ArchiviIIBDZAriferimenti o con riferimentia llwllo più generale: Inserimentoautomadcodel rlferlment1_11_asslvl nal testi strutturati
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sviluppo della procedura per 1'al1mentaz1one e 11! programma v anni programmatore 19i0-2001 mantenimento del catalo110 dai nlanmanll, craaz1oneI relazigni1nve~ I l~z1one della procf!.dura sl!!_d~ atto I 33 000 tecnico 1 ____ v.i!!!!!!...._~rammatore _ Isv1lupeQ__de.!l!....fil_q_cedu1a dI lettura del catalogo ~.rogramma
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Correz10ne dei da~ Marcatura a livello d1comma Arch1v1senza ntenment1 marcatura ad art,colo Arct11v1 senza nfenmenh me.,catura a comma Archivi con rdenmenb marcatura ad articolo Arch1vIcon nfsrimenh marcatura a comma Inserimento nfer1ment1oassIvI
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Acaulalzlone
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nor1111Uvl selez,one degli att, mediante anabs1 e confronto delle diverse 10011pubbliche e privale (Cassaz1t1ne, "Leggi d'lb'l~a•, eec ), d1 t,po atto e 111010.ed eventualmente
atto
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228
RacuDRro del 1e1to In fol'lhlllo dlallale dli raccolte cartacee mediante battitura pagina 130000 daltllegrafo 240000 battnura e correzione del testo 15000 car Jnan • 8 Ucar= 30 0001 /nan l I I I I totale 2 Marc:aturadlllla lltrutturaftno a lluellodi artfoolodal testi In lormatodiaItala con !)re-marcaturaautomatlc:a programma v a111RU programma1om 800000 personallz:i:azrone dr editore XML con /unz,onr dr ausll,o specdlChe {allllbuz10ne 1aga lesto eeleZ10na1o,attributi, seouenza vJsuahzzairone l vatti RU sviluppo d1 un parser per 11 ncooasc,mentodelle classi omogenee 800000 programmatore d1documenb part12Iorn fino all'artrcolo, con segnalazione dar casi
partleolane 1n1artaocia ulllnle esecuzJone del oarsersui dat, controlloI 1ntegraz10ne della marcaturali insenmenlo
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totale3a Marcaturadella strutturaa llvallodi comma.lettera• nullltlfOdel 1111,a In formatodloltala con ore-man:atuiaautomatica personal1zmz,cme d1eddoreXML con lunz10md1 aus ,ho programma programmatore v allr RU aooooo specrf1che (attrrbuz,one tag a lesto selezionato, attribuii, ) sequenza v1Su11J,zzazrone sviluppo d1 un parse, per 11 rrconosc,mento delle programma programmatore v a!hRU 800000 pamz10n1 comma, letterae numeto,con segnalaz,one
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atta controllo / Integra21one Clelia marcatura de, r1fe,.mant1,] nfanmanto delle relazionie delle novella totale 4b I lnwrimenlo aulomatlco del riferimenti oasslvlnel testi strutturati sviluppo della procedura per l'al1mentaz1one a di programma manten,menlO dal catalogo da, 11fenmentI, creazione relazioni inverse esecuz,one della orocedura p;u, dal, atto sviluppo della procedura dI Iattura del catalogo a progiamma msenmerrto ne, resti de, nlanmenlr pass111I(11Yellodalla part,z,one referenziala) e creaz,ona deU'amb1ente o~erat111O oer la correz,one controllo
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8.3.9 Atti pubblicati in Gazzetta Ufficiale non inseriti nella H.accollu Ufficìule - periodo 1948-2001 intera raccolta: rccuJJcrn eia raccolte cartacee
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Marcaturadella s1rutt11ra a l1vellQjl!eomma, lettera e numero del testi in fonnato dlgltale, con pre-marcat11ra a11tomatlca 1 BOOOOCj 'perbona11~za21one• I editore XML con funz10111 <.I,aus1l10I prcgramm.. pro;;rammatcre 1 • atti RU
specifiche (attribuzione tag a teslo selezionato, attrlb11t1, !___ sequenza, v1suahzzaz1one,_ )_________ _ 2b 2 sviluppo d1 un parser per 11 riconoscImento delle! 1 part1zIom comma lellera e numero, con segnalaz10ne dei casi part~colar.a 1ntarfil0Clil utente I 7 lc:? !>"'~c---t-=e~se~;,Jr1nn<> ei<>I qrn 11.. ,; -----,,--
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esecuzoone del parser sui dal1 atto [ 155 000 tecnico l 480 60 1 29 controllo/ 1ntegraz,one-della marcatura de, nfenmeniie•~ rilenmenlo 000 _d,plomato --i,_---480000 300 7 0:1 ---3 720 delle relaz10n1 ____ ' •totale Ja _ _ _ __ : 3.749 Marcatura del riferimenti attivi, delle relative relazioni e novelle, d•d coipo dal testo verso comma, latll!ra e numero espressi via URN, con pre-man:atura automatica o personal,zzaz10ne d, editore XML con lunz1or11d1 aus1l10-f pr0gramma v att, RU programmatora 800 ~ specifcche (attnbuzmne tag a t11stoselezionato, calcolo , I i I
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11criodo 19-18-2001 <,oloutti nonuulivi: recupero da
H.mm Dati i,trutluratu :i lilello di :irtìcolo
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c1eI1erelaz,om e aeI1e novelle, con aoo,narnemo e conversione dei rifernnent1e relazIom esIstent,. venhca nel calalogo, segnalazione cas, part1COlan e mterlacc,al utente
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•='"""°'00' ,, ''""" spec1f1che(attr1buz1one tag a>MC""''"~"',, testo selezionato, attnbut1,
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personal1zzaz10ne d1 editore XMLcon funzioni d, aus,lrol programma specal,che (attr1bu21one tag a testo se!ez,onalo. mtnbut, s!!_que.,g!', v1sual1zzaz10ne, ) ~ sviluppo d1- un -parser-per ~, nco"°sc,mento -delle ·-- p,oqramm:a
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_,1;1e1cas1part1colan~nacc,a~te 12b3
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conlrollo / integrazione deQa marcatura e inserimento , metadatr (livello mI!!!.mo)
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Mareatura del rlferlmenu attivi, delle relative relazioni e novelle, dal corpo del 11110 vario comma, lettera a numero espressi via URN, con pre-marcatura automatica perso11abzzaz10ned1 editore XML con funz,om d, aus,l,o 3b 1 programma v atti RU programmatore o 800 0001 pec1hche (allllbuz,one lag a testo selez10nato. calcolo, U~~. ) I l) programma V BIii HU I~v11uppo01 un parser per II riconoscImemo oe, menmem,, I programmatore uuu I delle relaz,orn e delle novelle. venf,ca nel catalogo, seqnalaz10ne cas, part,colan e ,nterfacc,a utente I o •3b 3 Ie~ecuz10nedel parse, su, dati I 100 atto tecnico - f sooi --3 --24ot------~; -- o,1f---d1piomato - • nfer,mento I3b 4 controllo / mlegrazione -della marcatura de, nteriment~ i I __ -jdelle relazIom e delle nove~_ _ _ _ __ _ i totale3 31 4 Inserimento automatico dei rlferlmend oasslvl nel tel11 atrutturetl 41 sviluppo della procedura per ral1mentaz10ne e ,1 programma o programmatore I vatti RU I 8000001 mantenimento del catalogo dei nfer1menb, creaz1oneI I
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t&C.IJ.!QO __ esecuz!one della procedura sui dal, -v-att-;-Ru·sviluppo della procedura d, lettura del catalogo e' programma tare programma Insenmen1a ne, 1es1,de, r1reriment1passIvI (livella della I part,z,one marcata) e creazione dell'ambiente operallvo I J2.!!.!'...la_ç_ç_rrez1one esecuzione della P!Ocedura dal, -- _ 11111 - lecmco atto controllo I 1n1egraz,one de, nfer1ment1 passIv1 con nfenmento errato 75 diplomalo .,_QO!.!:u1anecaJa.!_ogg_e I documenlo con rifenment~~l!!Y.O --totale!I -
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44 45
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articolo
operazione IDI.
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rec 11pero del lesto da ~tml o doc
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marcatura a hveiio-dlconima
3a- 3b
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marcatura del riferimenti-ad-art,colo marcaiura dei-r1fenment1al comma
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Inbenmento rirei1inéiri11 pass1vI
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I-"\C-MMILJ,. DI I Ql l'~'I lO'-AlU
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Que-,ti
Decreti
Tipo materiale
-------- ----Opc1,1tc una tbl11111011cformale
Ordinanze Circolari
! I
tr,1 gli ,liti di 11lc\a111a 1101mJll\llgcnc1,dc e auelh di natur,1 ammm1st1<11l\a In 1..11~0 ,1f!enm111vo, t.omc ;iene ,1ttuata q11cstad1~tm11oncl ccc ) (e~ pubb1Lca11u11c ,ul B L: , cla,,-.ll'icunonc. [ In c.i,o ncgam·o. ~1c1cd1~pomh1h,1d mdl\ 1duJ1e I soILaL11,Il r dei an,n 1101 mn1t1.i gcncr aie'>
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NOTA 13ENE ncll.i p:111e,cgLicntc del quc,twnano md1c.11e11solo matcn.ilc con H1lcnI,I noim.ill\a
d"mtere,sc gcnc1,1lc, c~cluùcndo d1 conseguenza gli atti .tmlllLlll'>ll !III\ I o di solo 1111c1c,,e ,memo all'Ente Segnare oppo1lunamcntc le e,cmu,111 11,poslc che s1 1der 1scono all'mtc1.1 prndu,mnc 111CI,llllClllC
1. Produ,1;ione e collezioni ~
---
---
--
--
Tipo materiale
Decreti
:urno(.ll 1111,-H-> _____ ·Qu.,11è la pH.1l.lLmonc 101.ilc dalle -----1 0ll!!!llll qu,.m111:1 (.Ju,11 è I.i p1mlUll(lllC' media quanutil Jnnua·•
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---
------
----------
---
E,1,Le Llllll I .itct1ha. \LI ,u[lpl.llIO l opcrtllt ,l (p:u 11,1lc/Ull,llcJ dc1t1omu1. dei lc:.,!1,1or1e1' Jnno d1 IDI.IIO l:.,1,tc lllld Iaccolta, ',li ,LlppolLOrnpertu1,1(purn,ilc/101,de) c.irl,lCCn.dei CL,11 ~1011c1'' anno d1 1m110 d,11ab,1,c file ffiJh.:llo (e, ,ml) T1p(Id1 .11dm10 clcmomco hle dr tc:...t11 (e\ l'l.l. ùoc, llf. pùf) I le~tl \IUIICI ~ono pubbhc:111m eopcr1u1,1 (!l,11rn1lc/totJ.lc) l111c111ct'' anno di 1111110 E' pus,1h1Ie una ~lima della quant11:ì 1101 Ill,ltI\',I \ 1gcntc'1 Se 11011 C po,,1b1lc una ~Hm.i anno dclh1 1101111.ltJ\;I11gcn1c. dtr quale anno M ntu~nc ul1lc :nere ,I d1spo,11mne la nrn m,m, a' E,..,Lc un.1 1,1,;colta. ,u ,uppm t,1 copc1tL11 .i (p:u, 1.ilc/lnt,1lc) dc1 les\1 \'1gcnu ,mnod1 m1110 clcmnmto. (rnmd111,111)'
Ordinanze Circola~
---
I
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1 I
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I I
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I 112
P.C Gmdo/11e/ ,il / Rcmperodell,1J.Otì!NJ/;ra J:n!gr,:, ,a 111/01ma!o X.WL
1ipo materiale
Decreti
solo ad oggi
115
Ordinanze Circolar;-J
(vcn1onc
Wli ente)
Upo <.h testo vigente vigente ad una quals1a~1 9 c,Jonl11rnloè cJ1spon1h1lc data (tulle le VCl SlOnl mtcnncd1c) I ICSII v1gc1111coordmall SODO cop.::1lura (parz Iaie/totale) pubblicati 1nInternet'' ann,) dt irnt.10 Che
2. Formato disponibile (rifcm,1 nlla slruttuia d.1u più d2tt,tghata
ria quelle di~pombih)
co111spondcn1a i:on la ~trullura dclimta nel G1uppo NIR individuabilità C " campo autonomo M " campo marcato N " 1nformaz,onenon ,solata
elemento
Decreti
Ordinanze
Circola~
LH1em1
-
tipo ,1110/p1 ovvcd1mcnto data (e-!.'/mm/;:iaa.1)
numero Autoi 1tà cm!llcnlc T1tolo/0Jrgcl10
Formula 1n1z1.1le
rP~1-c_a_m_b_o_J_o ________
--1 I
~-~-t-------·----+--------~----~
nel c.iso l'allo non ,ia in lo1ma d, mt1colnto (\Clh ,0110), è tomunquc· struuurato•> (Ad e- 111c.1p1tol1o pnr,1)liaf1?) ,\r/Jco/ato 1,- _
l1bto _;;_c_;__
+--------+----·--
____________________
-
Ull)O
-
~C/IUIJC
-
----------t-----------1------
,____ ~fl_t1_ll_c ___________ t1tolo l----'--------------+--------1--------,-----~-
...:_~ltrnlo
______________
-----~---·-------~-
cornni.1 1----"c..._:_:-"------------~------+-------+----·-------1 lc11r1a 1-----------------1--·-------,e---------+------·-
lllll11Cl()
Fni @11:.i finale
------
----
-
....--
--~
-'--·------~--
---
-I 11
1I 6
I
Cum./11~w11e . luogo - dala . souoscn vc11te . ~1.10 A1111em(a/legali, tabelle, ect.)· . testata . dcnomma;i:ione . Ulolo . nrcme,~a
.
!
COipo
-
~e 11corpo è un art1cola10, è su:i ,•ol!a strmturmo?
il
In caso che la struttura preveda ulteriori elementi pre2a di specificarli.
informativi,
si
Rinvii interni all'atto
Decreti
Ordinanze
Circolari
(si/no)
(si/no)
(s1/no}
Sono 111d1v1
Riferimenti normativi esterni
Tipologia
Decreti {si/no)
Ordinanze Circolari fsi/no) (si/no)
ab1ogatn1 mod1f1cahv1 Sono md1v1dun11e gest1111 11fcrimcnti .iggmn11v1 .UlllVJ' 1 mterp1etat1v1 -••·
Sono md1v1dua11e gesuu I nfenmcnu passivi')
abrogato da aggiunto da mod1f1ca10da
...... Sono m~enu m appositi campi?
Sono d1spomb1h m.itenah csphca11v1 rclauvr struttura della banca d,1t1? In caso atfermauvo s1prega dr mviarlo
alla
Commenti
114
P.C. Gzudo/11 et al. / Recupero de/111 ,1om1a!n•1I pregre.rJrJ wjòm1r1toX1\1L
8.4.2
117
Questionario inviato alle Regioni
I. Produzione e collezioni
[..egg1
T!(JO lll(!!('rl(l/1/
,eg101wh
Qual è la produzione totale dalle origrn1? Qual è !a pioduzione media annua? Esiste una raccolta, su supporto clcuronico, dei tesu storici? Tipo d1 arch1v10
Regolame11t1 Statlllo
regumah
anno di rn1z10 quantità quantità
copertura (pat zia le/tot aie) anno d1 m1z10 data base fJ!e marcato (es. xml) file di testo (es. Lxi, doc, nf, pdf) I testi stO!1c1 sono pubbhcau m copertura (pa, z1alc/totalc) Internet? anno d1 mwo E' poss1b1lc una suma della quantità 1101 mat1va vigente? Se non è poss1blle una stima anno della no1ma11va vigente, da quale anno s1 ntu:nc utile avere a d1spo~iz1onc la normallva'l Esiste una raccolta, su supporto copertura (pai ztalc/totale) clcttromco, dei testi v1gcnli anno d1 1mno
(coordm:ill}?
i----
Che
llpO d1 testo Hgentc solo ad oggi (versione corrente) (coordinato) è d1spombi]c? vigente ad una quals1as1
data
(tutte
t--•-
le 11crsìom
111termed1e) I 1cs11 v1gcn11(coonltnat1) ,ono copertura (par,:1ale/t01ale) pubblicali m Internet" unno di llllllO
I
Comm,m,
115
118
P1v._~et10 _"\'JR- F(l.1e 2 / Sttl{ÙO d1_Jatt1hi/1tiì
2. Fornrnto di;,ponihilc
(1dei 11~1:1lla~11 uttur,1 dal! r1ì1clctl,1gl1,1rn 1"1 .1quelle d1~pomh1h) cori lopondcnza con la ,li 1111111 .1ùcf 11111.1 nel Gruppo i\"IR elemento
Indi, iduahilitii
C = campo autonomo M campo mai calo N mto1ma?1onc non 1s0Lan
= =
LEGGI
REGOLAMENTI
STATUTO
L\11e1111
- IIDO atto/p1m·wd1mcnto . ù,lln ( l?:f!lmm/aaaa) . numc10
i
Autor11:ieminente
I
1'11010
Fm mul.i minale Prcan1l1olo Anrwlato
.
hhrn
_-_p~~--
.
Ulnlo
-
capo ~c,ionc .1111,0l0
- comma . lctte1u
----J i I
m1mcro Formula frn.1lc -
Cm1c/11111me
. . .
luogo d.11.1 ~0tl0~ClI\CJl!C
-
\1510
;\1111e111
(allel!tlll, rabl'lle. ,•,:,.)
-
te<,tal<1
-
dcnon11na11one
-
1110!0
-
prcmcs:.a wrpo tlc!l'nnncsso ,e 11wrpo è un mllcolato. è a ,u.1 volw olrutturmo'1
116
P.C. G11iclot/; et al / Re,1tpe10delk 11m711alm.1,tJf(gm 1(/
lii
/mmato X.WL
1.,,:ggr
Rrm 11rnter111 all'arto
Regola111eJ1t1
(nino)
(11/110)
Leggi
Rf'gola111e1111 (Hlno)
119
S1attrio (11/110)
-
Sono md1vidua11 e gestiti'.'
R1ferunc111111ormar11•1ntenu
Tipologia
(111110)
Sratuto -(1//110)
nbrogattvt mod1f1cati vi Sono md1v1duati e gestiti i nfenmenti atti~1?
-
agg1unt1v1 intcrpi etallVI
... Sono md1v1duat1 e gcstJti i nfenmenli pass1v1'1
.. ...
abrogato da aggmnto da mod1f1cato da
............ Sono m~cnli m appositi campi?
Sono d1spon1b1h materiali espl1Cat1v1 rela11v1alla struttura della banca dati? In ca~o affermativo si prega d1 mv1ar]o_
Commenti·
I J7
Introduzione agli standards del progetto NIR (DTD e URNs)
Marcatura XML degli atti normativi italiani. I DTD di Norme in Rete ANDRE.-\ 1-L\RCHETII, FABRIZIO :vIEGALE ENRICO SET.\, f.\BIO
VITALI•
So:-.r:-.1.\RIO: 1.. \ftinat.m1 XML e umplificuZ!one nom1at1ia- 2. No::;Joni prelmmu:m,1ullmgua._11,_~,o Xi.WL- 3. I DTDs degliatti normahvzelaboratidal Gdl - 4. Allzvtt,ìfutm1.1- _1./mne1Jperu11::;_e strantered1bancheda/ilegiJ/ahve m SGnJ.L
eX\JL Rr \SSLTNTO: Nella pmna porle dell'tuticoloJt proponel'u.w del lzngu,iggzo
X,\1L wne .11tpporto alla 1mp1{/ìm,;1om 1101mahva. La pombllztàdz ope1w1:r11l/a /JaJer/J mi co1111111t1 DTD /Document 'J)·pe Defimt:1onJp11ò1"t.lppmentm-e 1111 11/dww10J!iwnento opm1twoa dtJpoJtZfOtle di /11/tit soggcthrom11ollz Jla nellaprod11::;1011e e 11el/,1 p11bblt1t1ZJO»e dd!e 11om1.:, sta ml/a sempl?fÙaZJORIJ del JtJ!ema11orJI fòr111s,011a le nozwm clmm1tm1p,,,. la ma/u·o.. "\.'e/I"porle w1tmle tlel/'1,/Jtuolo ,omprr,,.r,one del lin,_gm{?,_,IO XML e st de.i1,·,wo110 1 JJTD elabrm,1/1 dal Gmppo dt lavo10"DTD atlt 11omu1/111'm'/'wtemo,M progelfo''!\'orme,,, &te" 1np<11t"olare, .11 d~.11,111•0110 le sat11,;1om ado!tateper , 01tJe1t/J11J 1111 lrallame11toomogeneo ed 111/e110Imu•1v1 puì reum't, iOl!/onma r(~oled1drq_/tm_g puì .,tringroto JJeldi do,1m1e11/1 gmtt . .r1udi dot11men/1 11on11u'tv1 a11tenon,dotalzdt 1111 ,gmdonuno11.1 di omage11eztà. Si espone,moltn, 1111<1hvc,1e1d.!lleat/Jvztà/uhm, fi11al1z<:;j1te ad m,proL~1-es.,1vo apprq_jrmdzmmlo e affinamentodel.1o ,!andarcie alla crea:;,zone dz J/ntmenhpe1-la 111a piena d1Jpomh1/ztà. Infine Jt n_porlana alm,:ell!/onna~omJJtih,reali::;;:;pZfone - [llori d,i/!1t,,lu1 - ,h eJpr:nm::;e.r~~11,fìu1/Jw th ,,pplnllZfOJlede1 lmgua._(fj,I tb mam1/11ra Xl"HL-SG.WLa nm:olte d1 atlt 11017Jltllzl'l, a tden;;,Jandone le ruadute po ,ztzve p11bbltca:::;011e e Jtlc,wù•t mie1venlt Jl{//'mterou,io dt prcdupos1;,o,1e,p,vdi1z1011e, mod!Jfo1h111 dell'alto1101111ah110.
1. MARCATURA XML E SEMPLIFlCAZIONE NORMATIVA L'intensificarsi e l'approfondirsi negli ulttmi anni - non solo in [talia tanto del dibattito scientifico e dottrinario, quanto dell'iniziativa polltica e istituzionale, attorno ai temi della sc.:rnplifica?ione e della razionalinazionc dei sistemi normativi, ha rilanciato un rinnovato interesse per
• .\ :\I.uchetn (1AT-CNR), F 1Icg,1le "d E Ser.1 (C.uneradei Dep11tat1),F \'11ah (U1m-cr,1tàeh Bolcig11ae L\.T-CNR) Gli auton ~ono contattabili. aU'mdn.izzo e-m.11.I: [email protected] umbo Jt.
12..J-
Pro~~etto XIR - r'cue2 / lntrodHZfOlle aglzstandards delPro ..~eflo
1'111format1cagmridica 1• Da quell'ambito interdisciplinaredi logica, dintto cd mformatica da cui sono deri\·at1 in passato lo !>Ylluppo delle grandi basi di dati, e i s1stem1 d1 recupero delle mformaziom giuridiche, !!.Cmbralcg1ttimo attendersi oggi un contnbuto all'opera immensa della semplifica21one e della razionalinazione delle norme2• Numerosi sono i nessi nscontrabili fra semphficazione normativa e 111format1cagmndica: in primo luogo con riferimento a)le potenzialità di banche dati contenenti documenti strutturati e ricchi di metadati quale ausilio all'opera di coordinamento e consolidamento della normativa\ i\fa anche sul piano del m1ghoramento - attraverso strumenti informatici - della tecnica legislativa, e quindi delle soluzioni "a monte", cioè della produz10ne di testi di migliore qualità. Non mancano m questo campo ricerche ed esperienze ormai consolidate 4• Infine, aspetti del tutto ined1t1 ctrca il problema della conoscenza e conosc1bil1tà delle norme - che è un elemento conne!>so a quello della semplificazione normativa - derivano oggi dalle potenzialità della diffusione d1 testi normativi via Internet. Il problema non sfugge a1 soggetti responsabili della pubblicazione ufficiale
1 S1 può Loghc1c il M.:n,o gu1c1.1lc e le Jm1Ln,Hin1 mli;l!l<1Llllli,lh dei Llt:oLenll 110Li11 ùell"'mfL1L1one" e dell"'111qwn.unc11to"lcgislat1,·1nelle due 1,1ccom,mda7mlll OCSE Rc,onmJC11da11011 o/ //,e Comwl of //,e OEC.D 011Improvmgthe ,Q11t1ll!J flj Go11mmw1t&,_~i1/c1tio11 (OCDE/GD/(95)95 del 9 ma1zo 1995) e le Poh1, Re,ommmda/1011.1 011&g11/i1too ~jò,w del m.1gg10 I 997 S1gmficato pa1tu..ola1e as~iune anche la d1cluaiaz1011c11 ,9 allegata al Tratt.uo d1 .--\ms1c1d,un :.ulla qu.1ltt:i. 1edaz1onale della legisl.1z1one com1.1n1t,m,1 Un'anahnca ncostrnz1one d1 u1rattere stonco e comparato della p1oblemat1ca è offert,l dall'opera d1 R Pag;ino, Tnrrodu::.yo11e «Ilalegnlu:a:/'aried1prepanm le le__P,.W, ;\lii.mo, Gmffrè, 1999,
l11c1dentalmentc può r1cordaro1 che destmata .1d mcont1ars1 con 1'1nf01mat:1c.1 gmud.ic.1è ,111chela c.onve1gente es1genz,1di semphficanone del lm.!!l'agg10 110rmt.1flllo Quest,1 es1ge11z11 sembra a,·er 1,1ccolto anche u1 Irnha una ba~e ampia d1 consenso, tanto da tro' ,11eoggt anche un S1gmficat1voaffior.1me11tonounanYo nella d.ispos1z10ne d1 camtrere gene1ale contenuta nell'art 7, comma 2, lettera d) della legge n 50 del 1999 Il tema anche se co11t1guo11 quelh cons1dernt1 - 11011 ,-iene sYtluppato nel presente arncolo 2
; Sul consobdamento normatl\"0, lo stato dell'.ute oggi nel no~tro Paese (con ampi 11fc11me11tJ comparntiv1) è r1costnuto dal ,·olume d1 F :-.Iaunno e R Pagano, TeJlt m,w. la tcortlle lapraJ11,~Illano, Gmffrè, 2000. Occorre qlu r1fer1rs1m pruno luogo all'att1,·1tà dcll'lslltuto per la Documentazione Gmr1d1ca del C::,.;'Re alla ucerea dt C Brngioh e P. ~Iercatah che già negli anm '80 prcscntav,ino 1 pnm1 usult11t1d1 un'attl\'ltà che ha panato alla c1eaz10ne dd noto ambiente d1 rcdaz1011ed1 testi normam·J Lexed1t 1
.,1.A[anhe/11et al. I 1Warmt11ra ):i_WLdt~hatti nonnatzv,ztaltam
125
degli atti normativi, impegnau da anru sul fronte delle più innovative tecnologre5. Le risposte più efficaci ai problemi sempre più complessi della "manutenzione del libro delle lcggi"c.richiedono pertanto non solo la cooperazione di politica e tecmca giuridica - secondo 1 modelli descritti nd saggio appena citato - ma anche quella della tecnologia dell'informazione e della cornunicaz1one, e m part1cobre dt quel ramo (ormai prevalenté) orientato alla comunicazione da Internet. La marcatura Xl\fL depli atti normativi, descritta m questo articolo può costituire un im·cst1meoto altamente efficiente se sviluppata entro due coordìnate di carattere generale: evoluzione delle tecnologie webda un lato, conoscib1Iità e accessibilità (e quindi semplificnzione) del sistema normativo dall'altro. Per questo motivo assume p:ti:ticolare valore il contesto in cui si è svolta l'esperienza che viene descritta, il contesto coopcratl\'o del progetto "Norme 111 Rete"\ che rappresenta la prmcipale esperienza in cor~o oggi in Italia cli cooperaz10ne mteristituzionale per un rmgliore accesso alle norme attraverso l'aus11Lodi strumenti mformatic1. Il segno di questo collegamento tra marcatura XlvfL e semplificazione normativa è nella stessa data di inizio dell'attività del gruppo di lavoro
> Tutta dell'argomento tl \·o]ume La G.1:::_x_el/a L-tfic,ak:duc1p!1ma u ce11mstorw, a curn d1 Francc~co );"oe1ta e .-1..ntomo Cl'nc1, Rom.l, Isunito Pohgrafico e Zecca dello Stato, 1999, che off1c una p,mornm1ca della complessa (e pm laumosa) nom1am·a sulla puhblte.u10nc degh .1m 1101mam1 nel 110M10 ordmamcnto.
"_\ P1z7oru~so, L1 manuten:-:1one del hl,ro delle leggi ed ,lltu ;,tud1 sulla leg1slaz1one, Tonno, Gupprchelh, t 999 ì Pwmosso 11cl 1999 dal .\Ii..11ste10 dcll.1 gms1.1z1.1, 11ptagctto Noune 1111eti.: (N"IR) raggrupp,1 ,·auc 1i.t1tuz1om ed 01g.mmm 1Llltan1, è fin,1nzrnto e cooidmato dall'.-\IP.-\, L-\utontà per l'infonnanca nella pubblica am11ll!11straz1onc. li suo ob1ctt1YO fondamentale è h1 c1e:v:1one eh un portale Internet umco di .1cccsso gutwr • alla documentaz10m: d1 carattere nounatl\"O prodott,L in Italia, d1~pombtle ne1 Yan stU 1sutuz1011ah. Glt orga1i.1sm1 ,1de!'t'nt1 doncbbe10 ,1dottare ,tc111dC11d comum di stn1ttu1,1;,ione e ma1catura dei do-
.\. tal fillc Lumenti che e~s1 gene1ano, b·1sat1. sull'.S:\IT. e d1spo111b1l.tIn Internet nell'amb1to del progetto NIR sono ~tall co~t1nut1 11c Grnpp1 d1 lavo10 mte11stituz10nah, cost1.n11t1da fonz1onan, 111foum1t1c1,g:iuw,u, ncercatou e docwncntab~tl Que~tl gruppi hanno fond,1mcntahnentc il compito ù1 elal.,or,11e ;ta11dan/per la rnpprcsent.izmne dei dou1mc11t1 gtund1c1
126
Progetto;\'JR - Eue 2 / b1/Jod11:;JO!le agltstandards delP,ogelto
che ha condotto l'esperienza qut dcscriwi.8: 11gennaio 2000, immedrntamcntc a seguito delle risoluziorn della Camera dei deputati del 18 ottobre 1999 e del Senato della Repubblica del 24 novembre 1999 sulla Relazione del Governo per l'ado?ione del programma di nordmo delle norme legislative e regolamentar? Entrambi i documenti pongono un forte accento sugli strnmcntl informatici per la migliore conoscibilità delle leggi; la ri~oluzione approvata dalla Carnera dei deputati cita anche espressamente l'iniziativa ·'Norme m Rete". 11Gruppo di lavoro "DTD atti normatlvi" ha raccolto - nel febbraio 2000 -l'indirizzo proposto nello Stt,diodi fatt1bi/2tà per il progetto Norme tn Rete rcalinato dall'ht1tuto per la Documenta71one Giuridica di Fircnze 111- dove s1 era già proceduto ad una prima tipizzazione IO XML degli atti normati\·1 itt1lrn.ni- cd ha mirato m primo luogo a valorizzare IO pieno la scelta del linguaggio XML. L'analisi degli atti normativi è stata orientata \·erso 11ragg1ung1mento d1 un risultato che consentisse di proche cooperano alla porre l'X..\lL come linguaggm comune a hlfll , SO/._getl! semphfica71one norm,1t1,·a, mettendone 111lucc le potenzialità su entrambi 1 \Tr!>ant1 del complesso problema. Il linguaggio X.\IL - per la sua duplice natura d1 l1t1gu.1gg10d1 marcatura e di staJ1d(lrd 111eb-può mfatt1 costituire il terreno comune sia degli mtel:':cntl "a monte" - cioè sul d1njim,P, !,Ia "a \·,t!le" - crnè sulla pubblicazione dei testi e sulla progettazione degli ~trurnenti per l'accesso all'informaz1onc:: sulla legge. La riforma delle regole di drajìmgè un processo ormai pienamente a-1.-viato anche nel nostro Paese e da cu1 è legittimo aspettarsi ulteriori risultati a1 fim del m1gboramento della qualità delle leggi Il. InlZlata nel 1986
~ 111llll~oto arncolo gh autoll m parte r1p01tano op1ruom propnc, in pa1te nfensc0110 11sultat1d1 un hwo10 svolto ms1emc ad ,1lt11Fra 1 nume10s1, è do,·croso cnare perso1ulme11te ,1lmeno: Carlo B1ag1oh, Pietro ~Iercatah, Stefano Sola, Yaleuo D1 Porto, Xicola Lupo, Rcm1g10Ptetramala, :\lau10 F10ron1, Caterina Lupo, Francesco !\"oota 1
~
DOC X..'X\-11, n 'i
111 «l11f01m,1t1cae dtntto», Studio d1 f,1tnb1ht,ì per la reahzz,1z10ne del progetto "_\u.e1,so alle 1101me 111rete", m.1mc10spcc1,1le,::-,::,lpoh,ESI, '.?.000 11 Sull~ azwm ~nluppate;J m I talla ncgh ulnm1 qtund1c1 anni m tema d1 nforma del dr,!/Ì111g, Ro
ncgh ultam tempi è \ cnuto acqmst,mdo 111.10,-.t lmfa anche 1n ,·11tù della scm,1b1htà d1most1,tt,1 tn più occ.1s10nc d,i p,ute dei cento d1 p1oduz1011c1101m,m,·11, .1.1a hYcllo stat.tle (.he a ln·cllo 1eg10n.1le"(R Pag,mo, l11hod11,umealla l1:~/.l"h,a, ut, p 326)
A. l\1an.hellzet al. / Man-aluraXi\11..deglia!h
flon11atwi
t!alumi
127
con l'emanazione delle tre circolari del febbraio di quell'anno dei Presidenti di Camera, Senato e Consiglio dei mmistri - ma già anticipata negli anm p1·ecedenti da d1rcttìve adottate da numerose regioni 12 - d1 recente tale rìforma ha registrato un significativo risultato con l'emanazione delle circolan della Presidenza dd Consiglio del 20 apnle 2001 e del 2 maggio 2001, recanti rispettivamente le nuove "Regole e raccomandazioni per la formulazione tecnica dei tesci legislativi" e la "Guida alla redazione dei testi normativi". L'esperienza condotta dal Gruppo d1 lavoro "DTD atll normativi" dimostra che tùteriori progressi nella regolamcntazìone del drefti11g - sia nell'individuazione degli interventi possibili, sia nella loro definizione - potranno derivare proprio dall'accostamento di tale meto~ dologia a quella della strutturazione e marcatura XML. Un'integrazione di questo genere è - ad esempio - assicurata all'interno dei sistemi EnAct (Tasmania) e Llh'IS (Canada), su cui si riferisce nella parte conclusiva di questo articolo.
"A valle" la trasformazione del modello d1 società verso il tipo bottomanche per effetto della diffusione di massa delle nuoYc tecnologie telematiche, porta ad una crescente importam:a del diritto d1 accesso alla legge per tutti I cittadini, per giunta non solo nel Paese d1 vigenza, ma anche negli altri collegati (sarà quc~to uno deì tanti effet11 dell'Euro)n_
up decentrato,
L'Xi."\IL può produrre risultati importanti in entrambi questi campi, quello del droftinge quello dell'accessibilità. Ma, in realtà, cs~o può inflmre anche su altn aspetti parimenti rilevanti: supporto al consolidamento e alla codificazione, disponibilità della legge nel testo vigente, ra210nalità e migliore comunicab1htà del proccdunento legislativo, relazioni con altn 12 La ncca espenenza regionale ha poi avuto una sede d1 raccordo nell"'Os~e1vator10 legt~lam·o mteuegionale" e ha conseguito un risultato dt 11hcvo nell'approvazione da parte della Conferenza dei Pres1dm11 delle :\.sscmblee regionali, nel gennaio 1992, del manuale "Regole e suggerimenti per la redaz1011e de1 testi 11ormauv1", 11cd "Manuale Resc1gno" La c1taZ1onedel manuale elaborato dal gruppo di lavoro gmdato dal Prof G U Resc1g110,1ppa1c doYerosa m questo contesto non solo perché aklllll dei partec1panu a quella espem:nza SI s0110 ntroYaU nel gruppo di la\Toro "DTD atu normat1v1", ma anche pe1ché propr10 sulh1 base del '';\fanuale" era stato avviato in seno all'Istituto per la Documcntaz1011e G1und1ca d1 hrcnze Ll pruno la\·oro di anahs1 per la npIZzaz10ne 111 X.\IL degh atti norma un
11 Sull'accesso uruco alle banche da11legislative emopcc è anche imperniato 11pro• getto ECLEGIS, su CUl S1 nfensce estesamente nell'ultima sez10ne d1 questo articolo.
Pr°'-ge/to }\'IlZ - Fme 2 /
128
l11trod11:;_1011e ag!tstandards
delPr°'-get!o
ordmamenti, usabtlttà delle norme ecc. Si può qui almeno accennare alla tematica parallela (ma alla fine com"ergentc) della tipizzazione XML dell't!er parlamentare delle proposte d1 legge che consente eh estendere la saldatura operata dall'unicità del linguaggio anche all'intero percorso di forma:,,ione dell'atto lcg1slativo 1..j. L'ob1ett1vo del Geli non è consistito nella progettanone
cli una nuova solu:,:1oneai qrnblem1 della creazione o della e;_r;suoned1 banche dati normati\·e, né tanto meno nel pnmo stadio di un processo creazione dt una nuo,·a banca dati norn1ati\·a.
finalizzato ,1lla
Entando un tale approccio orga111c1st1coe c1wn
di
cla~~i
eh
documenti
noi-m:1_tn·1
in
XI\IL,
qu:1_nto
nell'ident1fica;:::10ne uni\·oca dei singoli atti attra,-crso URN" - s1 offre corni..'.sc1-v1;,:10 e ~trurnento operati\-o di supporto, n~petto ai processi in atto d1 affermazione di una adeguata politica naz10nale dell'111forrnaz1one normatJYa, della quale si citano alcum fra i più recenti e significatiYÌ pas-
14 Pc1 un.i L ,pc11en7a g1.ì 111 stato aY,l!lZ,lto dr ,1ttLuz10nc, ,1 um la .il ,1to che la liou,e of R.1pre,e11tatn-cs dcd1c,1 ,1ll',ugomcnto hrrp , ,ml hou,c vm- (sul punto s1 11to111a anche più ,l\-antl, nclL1 p,1rtc finale di questo ,ll 11colo) _-\ Li,-cllo cmopco sr segnaL1 l'irnzLllJ\",l piomos,a (bl P,irlamcnto europeo "Pa1l:\U" ,l LOrnmon Yoc1buL1ff f01 p,11lumcnl.ll\ L1nguagc" l'cr ultc11011 app1ofonù1mcnt1 <..on,ult.ire tl ,lto mrcrnet ht rp \\WW cmop.1il cu inr .' docm.111 re,r, /·1 FD\[(2111l(lì,J(I I ~l "-.Jf()('\/ 1him Pc1 l'I rnlta l'cspcucn,:,t rn un,o al Scn.1to è de,Lntt,1 da ;,.l ho1om Jp1111!1d1 17/f,,, ,mm 111/ 111~h e /'c/!aÙ1:;.,1011u dd/'111/01111a/1u1 pm-/e11m11/arc.;;,,pcnm:;a del Sma!o. ~ot1n,1110
,·, \"cd,, 111que,to ,tc,so numc10 Luticolo cli P L Sprnosa, rl,re~11a::m11e dei I101t11IIIu/onm
c11 dac11111m!1 ,g11md1<1, .1
pag 233
A. ,\tanhctfl et al. / 1vlanatura"v.\1Ldeglzattz 11onnat1vi zta!tam
129
saggi: il programma "e--go11m1me111', varato nel giugno 2000 dal Consiglio dei ministri (nel quale già trovava posto il progetto Norme in Rete), l'art. 107 della legge 23 dicembre 2000, n, 38816,la revisione in atto della disciplina d1 accesso agli archivi normativi della Corte Suprema di Cassaziot7 ne . Il metodo adottato dal Gruppo di lavoro è consistito in due processi paralleli: la creazione di una rete di partecipazione e di contatti che si è
progressivamente allargata. Nei primi cinque mesi del 2000 si sono tenute riunioni a cadenza mensile, in cui si è modellata una metodologia comune, che hanno visto la partecipazione di rappresentanti di oltre 30 istituzioni (11inisten, organi costituzionali, regioni, autontà indipendenti); Il progressivo affinamento di un DTD di carattere generale, valido per tutti gli atti normativi italiani e ut1lizzabile - nelle varie::fasi da tutti i produtton cli documenti elettronici contenenti te,;ti normat1v1, uno sta11dtml capace di imporsi prima di tutto per l'efficienza e l'univ1:rsal1tà delle soluzioru adottate. Per scelta con~apevole, il lavoro i: rimasto nettamente separato da ogni forma eh applicazione informatica ed ha assunto carattere rigorosamente "teorico", in parte anche separato dall'evoluzione del progetto NIR - che nel frattem11_0 qroc-edeya nella costruzione del qortalc e nella creazione di modalità di accesso alla normativa clispombìh 10 formato HTML.
ir, "È 1stin.uto presso la Presidenza del Co11s1ghodei 1111mstr1un fondo de,t1nato al finanz1amcnto dJ lll!Z1at:1,·cYolre a p1omuovere l'1nformat1zzaz1one e la cla~s1ficazionc: della normat1Ya ngente al fine d1 fac1l1ta1nela ricerca e la consultazione gratwta da parte de1 c1ttaru111,nonché di fo1111re s1rument1 per l'att1v1tà d1 no1dtno no1manvo. ~-\ favore del fondo è ,rntor12zata la spe~:1 dt hre 25 m1h,ud1 per 11quirn1uenn10 2001-2005 nella 1rusurn c.hhrc 5 m1hard1 per c1a~cuno degh aruu dal 2001 al 2005 [. ]".
17 \·eJ1, m proposito: E. Giamumolllo, L·1111à e pl,milttà delle bambe d1 da!t g1undw, ~20t.) 1, 'oovc"r'.-'l.ùrorc: ~osnene:",,.b -necc:ss,n-rn, -quufo1, --una Trmrva 1 1egge -bte consH.kll le banche d1 d,1t1 gmr1dic1 del Cu1tro come patumoruo non già d1 questo o di ljucll'org,1110 dello Stato, e neppure dell'amrmru~t1az1011enel suo complesso, ma patnm01110 comune d1 tutti 1 c1tt.i.d1111che qualificlu e orgamzn 1! scrvi7to d1 mfo1m.1t1ca gm-
'"1Jfu2.l[~r,
r1d1c,1
come
serTl710
pubbhco"
130
Progello ~"\7R- FaJe2 / !11trod!l::::JOl!e aglzsmndards delProgetto
11 risultato non ha ancora 11 hn:llo di art1colaz1one nchiesro pet 11 completo dominio di una realtà quale quella degli atti normam-1 italiani, la crn complessità non può e~~c.:rcsottm·alutata - e dei cui stessi confim, - presc;nta cost1tu1scc . corn ,,e noto, nessuno e' cerco I~ . La proposta cl1c qm ~1 però un terreno comune di espenenza sul quale comTrgono soggetti dìYcrsi che operano, ciascuno con le proprie competenze e rcspon!:>abihtà, nella produzione e nella pubbl1cazione delle norme, il primo nucleo di una hngua franca m cm possono cspr1mers1, tanto Il Dipartimento per gli affan giuridici e leg1slat1y1della Pres1dcn:n del Consiglio quanto gl.t uffici cli rlraftù~g dei due rami elci Parlamenta e delle Reg10m, gli l'ffin del i\f1rnstcro della giustizia preposti alla pubblicazione degli atti normatJYJ, ma anche I responsabth dei ~iti 1/'ebdegli organi cost1tu:-:ionali, dei i\1imsteri, delle r\utorità indipendenti, delle Regrom, infine gli stessi ed1ton pr1vat1 e le aziende che - per conto d1 istituziom pubbhche - conducono gli interventi di convers10ne delle banche dati normative o di ristrutturazione dei s1t1web. La prima elaboraz1onc del DTD s1 è conclusa nella pruna,-cra del 2001, per10do in cui è irnziata un'atti-vttà cli tcslm,gattra,-er~o la creazione e.,·11orod1 documenti nurmafr,:1 Xf>lL conformi al DTD. Già alcune mod1fìchc ,1110ì/t111daul in fu1m,11,ium: :,unu ~tace inrrodottc dopo queste pnme cmbrronalt pro,-e.
1':ell'ottobrc 2001 è m1ziata, 1m-cce una m1m·,1 fase eh lestmg ben più ~1g111ficam-a,condotta 111collaboraz1one con il CED della Corte dei Cas:,,1:z1onecht.: ha avviato s1n dal :,ettembre 1998 la 111igraz10nedel ~istt:ma ltalgmrc-Fmd n!rso architetture aperte e che sta oggi ini;.,tando la con,·en,1onc 111XJ\IL dei suol archi\·1 normatl\'1 a scgmto della gara bandita nel marzo 200Cf;.
La collabora71onc appena mi%Jata con 11CED della Cl~sa:;-1one rapprc:icnta per 11Gdl un passaggio clec1s1vo e cosmmrà un contributo rile\"antc all'arr1cchimento e alla prcc1sa71onc del DTD fin qui elaborato. A sua \-olta un DTD X7\IL che rntcgn gli elementi dr marcatura neccssan a l~
S1p1cas,l, molttc, du: gli .Htl nomuu,
1
fino ,lll 01<1 com1dc1,ltl ,0110 ,olo quelh d1
funte ~t,11.lle ,u1 fo1 Ll!l ,nlupp1 degli ,uclm 1 gmud,u della Cmtc (.h C1~~.u1011c Cotte Sup1 cm,1 dt C1,s,11.1onc, Cent10 Elctnomc..o d1 Do<.umcnt.tnunc, 'ì.hrd,:lll1m111,1h1,•, Rom.1, m.1gg10200(1 1' 1
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A. Man-hettiet al. / Marcatura)(J_\,f.Ldeglzatti JJOr!Jlativiztaliam
131
convertire adeguatamente un co-rpus eh oltre 100.000 documenti normativi prodotti in un arco temporale di oltre un secolo rappresenterà una risorsa d1 cui l'intero "sistema" della semplificazione e della razionalizzazione normativa potrà avvalersi2'1• Un primo risultato non potrà che essere la produzione di documenti normauv1 ufficiali in formato elettronico, strutturati nello stesso formato (XML) e secondo lo stesw DTD in cui sono strutturate le più grandi raccolte retrospettive. Il raggiungimento di questo obietuvo avrebbe ricadute importanti, sia economiche sia di qualità della ricerca sulle fonti normative. Per ti momento s1 sottolinea questo elemento di novità nel panorama italiano rappresentato dalla convergenza fra la nprogettazione del primo sistema di informatica giuridica del Paese e il processo cÌl elaborazione di uno standarddi validità nazionale, in un linguaggio ormai avviato ad avere diffusione universale. 2. NOZIONI
PRELIMINARI SUL LINGUAGGIO
XML
L'Xi\IL (Extensible Marknp Langua,,ge) è il più recente e promettente tra i linguaggi di 111ark11p, una tecnologia per strutturare e ordinare documenti di testo. Esso trae le sue origini da SGML, Standard Genera!izedMarkttp LaNgnage(standardISO 8879 del 1986) e da HTML. Sebbene sia uno .standard non proprietario
(è proposto
dal W3C, il
comitato
internazionale
che sviluppa i linguaggi ed i protocolh tecnici del World Wide Web), è promosso e supportato dai principali produttori di software.La caratteristica principale d1 XML è la possibilità, come già in SGML, di specificare non già l'aspetto tipografico e visivo di un documento, bensì le strutture tipiche della categoria d1 cui il documento fa parte. Tramite Xl\,[L, cioè, è possibile descri,·ere classi arbitrarie di documenti, elencandone gli elementi costitutivi e i vincoli strutturati. Caratteristiche costituti ve di un linguaggio d1 n1ark11psono gli elementi, gli attributi e le entità.
20
Ncll'11nponente sistema dd CED della Cassazione cost:muto d,1oltre 40 archivi
111
linea, le pr1nc1pah raccolte d1 t~ stl nonnattv1 sono cosutuue d;igh ;irduvi: Lex~, Lep1e,
Lcxr, contenent1 ti.irtala legislazione statale {dal 190-1-ad oggt) e 1egionale
Progetto ,·\JR - l--~1.re 2/
132
[11/rocùt:;,toHC aglzstandards
delJ>r~gdlo
E!e111wh
X11L, come altn lmguagg1 d1 1JJnrk11p clenvati a vano titolo da SGi\IL, attribuisce caratteristiche strutturai! o descrittive a1 van elementi d1 un documento circondandoli con "tag", etichette testuali individuate da parentesi angolari, come segue: Qw rn 11te~to eh una nota
Nell'e~emp10 1n que~tìone s1 dirà. che l'elemento "nota" è composto da un tag eh apertura (""), da un contenuto ("Qui Ya d testo dt una nota") e da un tag d1 chiusura (""). Gli clementi possono anche contenere altri elementi (si dice che si anmdano l'uno dentro l'altro) oppure possono anche l'.Ssere vuoti, O\'YCro prfft d1 contenuto (nel qual caso hanno una ~inca~~,particolare).
Per esempio in· Qm
Ya tltei.to
ù1 u11.1nota<;nota~
l'clunento "enf,is1" è contenuto (annidato) nell'elemento "nota". Scn\Tndo invece il tag da solo. -;1 mdtCa che l'elemento ·'ncw" è nmto, O\'Ycro è compo~to dal ~olo tag d'apertura, con una barra (slmhJ posto alla fine. /-1ttnimh
Sono dati agg1unt1v1 al contenuto, che permettono dJ.arr1cch1re l'elemento di informazioni ulteriori, utili per scopi come la navigazione ipertestuale, la formattazione tipografica, la ricerca testuale. Sono posti ncccs1,ar1amcnte dentro al tag di apertura, cd hanno una sintassi del tipo nome= "valore". Ad esempio, il seguente elemento con attributo
01g/">:S1todel \'i'3C
E11t1kì
Poiché ! linguaggi di markup permettono d1 definire elementi testuali npct1b11ispecificandone nel testo soltanto il nome, il visualizzatore d1 do-
-1.1Wanhefli
e! al. / 1Wanatmu
X}JL degliat/1 no17l/atwi tlalia111
133
cumcntl provvede automlt1cament.e a sostituirli con i caratteri corrispondenti. Le entità vengono perlopiù usate per specificare caratteri "pericolosi", ovvero quei caratteri che per motivi storie, e d1 incompat1bihtà \Tngono codificati d1vcrsam1.:nte su co111puter di marche e sistemi operatÌ\'l diversi. Ad esempio le lettere accentate, d1 notevole importanza nella lingua italiana, vengono codificate m maniera diversa a seconda dei sistemi operativi. Nei lmguagg1 di markup derivati da SGML un'entità viene mtrodotta dal carattere "&" e conclusa dal carattere ";". Ad esempio, in HTML, l'entità "à" produrrà sempre una a con l'accento grave ("à") indipendentemente dal sistema su cui 11documento verrà visualizzato.
Cos'è1111DTD -Cn DTD (Docummt Ty_beDejinition) è una parte facoltativa di un documento XML. Esso permette di specificare vincoli di correttezza strutturale, poiché indica tutti (e solo) gli elementi che sono leciti all'interno di una classe di documenti XML e alcune regole obbligate d1 composizione tra questi elementi. Una successiva operazione di validazione pt.:rmette poi di confrontare un documento XlvIL con le regole del suo Dm, al fine di identificare e segnalare eventuali difformità. I DTD sono strumenti utili per l'ornogcneiznzione strutturale di documenti dello stesso tipo: a1traversiJ di essi, infatti, è possibile ve·rificare se documtnti di un dato tipo hanno o meno strutture analoghe. È da notare tuttavia che i DTD permettono di fornire regole di correttezza solo per la struttura degli dementi, non per i loro contenuti. Ad c1>emp10, è possibdc imporre che il documento "lettera" contenga neccs~ari,unente un elemento "rrùttente", un elemento "destinatano" e un elemento ''data", ma non che il contenuto dell'elemento "data" sia cffetttvamente una vera data. Per ovviare a questo limite uno standardaggiuntivo a XJ\1L, chiamato XìvIL-Schema, permetterà d1 1,pecificare Yincoh sia strutturah che di contcnuto 21 • Tuttavia lo s!tmdardXML-Schema è ancora di troppo recente elaborazione e puch1 ~trumentl softwarelo supportano. Sebbene sia limitato, il DID rimane quindi lo strumento attualmente p1i:1sicuro per espnmere vincoli di correttezza su documenti XlVIL.
21 Su
:X:\II_,-Schema si ntoma più avann, nella sezione ./. Attività future.
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Progeilo~"\'JR- l:aJc2 / !11trod11zwm t(~!t standards del Progetto
Unicode lln documento XJ\1L è un documento testuale, mTero è composto csclus1\'amentc di caratteri e per la prec1'>1onedi caratteri codificati secondo lo sta11dardUnicodc, Questo consente ad un documento XML d1 essere visualizzato con un normale editor di testo e c1umdi in prospettiva un documento XML non è dcstmato ad i1wecch1are con lo sviluppo vertigmoso dei sistemi e delle applicazioni. Aspetto molto rilevante nell'ottica di formare ard1i,·i che devono costituire un patrtmomo da conservare nel tempo. L'mcode è un set d1 catatten (dH1racter stl) o\'vcro è una associazione che mappa in modo urn,·oco ciascun carattere con un numero. Ad csen1pio nel set d1 caratteri Unicodc la kttcra 'Z' viene rappresentata con 11numero decimale 90 e la lettera "[3" con 946. Naturalmente esistono moltephc1 set d1 caratten prccs1stenn a Crncodc, e ognuno d1 quesn abb1na l numeri ai caratteri m modo J1ffc::rentc.Cmcode però è l'umco che copre tutti i linguaggi naturali viventi e anche alcuni d1 quelli estinti, ma la cosa prmctpalc è che è stato adottato dai maggiori leader di mercata 12. Inoltre Crncode è alla base cli molti .rtandmrlmoderni mfatti oltre a Xi\IL, eccetc,'iene adottato dajan, ECMAScnpt, LDAP, CORBA 3.0, \"'VJ\IL 1a, e costituisce l'implementazione ufficiale dello standm,l 111ternaz1onak ISO/IEC 10646. Infine, affinché un co11Jp11ter possa manipolare un documento testuale, oltre al set d1 carntten utilizzato deve conoscere anche 11 sistema di ovvero come il ~ingoio numero viene memorizzato "codifica" (encodi11i) Ad esempio il numero 90 che rappresenta la lettera 'z' può essere codificato 1t1 sn1rrnt1 modi: come un singolo qyte con segno o senza segno, op111 cui sl dovrà stabilire l'ordine dei l!yte(Rtgendian pure con due o più b_y!e o bttle mdum), in complemento a due ... Cmcode può essere "codificato" m diversi modi come L'TF-8, l:CS2 o CTF-16. E tutti Ljuesti sono gestibili in XML.
22 T1,1 quc~u 11cmd1amo _\ppk., I-IP, lB:\I, ;,licrosoft, 01acle, S.\P, Sun, S, bitsc, Ums~s
A. 1.\1r1rd1e/11 e/ al. / ,\.ianalura XAlL dag/Jatti Nm-matmt!aham
3. I DTDs
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DEGLI ATTI NORMATIVI ELABORATI DAL GOL 23
Preliminarmente occorre sottolineare come gli attl normativi nel loro complesso Qcggi, decreti, regolamenti, ecc.) siano candidati 1deah per essere descnttJ. come documenti X1'1L. Infatti, anche precedentemente alla elaborazione di codici di regole di draftmg,è sempre riscontrabile una prassì di normazione più o meno d<.:ttagliata- con proprie regole implicite di ortografia, lessico, sintassi, stile e struttura - che ha prodotto, in rrusura variabile, una uniformità strutturale degli attl normativi pregressi. Gli atti normativi, infatti: hanno una struttura eYidentc, sistematica e inevitabile: la divisione dell'articolato in libri, parti, 11toli, capi, sezioni, articoli e commi oppure una struttura di altro tipo; prevedono elementi obbligati e facoltativi: per esempio mentre la numerazione degli articoH può essere considerata obbligatoria, ln pa~~ato i commi non venivano sempre numerati; impongono vincoli di contenimento: è assurdo (in termini XML è non valido) produrre un documento normativo m cui i commi contengano articoli, o in cui la rubrica d1 un articolo sia divisa in commi. Un documento che proponga contenimenti d1 questo tipo deve essere senz'altro rifiutato, perché non aderente a regole b.lsilari dì organizzazione dei documenti normativi. Per la particolare idoneità d1 que!:>tiult1m1all'XJV[L,11Gruppo d1 lavoro "DTD atti normativi" ha deciso di costruire dei DTD, espressione delle regole di struttura dei documenti normativi, prendendo in consideraz10ne sia i documenti generati secondo le regole del drefting,sia quelli redatti secondo la prassi, meno dettagliata e formalizzata, seguita in passato.
DTD stn'cte DTD loose L'aspetto più rilevante del DTD d1 Norme in Rete è il supporto, separato ma coerente, di documenti che seguono le dirett1ve del draftmge d1 documenti che non Io fanno, vuoi perché più antichi, vuoi perché emanati da organi che non si sono dati tali direttive. Il draftingesprime vincoli 21
I DTD sono pubblicati si;i ml sno d1 i\iorme m 1etc (,v,nv normemretc 1t) 51a~u1
sito dell'_-\JP.-\ (www.a.tpa.it) .
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aghsLandards delProgetta Prv,gdtoXJR - 1•are2 / ]11!rodr1:;JOIIC
ngid1 per quel che riguarda l'ordine e la dcnomina7ione delle sottoparti di un art1colato, o la numerazione eh articoli e commi, Y111coliche 111 altri te.:.tl, come ~1 è già c.krto, non sono sempre ~oddisfatti. Per poter dcsCr!Ycrc entrambi 1 t1p1d1 documento, 1)gruppo ha c1eato due dn-crs1 DTD, detti s/nrt (ng1do) e /oose(fkss1bilc). Caratteristica 1111portantc è la loro reciproca comp,1tibilità 1 O\ n:ro 11 fatto che 11DTD slml non dcscm-c ~trutture dl\'Cr~e dal DTD loosi:,ma impone alcum ulteriori ,-incoli d1 accettabilità. Questo fa sì, ad esempio, che tutti i documenti che sono corretti é>CCondo 11DTD stml lo siano anche secondo il DTD /oose,e che tutti 1 documenti precedenti alle rcgok cli d14tll{(, ma che autonomamente hanno adottato 1 \·incoli formalizzati 1Il c1ucMo documento, sono compat1b1li con il DTD
slnd. Le
!J-r mtegoned, domJ//mh
Fatte sah-e le differenze spec1fiche, i due DTD, strut e loosedcscm-ono identicamente 1 documenti normativi diY1dendoli in tre grandi categorie: gli art1colat1 senza preambolo (ad esempio la leg_~eordmana), gh art1colat1 con preambolo (ad esempio, il decreto-legge) ed I semi-articolati, ovvero turn c1ue1documenti o che non sono facilmente riconduc1b1b ad articolati trndi:nonal! o che, pur potendo present.are ~trutture gerarchiche molto cv1denn e s1milt all'articolato delle leggi, presentano un numero !:.uffic1cntc d1 d1fform1t.\ da rendere 11npropomb1le l'u~o d1 modelli di docL1mcnt1 più 11ormal1zzat1. La !:.pcrnnza del gruppo d1 la\·oro è che con i due art1colat1 s1 po!:,sano e!:,pnme1e tutti r documenti creati secondo le regole o la pras~I di norma:none, e con Il ~cm1-arncolato si possano esprimere tutti gli altri tip1 dì documento. indipendentemente dalla loro regolarità. Il DTD dcscrffC dunque dod1c1 tipi di documenti e li attribuisce ad una d1 queste tre catcgonc: legge ordmana, legge cost1cuz10nale e legge regionale nella categoria articolato ~enza preambolo, decreto-legge, decreto lcg1slat1wi, decreto rnmisterialc, decreto del Pre'i1dente della Repubblica e decreto del Presidente del Con~1glio dei Ì\l1n1stn nella catcgona documento artIColato con preambolo, atto di autorità 111d1pendcnte, decreto m1111stcnale non numerato, decreto del Presidente della Repubblica non numerato e decreto del Presidente del Consiglio dei Mm1stti non numerato nella struttura semi-articolato. Inoltre esistono quattro nomi ''generici" d1 documento che possono essere adattati a tutte le categone di documenti non esplicitamente elencati.
A. Marc/1et/tet al. / Manalura XlvIL de~~!t atti nom1atiw italiani
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Orgamzzaz/onedelDTD Il DTD di Norme in Rete è organizzato in sei documenti principali ed altri sette documenti accessori. I documenti accessori descrivono alcurn caratteri speciali o pericolosi (caratteri che, come le lettere accentate, possono essere rese diversamente su sistemi operativi diversi). I ~ei documenti principali, invece, descrivono le strutture del DTD organizzandole come segue: Dcfiruz10ni specifiche del DTD strie!nel )ile strict.dtd nel file loose.dtd Defimzmm specifiche del DTD /oose Definizioni generiche a tutti i DTD nclfi/e global.dtd Defini7ioni di strutture specificamente normative nel file nocme.dtd Definizioni text.dtd
di strutture
testuali, tabellari o modulari nel file
Defi111z10111 d1 strutcure per la gestione delle meta-informazioni nel file meta.dtd Ovviamente iftle global.dtd, normc-.dtd, text.dtd e meta.dtd, oltre ai.file accessori, sono usati in maniera identica nel DTD stm"t e DTD loose,e le uniche differenze sono concentrate nei due file stnct.dtd e loose.dtd. Elr111e11ft11or11Jaftut
La struttura normativa descritta in norme.dtd è composta da un'intestazione, un (eventuale) preambolo, un articolato, una conclusione, e zero o più annessi. In più sono previste le formule iniziali e finah del documento. Di ogni elemento sono fornite ovviamente le carattenst1che e le strutture interne più appropriate. Ad esempio, l'articolato :;1 compone di libro, parte, titolo, capo, sezione, paragrafo, articolo e come della prassi normativa. I commi conma secondo le regole del m-ajtin,g tengono o un corpo di testo o un elenco di clementi. Il DID prevede due tipi d1 elenchi, quelli composti d1 elementi lettera e quelli composti di elernenti numero, alternati\ amentc anmdabili l'uno dentro l'altro. Gli annes~1possono essere o gcrnrchie, o blocchi dJ testo, o tabelle, o adchrittura intcn documcntl. È dunque possibile secondo il DTD fornire un elenco degli annessi, e per ciascun annesso specificare una formula d1 giun-
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Progello XIR- l·me 2 I lntmd11:::;one ag!tstandards delPro,gclto
z10ne al documento ospitante (ad esempio, "Allegato 1") cd 111formaz1oni vane pre-annesso in forma libera. In c1uesto modulo Yengono anche dcscnm alcuru clcmcntl spcciah, utili7.7ab1liliberamente ovunque \'1 !>iadel testo (ad escmp10, nel corpo di un comma). Questi elementi speciali permettono d1 identificare parti che hanno un s1gmficato preciso per i documenti normativi, come riferimenti, date, luoghi, atti, enti e soggetti, Lo scopo d1 questi elementi è fornire un meccanismo per normalizzare glt estremi dei riferimenti, o i Yalori delle date, o I nomi di luoghi, atti, enti e soggetti, senza interferire con il testo della norma o restr111gercla libertà del legislatore nello scegliere le parole del testo. L'ipotesi è che applicazioni sofisticate (di nadgazionc, ricerca, ccc.) possano essere realizzate soltanto se esistono vrncoh affidabili nella smtassi utilizzata per 1 r1fer1menti, la descnzione di date, 1 luoghi ccc. e che questo sia po'>s1bde fornendo al marcatore di documenti una smtassi per dcscriYere con precisione 1 valori d1 t,tli riferimenti, date, luoghi, ccc. che il legislatore ha !:icrmo1ll as~oluta libertà.
FJr:JJN!!lt !erltta!t,tabel!arte-111od11!art Nel jìle tcxt.dtd vengono dciinm elementi te~tuab, tabellari e modul,ui. coprono due fonziom di\·en,c. In pnmo luogo, permettono d1 descrÌ\Trc struttllrc particolari, O\'Yero tabelle e moduli, 1nser1tc sta come anne:,,:,,1 ai documenti normatJ\"I, sm all'mterno dei documenti !>tessi. In ~econdo luogo, comentono d1 descm:ere strutture con Yalore più tipografico cbe :c.emantico, come capoversi, grassetti, cors1Y1,ecc. La prtma funzione ba apphcab1!Jtà u111vcrsalc,p01ché tabelle e moduli vengono frequentemente inclusi nei testi normativi, mdipendentemente dalla loro natura. La seconda funzione, invece, è di notevole importanza per quei t1p1di testo (ad esempio, atti d1 autorità indipendente) o quelle parti d1 documento (ad csemp10, il preambolo) che non hanno una struttura ngorosa e formali7.zata, di cu1 può essere identificata una struttura -vaga e generica (ad esempio 1 capm~ers1) e di cui viene descritto soltanto l'aspetto tipografico. Infine può succedere che il legislatore, per nessuna 1dcnt1ficab1lcragione semantica, decida di usare stili tipografici particolari per part1 di testo non altrimenti indi\·iduate. In questi casi si propone l'uso d1 elementi ad hoc che nflettano la scelta tipografica adottata, ignorando qualunque interpretazione semantica. Per tali categone d1 elementi, 11Gdl ha deciso d1 usare nomi tratti da HT.ì\[L, al fine dt sfruttare conoE:,,:,,1
A. lvlanhelflet al. / ZvlcmaturaXvlL degftatll nonnati111 itaftam
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scenzc e softwaregià diffus1. Sono dunque defimn elementi come p, b, i, table, ecc., che chiunque conosca HThIL sa già in quale modo e per quale scopo utilizzare. Tuttavia va sottolineato che questi non wno elementi HTi\IL in senso propno: l'elenco degli clementi è molto più limitato, il numero degli attributi utilizzabili è molto meno ampio e l'ambito d'uso è molto più controllato che in HTIIL. Infine va notato che è possibile assegnare a qualunciue elemento del documento, sia testuale che normati,·o, uno stile tipografico nella sintassi dei CascadmgSrylc.\beef, lo standcmltipografico di maggior diffusione ne! World Jf,~ideWeb. j\,f ftawfan11azioni
Nel file meta.dtd vengono descritte ]e tipologie previste di metainformaz10ru associabili a1 documenti cd alle parti di documento descritte con il DTD. In realtà le metmnformaz1oni permettono mfinite possibilità d1 -valore aggiunto, d1 cui ptr il momento solo alcune sono qui suggerite, allo scopo d1lasciare spazio per approfondimenti in una seconda fase. Va precisato che il DTD non suggerisce che le mctainformazioni debbano essere poste all'interno dd documento, né che debba esistere un unico blocco di metainformazioni per ogni documento. Esso fornisce una sintassi cd un'organizzazione delle metainformazioni e, mdipendenti.:mente, indica alcune posi7iom sta11dard nel documento dove inserirle, nd caso si decida cli porle internamente. Sono qmndi previsti due tipi di metainformazioni: quelle relative al doc:umenco nel suo complesso (elemento e quelle locali all'interno del documento "meta") (elemento "rnlincmeta"). Nell'elemento "meta" possono essere poste cinque tipologie dn.·erse di mctamformazioni: demitton: sono alcune metainformaz10ni foncbmentali per descrivere 11documento m questione. Tra queste ricordiamo la pubhlicaz10ne ufficiale, l'UR.'\J a C'Ul associare il documento, il o gli c,·entuah alias (altre forme testuali con cui 11documento è noto), le v1genze in caso di docurne-nto con una multivigenza, eventuali relazioni con altri documenti normatln e una lista d1 parole chiave per descnvere il documento;
lavonprepara/on:in questa sedane è possibile includere, a testo Jibero, informazioni e documenti connessi con la fase preparatoria del testo;
1-1-0
Pro,_~e!!o 1\/R - Fase2 / !11tmdu:::w11e t(g/1 standards delPro~~ello
propnetcmo: uno schema libero d1 metamformaz10ni un'applicazione
relative ad
proprietaria;
redazionale: ìn questa sezione la redaz10ne che si occupa di pubblicare un documento ha la possibtlità di inserire mformaz1oni libere sulla pubb1Icaz10nc medesima, fra cui anche cornmenti o annota;::ioni d1 tipo gmnd1co;
rltspostzwnrin c1ucsta sezione si po~~ono m:,enre d1~posiz10m caratterizzanti o ,mahtiche per de~cn\'cn: il contenuto normam·o cli un documento.
O\, t;tmcntc, le d1~cu~s10111successive potranno proporre num·1 elementi nelle categone esistenti, o num·e categorie d1 metamformaz1on1. 11 DTD donebbe accomodare tali modifiche con poca fatica.
11DTD è accompagnato da un documento te~tualc che form~ce sp1cgaz1on1 dettagliate ~ul ',UO contenuto Inoltre nello stesso documento vengono fornite alcune prescn7iom per aspetti del 1J1arkup10espnm1bih con la srntassi dei DTD. r\.d esempio, per quanto riguarda 1 ,·alon dell'attrtbuto ID, uuhzzato per forrnrc un indirizzo umYoco ad ogni elemento m
Come dcscntto nei paragrafi precedenti 11lavoro s\"olto dal Gdl ha prodotto sta degli schemi che descri,·ono la struttura dr d1Yerse classi di attt normativi sia la definizione d1 un set mmimo di metadan che descrinmo proprietÀ generali dei smgoli atti normat!Yl come ad csc::mpio la data eh pubblica:1.1onc. 11 lavoro successin) che il Gdl si accmge ad affrontare consiste da una parte nell'allargare le t1polog1c di atti normattYt trattate e dall'altro nell'affinare Il lm·oro finora svolto. Si pren;de qrnnd1 d1 nla~ctarc num·e ,·crs1om del DTD che do\"rnnno garantire una buona compat1b11Itì all'indietro, oYn:10 garantire che 1 documenti 1mmes~i con 1 precedenti DTD po~~ano essere validati anche dalle nuo,·e a meno di limitate modifiche chr.: potranno comunque i;s~crc apportate m modo automatico con l'aus1ho di alcunl: procedure software che ~aranno nlasc1ate inswmc alle nuovi ,·crsioni. Si prevede inoltre cÌI tradurre rutti gli :,chern1
A .. Jlauhettt e/ ul. / ivlr.1m1/11ra À'A1Ldegl,alh ,rorme11tvi rta!tam
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realizzati con DTD X:\11 nel nuovo standa,-dXMLSchema 1'~. l principali vantaggi che XML Schema presenta rispetto ai DTD sono i seguenti: Gestmne più avamata dei tipi di dati:
50 tipi di dati predefiniti rispetto ai 1Odei DTD possibilità di definire dei tipi d1dato Medesima sintas5.i dei documenti Xl\IL (un XML Schema è un documento Xll1L a tutti gli effetti); Orientato agli oggetti (un tipo può essere derivato da un altro). Oltre a questo, Schema consente in modo semplice di: specificare che gli clementi figli appaiano in qualsiasi ordinc 25 specificare che il contenuto di un elemento sia unico specificare che il contenuto di un elemento sia misto 26 definire molteplici clementi con lo stesso nome ma con contenuto differente definire clementi con contenuto nullo definire elementi sostituibili da altri elementi
Queste caratteristiche comunque non aYranno un gros~o impatto direttamente sulla validaz10ne de1 documenti normati,•i, i quali a partt· le date temporali ed alcuni campi numerici non hanno partJcolan 1..:s1genzc di controllo dei tipi di dati immessi. L'impatto maggiore sarà nella migliore organicità degli schemi stessi che essendo fra l'altro dei documc:ntl X...\1L:>., potranno essere utilizzati per generare 111 modo automatico della documentazione come il manuale di riferimento degli clementi e dei relativi attdbuti. Accanto a queste atti'dtà se ne ipotizzano delle altre funzionali all'affinamento degli schemi e che sono: immissione di un numero signi21 X:\ILSchema è una raccomandaz1onc \i;:'3C del 2 m11gg10 2001 http/ /\V\V\\" w3c 01g/X:\IL/Schcma ~,,Questo Ymcolo che eia p1esente m SG:\Il..,eu1 st.ito el111111utoco11I D'ID Xi\lL 1/, Un contenuto misto co11s1srcd1 ekme11t1 sparsi cam;tlmcnte nel te~to, cosa defi111b1lc nei DTD Xi\1L 111,1 con .tlcunc hm1taz1om esp1ess1Yc
~-J DTD X.\il, utilizzano ,ma smrnssldcuvau dalla ~111tass1 de1 D"lD SGilLL
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Progetto SJR - Fau 2 / lntrodu:::,1011e c~glz standards delProge!!o
ficativo d1 attl normativi in XML, sviluppo d1 protot1p1 per la gestione di tali documenti, realizzazione di documentaz1one e trasferimento dei risultati.
A /!11 •itàprotot1pti!e Quc!>t,1 attintà nemra nella gestione eh informazione semistrutturati~: essa mfattt pre\·edc lo sviluppo di prototipi per:
1mmiss1one di testi pregressi
claboraz10ni dei documenti2~ ricerche e statt!>tichc con l'aus1lio di DB X;\fL fruizione dt atti normati,·i tramite hrow,Fr e stampa'"
Tale attività valorizza un aspetto strategico della !>celta di X~IL. I documenn X;\JL, infatti, si prestano molto bene ad un trattamento automatico. Si ricorda che una delle carattemtiche 11 cli XMJ, (al contrario cli HTML) è quella di essere un formato "comprensibile" oltre che agli uomini anche alle macchme. Qumdi questa att1v1tà ha d duplice scopo d1 mostrare sia l'ut1liao dì c1ue!>tapotenzialità legata a Xi\H, ed anche di fornire un «feedback" per ulteriori affinamenti degli schemi e dei mctadatl. Allll'!!d
1h kst11zg
Questa .1tt1,·1tà cons1!>te ncll'1mm1s!>10nc di un set di testi notmati,·1 qu,1hficato a rappresentare una buona casistica di poss1bil1 atti normat1n che !,Ot10 !>tanprodotti in tempi d1Yers1. Tale attiY1tà già in cor.;o cost.1tu1scc un utnmo banco di pro,·a per gli schemi finora approntati. Essa
2~ Gh ,ltn no11n.1tn-1 11ent1ano nell,1 catcgou.1 dell,1 1nfo1m,t,1onc scm1,trntn11.lt,t, ,1uesto ,!'>petto s1 d1srrnguo110 ,L1ll'1nforn1.1z10ne molto st1uttu1,1t,1 come ,id cscmp10 dat! che\ 1,1gg1ano nel ,etto1c del commeruo dctt1on1co
l!l
1
2~ Le più ~1gmfic.H1,e espe11e11 ✓c m quc~to ,cnso ,111dr,111no oucnt.11c sulh pwdu✓.:10ne .m1omanca del te~to \":tgcnt( lu S111c01d,1chç X:-.(L s1 occup,1 dcl\,1 stt\.lttuta d1sm1e1e~~;111dm1 compleramente dcgL ,1spett1 d1 fo11n.maz1one g1nfica Cn documento X\IL, sebbene leggibile, non s1 p1e:,t.1 ad una lettura daett,t nu ncce,,m1 di ultcuou mfoun,1 ✓10m grafiche 1,1ccoltc nel t.ob1Jdct11fogh d1 ~tile c~nlcshcer)
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X.\IL
1ll
10 punn "http/ /,nvw w3 01g1X:\1L/1999/X.\IL-111-I0-po1nt, html"
A. Manhelllet al. / M,m:aturaX,\,JL deg!tcttlt
no1111ahvt 1talram
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inoltre fa da motore per le attività cÌl sviluppo di prototipi (immissione e visualizzazione) e di documentazione. In questa attività vengono infatti coinvolti soggetti che finora non avevano partecipato ai lavori del Gdl e quindi costituiscono anche un test per la documentazione finora prodotta.
DocmJJentazjone Si ipotizza di approntare differenti tipologie di documentazione uso di differenti tipologie di utenti:
.ld
Testi mttodutciv1 ]\fanuale d'uso Manuale di nfornnento Documentazione dotti
tecnica della orgamzzaz1one degli schemi pro-
Tra~fe,ùmntodet mt1/tah Promozione costante cli scambi di informazioni con i soggetti coinvolti nella produzione di documenti normativi elettronici in XML con la sintassi prevista dallo standardNorme in Rete. L'ipotesi più immediata è quella d1 predisporre uno spazio 1vebm cui I ru~ultati delle varie attivitit: <;chem1 in formato DTD XML e Xt"\1L Schema, documentazione, esempi d'atti normativi, prototipi d'immiss10ne, visualizzazione e ricerca. presentai:c
5. ALCUNE ESPERIENZE STRANIERE DI BANCHE DATI LEGISLATIVE IN SGML E XML Questa sezione è dedicata ad una descrizione d1 alcune banche dati giuridiche europee e mondiali contenenti - in formato SGML o Xt\1L la legislazione nazionale del Paese in questione, con esclusione di ogni altro arcb1Yio, fra cu1 quelli contenenti giurisprudenza o dottrina. Non saranno esaminate tutte le banche dati legislative in SGML o }G\!L es1stcnt1 al mondo, ma solo alcune esperiem:e maggiormente rnppresentative d1 problemi e soluz1oni, quali si presentavano a metà del
2001.
1--1---1-
Pro_ge!la ,"\JR - Vi1.1e l / hilrod11:;;_101111 a._~h standards delProgetto
ln numerosi Paesi la marcatura della lcg1slaz1one m SGi\JL risale ai primi anni '90, mentre l'approYazione dì Ljuesto s!C111dard da parte dell'ISO è del 1986. A riguardo è stato affermato che "SGNIL is wìdely uscd 1n the kgal publtshmg field because of ìts su1tabil1tr for legislat1on and cornpkx lega1comm<:nory"l:. In finlandia, ad c,,cmpio, l'uso dello standard nella leg1slaz1one ha an1to iniz10 nel 1994 con 1! progetto Raske del Parlamento, d1Yentato pienamente operativo nel 1997. Anche la più unportantc banca dati legislativa del pae'ìe, Finlc:-..,è strutturata integralmente in SG:\IL e presenta la caratter1st1ca aggiuntiva d1 essere completamente btlmgue, 111finlandi:sc e svcde,,e, le due lmguc ufficiali dclh nazione
Nel 2000 il ;\fm1:,tcro della giustizia finlandese ha iniziato un progetto per realizzare 1n SGML una banca dati di legislazione m testo y1gcnte, la cui ultimazione i; prev1st,1 alla fine del 2003. Cn sistema pilota ha già dimo'>tratu che "tt 1s possible to cstablisb and update in SG:\IL a database of consolidatcd leg1~lat10nat rea~onable costs"ìì. Per contro la Tasma111a, piccolo Stato federato dell'Australia con sìswma g1urid1co di Common La,v, c1umd1 dJYcrso
http://ww\v.thclm\·tas.gov.au. Va precisato che la Ta~marna, ogni anno, appro'-·a circa 100 Acts e CJrca 200 Stat11to1J' lvt!es, che vengono tutti in~ent1 nel sistema. ~ì~tcma si ch1:1ma EnAct cd abbraccia al tempo stes~o li drajtÙ(~, la gestione, il consolidamento e la pubblicazmne della leg1slaz1one.S1 noti che esso è stato completato nello ~tc~so anno, il 1997, in cui la fo111land1a ha reso opetath·a in SGML la già citata banca dati Ra~kc. Un progetto analogo è m corso in un altro Stato federato del!' Au~tralia, 1] New Questo
South \X'aks. Si c~porranno
ora 1 progetti basati sul nuovo standardX.ML.
ln Olanda nel maggio del 2001 1! :\!mistero degli interni ha affidato :1ll'cditorc pnvato Sdu ultge,·cr~ il progetto XML BasicLcg1slationFt!e 12T . \wold-:'lfooLC, l Clemcm, :'lf Tadd, Com1eded!11the Lm1•· T(Wl/a111a11 u~1.,latw11 "]omnal of Info1mat1011, L,w ,md Technolo~", ~tJ00, n 1, 111 !11.1.p \\ \\ ,, I 1\\ \\',ll \\ I( k 111, uk 11111111-1 .nnokl lumi 11,11z~h1//hl,
' 1
'l _-\rnold- \Ioo1c. I Cli;mem, :-1 Lu.ld, .rt
_,l. l'v!ard1e!flet a! / l'vfonatura XWL dtg!tut/1nonnalwi t!olumt
145
(Basis\XlettenBestand o, in sigla, B\X1B).Tutta la legislazioneolandese sarà raccolta in un DBMS unico in formato XlvIL. La durata de] progetto è prevista in circa 5 anni. Si renga conto che già oggi la ma?;gtor parte della legislazione olandese è strutturata in formata SGì\IL. Per contro 1n Svezia l' .1dozione dell'XìvIL da parte della banca dati Rixltx, gestita dal Parlamento ed avente contenuto anche legislativo, non è previsto, mentre verranno invece marcau in XML gli atti parlamentari (progetto Vris).
1n Francia i due grandi portali gmrid1c1pubblici,Lég1francee Jurifrance, 11primo destmato all'utenza generica e gratmto, il secondo rivolto all'utenza professionale e pagante, passeranno cntrambt all'XJ\1L. L'appalto è stato bandito all'inizio dd 2001 Non ci sono ancora 1 DTD, ma la discussione sul t1po di tags e hnks è praticamente conclusa. In Canada esiste il progetto LlMS (Leg-1slat1on Information 1fanagement System) che mira a gcstfre in XJ\,IL 11dmftinJ!.,la stampa, Il database cd il sito della leg1slaz10ne federale canadese consolidata. Il progl!tto ~i trova nella fase iniziale di ptogcttaz10ne e testinge la sua conclusione e prensta alla fine del 2004. Progetti similari sono m corso da parte dei go\Trni regionali del Québec e dell'Ontario. Ncgh Stati Uniti si sta lavorando per produrre gli atti parlamentan in XJ.\,ILed a tal fine sono stati già elaborati 1 relativi DTD per Bills e Reo:;olution<:, hber:1mentc consultab1li da chiunque su un appo~itu ~ito Internet (http://xml.house.gov). Infine, va citato il progetto Eulegi:, dell'Unione europea, giunto finora allo stadio d1 prototipo. Qutsto progetto ha lo scopo di consentire a qualsia:..i utente europeo un accesso unico ,i!le diverse banche dati giuri• diche esistenti 1n Europa. Attualmente partecipano al prototipo banche dati finlandesi, francesi, portoghesi, svedesi, inglesi e comunitarie, delle quali solo un p1ccolo numero è in SGML, mentre tutte le altre sono in formati tradizionali. L'accesso unico si basa su un sistema d1 metadati, strutturato rn XJ\IL, comune alle vane banche dati interessate.
Una trattaz10ne apposita merita la gestione della vigenza in EnAct, il già citato ~istema legislativo rn SGML della Tasmania. La scelta dt poter disporre della 'Versione consulidata m ogni possibile data del passato viene motivata con due argomenti pr1nc1pali, gmr1sprudcnza e utenza: "A case goes before a court often many ycars after the relcvant events took place, but the court generallrmust apply tbe law at the time the clisputed
Pro§!foNIR - l7iue2 / I,1trod1t:;jOl1e agltstandards delProge!lo
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e\-ents took piace, not the currcnt law ( ... ) \'vhat the users want is the ab1lity to spec1fy a "time point" and tben search and btO\VSe the collect10n as it was at that time pomt, vicwjng thc law that apphed at that tlme"ì 4 • Questo approccio alla vigenza viene colà denommato pomt~mt,me accessto legtslatton.
In EnAct il documento legislativo, essendo d1 regola molto lungo, ,·iene spezzato 111 frammenti successivi denommati componcnts (corn~pondenu alla Secuon, il nostro Articolo, o allo Schedule, il nostro Allegato), ognuno dei qual.i nporta in calce una tabellina che mdica l'intervallo temporale di nlid1tà (date eh ml7ÌO e di fine Yigenza). Quando la Jcgge viene modificata, il sistema costruisce automaticamente le nuove versioni dei frammenti che sono intere~satJ dalle modifiche e conserva le \·ecch1e come nfcnmcnrn storico. I consolidamenti sono generati unendo insieme 1 frammenti vigenti ad una stessa data. Inoltre in EnAct sono ~tate create le nozioni di se.r.rwnal ve1,,0JJcd histoni.ti!nmoJJ della leg1~la7.10ne. La semo11al1·e1-s1011d1 una legge è la versione del documento quale approvata dal Parlamento, quella di una StahtfOIJ Rtrleè la \-crsione pubb!i~ cata nella Gazntta ufficiale. Le /Jistoncalverswnssono mvecc le versioni dei documenti legislativi "ricostruite a frammenti" per fornire i consolidamcnt1 a qualsim,i data del pas~ato. Nel sito d1 EnA.ct ~i afferma: "lt 1s the auromauc consolidat1on feature which will prov1de perhaps thc most s1grnficant bcnefits for Tasmarna. EnAct is the first system m the world to provìde this kìnd of fonctionality". Altre fonti confermano che la Tasmania possiede finora l'unico sistema di consolidamento completamente automatico. Tutto ciò viene reso possibile dal fatto che "a monte" lo ~tesso draftmg leg16lat1voè largamente automatinato, poiché costituisce parte integrante del sistema complcsstYo EnAct: "The ~ystem allows the drafters to create amendments by markrng and emphasizmg thcm dircctly on a consolidated \ ers1on of the target Act. Thcn a special mo
11
T .\rnold-;'II001c,J
Clemens, \l T,tdd, ut.
"-1.Marchelltet al. / MarcaturaXML deg!tatti normat1v1 ttalrani
147
"On the lìve system, the workflow mcludes comprehensive quahty checkrng for both the wordmg of amendments and the applicatJon of thcir mcaning. The code that applies amendmcnts can produce a marked version showmg the changcs as strike-through and under-lmc (hke change-tracking in Microsoft Word). Tl:us vcrsion can be uscd to focus the attention of thc proof-readers. "It must be cmphasizcd that all utilmes that apply amendments to produce a ncw version repott any difficulties when applying thc amendments. This means that normally, if the automatic process goes wrong in any \vay, it does so in fairly easily noliccd ways, not like human processes whcrc lt 1s much more likely that small things are misscd";; Anche il progetto XML LlMS del Ministero della giusti7.ia can,1dese, una Yolta che sarà ultimato, renderà possibile per la legislazione federale un "point-in-tJme access to historical versions". Infine, m tutti 1 paesi citati nella presente rassegna la verswne cartacea della legge prevale ancora su quella elettronica, in caso di discordanza fra i due test1. Fa eccezione la Tasmania. Questa pos1iiede un regime di autenticità dei documenti del tutto nuovo e chvcrso, che non esiste 111 nessun'altra parte del mondo. 11 Legislat10n Publication Act del 1996 dispone infatti che la legtslaz1one pubblicata dalla banca dati m SGML facente parte del sistema EnAct ha valore ufficiale diretto. Gli scopi della legge sono così descnttl nel preambolo della stessa: "to establish a datab,1se as thc source of thc authonsed vers1on of leg1slation m force, to provide for the production and distnbution of authori1icd copi es of legislation on the database, to give evidcntial") status to those copies (... )". Qualunque utente può c:h1edere, nvolgendos1 obbhgatonamente allo sportello elettronico della Printing Authonty of Tasmania, il testo di una determinata legge quale vigente ad una qualsiasi data (pomt-111-tùm vtew). La legge viene quindi individuata e convertita per l'utente da SGML ad RTF. In fondo al documento figurano due tabelle: la prima elenca le leggi che hanno modificato quella richiesta dall'utente, la seconda elenca
15 Inf01manom contenute 11cl s1to del JOjhvarcSI;\1 (Stmct11redlufarmatzon ,\f.t111ager;, sviluppato dalla società :\spect Compuung per E1zAct. S1 consultt 1'1nd1r1Zzo· http:/ /ww'».i~pect com au/,-\~pt;ct/P1odnc1~/p10ducts s1m.html Tah 1nformazion1 sono state po1 mtegrate con quellt formte per e~mail da Tunothy _-\R__,OLD-~IOORE.
1+8
P1ogello XIR - FttJe2 / l11trod11:;_1one ag/1standards e/e/Pra,_~d!o
n1tte le disposizioni che sono state modificate e come sono ~tate modificate. Inoltre tutti gli Acts e Statuto!)' Rii/esricompresi nella banca dati includono un certificato del Chuf Par/1a11m1fa1) Commi nel c1uale ncnc md1cato che: a) il proyycdimento nel certificato;
è la ,·ers1onc autoriz~arn alla data specificata
b) c~so è comprcns1Yo
d1 tutte le eventuali modifiche apportate pnma della data indicata nel ccrt1ficato e che sono in \·1gorc alla data medesima. L'utente del sistema nce,·e c1umdi anche c1uesto certificato di autcnnc1tà imieme al proYYcd1mento che ha nch1cstu. Da ultimo, è mteressanw notare come questa legge disponga una ~cnc di !>anz10rn, nella forma d1 multe, per chi sia m nno modo responsabile di falsi.
Identificazione dei docwnenti giuridici tramite URNs ( Uniform Resource Names) PIERLUIGISPINOS.\' SOìl.L\I\RJO: 1. - I nomzt.'11,jor1JJi dei dowmentigmrzdta - 2. LA uhema di aJse__ g1w~w11e dei 110mlumfomu m dowme11!t giurùlzu- 3. Prindpt del feroizzodi nroÙcJOJJe per i do,mnenJ;gmndtà - -t.Attività di Jpenmentazjone - 5. Btb!iografia
Rl \SSllNTO: 1/pro.gel/o11c~onaleNon11ezn Rete Jlpo11el'obbiettivodzjm1ktare ti repmmenloe la naviga::;fone /ra z dtH11111enli gmndw w 11nambientedtslnblllto; per la io.,lnr:;iolle di 1-111zpe,teJto globale- pm-ZJ!enla e mdipendenle dallelowzwm clt refe• è ,!alo dq/imto11110standard per l~dmtifi,aZfONe dt q11eJ!1matena!t tran1ite nome umforme (URl\'j. I 'e11gu110 deHnt!t. ,1) lo nhema di asst~na;Jorre dei nomi, baJa/o ,11!/a rappn:sen/a::;_1011efò,m,1/1:;:,::;_a!tl ,/~g/!elemoilt larattenJtui di 1111 alto; b) t pmhl/JI del ,m;i~io di mol11::;,1on da ,wme a lomZ!onedz rete;,) 1pro!ollpi deiJu!Jm Jen,1~1: mMhV\.alorr: det njcnmwli per la costm::;_,011e a1I/oma/tca de/!11 UR1"\·e 111olutoreda UR.,\1a URL 1
1. I NOMI UNIFORMI DE1 DOCUMENTI GIURIDICI Nell'ambito del progetto NlR è nata l'idea di identificare 1 documenti giuridici tramite un nome uniforme; i nomi uniformi - Unijom; Resource NaJJJes(URNs) - sono stati concep1t1 dalla comunità Internet per fornire identificatori univoci e persistenti, mdipendentl dalla locaztone fisira, di ri~oP,c in 1ete. Nei documenti giuridici sono molto frequenti ed estremamente importanti i nferimenti ad altri provvedimenti; pertanto la possibilità di poter consultare immediatamente il documento referenziato costituisce un ausilio d1 grande rilievo, e a volte indispensabile, per la piena comprensione del testo. I colkgamenti 1pcrtestua.li del Web rispondono senz'altro a c.1uesta esigenza, ma appa10no non adatti ad un impiego su larga scala nel diritto: il nfcrimento alla risorsa referenziata si.basa infatti sulb sua locazione fisica, ei,pressa 1n modalità uniforme tramite lJRL (L.mjor111 &ro11rceLoca/01}, che presenta problematiche, ormai largamente cono~cmte:
P L Spmosa (IDG-C>iR) h~. coo1d111ato 1l Grnppo d1 la,·oro del Progt·tto KIR dcnom111ato "Ident1ficaz10ne delle nsorsc tramite L'R-"-s (Umjorm ReJotmel°V,11Jm)"Il suo mdtnno e-1J1at! è [email protected] cnr.lt.
15l)
Pro~~ello SIR -1 'a,e2 / In1md11:::_ro11e ait ~ tandards delProgetto la difficoltà d1 conrn,ccrc la locazione della risorsa citata;
la perdita d1 \'ahdita nel tempo delle locazioni menu;
(CRL) ne1 nfen-
!'1mpos:-ibilità di refcren;,;1arerì:-iorsc non ancora pubblicate;
che rendono qu111d1la rete dei collegamenti fra documenti estremamente limitata rispetto alle potenzialità e sempre più inaffidabile nel tempo. Per ovviare a tali inconvenienti si è pensato c1umc.hdt ut1linarc un sistema d1 riferimenti basato sull'assegnazione a ciascuna risorsa gmndica dì un nome urnforme e su metodi d1 ri.'>oluzwne (RDS: Rnolnr D1swi·eo Serl'tce)capaci di reperire l'oggetto corrispondente. Gli strumenti 1dent1frcat1 sono conformi a quelli definiti all'interno dell'IETF (IntemetEngmee17110~Task Fone)dallo specifico gruppo di lavoro (UR.t\: 1-F'orktl(g Group)e descritti in Yari documenti - da standard ufficiali (RFC: Req!fe.rtFor Co!llme11ts),1 rlrqji- ai lluali è, e dovrà e~~erc, garantito l'alhncamento anche 1n futuro. 1
L'assegnazione d1 un nome umformc ad ogni documento giuridico ha lo ~copo dì as~ociarc un 1dcnt1ficativo uni,·oco, 1n un formato standardizntto, che dipende soltanto dalle carnttern,t1chc dc:l documento stesso cd è quindi md1pendcnte dalla disponibilità m rete, dalla loca:,;ione fisica e dalk modalità di acces~o. Tale identificativo è utilizzato come strumento per rappresentate i nfcrimcntt - e più in generale og111tipo di relazione fra gli atu. Il suo impiego facilita, in un ambiente di rete con risorse d1stnbu1tc fra d1veni editori telematici, la costruzione d1 un ipertesto globale fra i documenti g-iundici e d1basi di conoscenza contenenti le relaziorn intercorrenti fra gl.tstc~s1
L'associazione dd nome uniforme al documento una mcramformaz1onc, che può essere:
avviene mediante
im.erita all'interno del documento stesso: è la wluzionc da applicare a regime con l'adozione del formato XJ\IL, ma è attuabile anche in HTML (attraverso 11tag l\IETA); esterna ma strettamente correlata al documento, attraverso diYcrse modalità:stesso nome del file ed estensione prefissata, specrfico
attributo nella banca dati, ecc. In ogni caso gli strumenti soft1rareimplementati devono c~~erc in grado di consentire l'implemcntaz10ne e l'aggiornamento automatico eh ca-
P.L Sp11101a / ldentiffac:;wne dezc/r,1,H111enttg111ndicz tm1111te URl\T.,
151
taloghi (distribu1t1 o centralizzati) funzionali alla risoluzione e di permei:tere quindi l'accesso al documento attraverso il suo nome uniforme. In tali cataloghi, che contengono per ciascun documento nome uniforme e relativa locazione, possono essere presenti anche altre informazioni (es. estremi, tltolo, materia, relazioni, vigenza ecc.) che senza dubbio arricchiscono la risposta del sistema.
Il nome uniforme sarà utilizzato su larga scala nei riferimenti come valore dell'attributo HREF del collegamento ipertestuale con il documento referenziato. Tale legame può i·ealizzarsi attraverso due modalità: inserendo manualmente, nel testo del documento referente, il link con il nome uniforme: operazione onerosa soprattutto per i documenti già pubblicati m rete; costmendo automatLcamcntc (m maniera perma11ente o provvisoria) il liuk con il non1.c uniforme, mediante analizzatori {,p,1t:ìe1J dei nfcrimenti all'interno dd testo: operazione più economica ma sog_2;ettaad una certa percentuale d1 errore, dovuta a1 i-ifenmenti non sempre prcc1~i e completi. Tale soluz10nc, che richiede una verifica dell'operatore o dell'utente, potrebbe essere comunque accettabile per i documenti già pubblicati. In ogni caso e qualunque sia la modalità adottata, i documcntì di nuc,va produzione 111 formato 2G\1L nell'amb1to di NIR devono, conformemente alla DTD relaciYa, ,sprimcrc i rifcrimcnt:J. mediante il nome 1,.m1\,:11TI
«=..~1 --lreft.! ui?1'..~tQ.1 ~r\..fm~ ~flt{JJ1ta.
Il sistema di riferimento basato sui nomi uniformi deve prevedere: uno schema di assegnazione dei nomi capace di rappresentare m maniera uni,·oca qualunque provvedimento, emesso da una quals1as1autorità in un q.1alunque tempo (pm,sato, presente e futuro); un meccanismo per la risoluzione - m prospettiva distribuita - da nome uniforme a locazione in rete delle risorse corrispondenti. L'applicazione dei nomi uniformi nel campo giuridico, già proposta nello St11rl10 difattibdttà dell'lDG, è stata poi definita più dettagliatamente all'interno del Gruppo d1 lavoro specifico; 11multato finale è racchmso nel documento Assc,g11az10m dei no111im11jon111 "' dom111e11ll giJmdici 12],che defim:-ce lo :-tandard messo a punto, standard m procinto d1 csscn: recepito come nonna tecnica dnll'AIPA e trnsmesso alle Pubbliche Amministraziorn mediante una apposita circolare.
- ') 1:,_
Ptvgello :\JR - Fa.re 2 / ln!rod11:::;011e aglzstandards delPro,geflo
2. Lo
SCHEMA DI ASSEGNAZIONE DOCUMENTI GIURIDICI
DEI
NOMI
UNIFORMI
AI
Il nome uniforme deve essere univoco, deYe c10è identificare uno e un solo documento e viene costruito 111 modo da essere, per quanto possibile: autoesplicatÌ\ 0 per gli operatori e compatibile con la prassi per i riferimenti; 0
111 uso
r1cavab!le attraverso regole semplici e chiare; ndotto all'essenziale, per ~cmphficarc i collegamenti con gli altn documenti; costruibile automaticamente :,to; rappresentativo mento;
da analizzatori dei riferimenti nel te-
degli aspetti sia formali che sostanziali del docu-
conforme, alla data della ~ua emi:,sione, dell'autorità e alla tipologia del documento.
all'organ1zzaz1one
Conformemente al RFC 2141 L'R.\- S)'n!a.,:f3l,che defimsce la smta:,generale eh un nome umfonnc, per I documenti g1und1c1 è stato definito uno spazio dei nomi di 1dcnt1ficat1Yo"111r" (tale spazio 111dl\·1dua11 sono vahd1 e s1gnificat1n) e pertanto le l..1RNrelacontesto 111 cui 1 1101111 tive hanno la forma: '>l
. = '\un ntr ''
li nome specifico deve contenere le informazioni atte ad identificare univocamente il documento, che, in ambito g1undico, sono essenzialmente quattro: l'autorità emittente (o d1 nfenmento), 11tipo d1 pro,-vedimcnto, gli estremi cd eventualmente l'annesso. Per la normatJ\'a è inoltre necessario distinguere le e\·entuah versiom ~ucccssi\·c del documento, a seguito di modifiche intetYenute nel tempo; in questo caso rimangono costanti g!J identificatJYi dell'atto, ai c1uali Ya aggiunta l'informaLionc rclati\'a alla Ycrsionc considerata. Pertanto la struttura più generale del nome specifico risulta: <:\:SS-nir>
=
["(f&" ]
P L Sp111ost1 / ldm!tficaz.1011e deidocume11fl g11mdwlra1mle L'Ri\ J 1
153
Viene defimta una struttura delI'identificatJvo dd documento composta dai quattro elementi fondamentali suddetti, chiaramente dtstinti fra loro e secondo un ordine che individua dommi e competenze sempre più ristretti: ··= "·" "." {"·" ]
Gli elementi principali del nome uniforme sono generalmente articolati in più componenti element.'ì.ri, per ciascuno dei quali sono state fissa te le regole di rapprescnta:i:lone (criteri, modalità, sintassi e ordine). Ad un documento possono essere assegnati più nomi uniformi (r1kas), per favorirne 11collegamento - riferunento e reperimento - con altri documenti. Questa possibilità può essere utilizzata per quei documenti che, pur nella loro unicità, risultano referenziati nella prassi sotto angoli visuali d1Yersi, come ad esempio la forma di promulgazione e il contenuto specifico (es. Testo Umco promulg~1to attrnverso DPR). Sono invece rappresentati attra\'erso opportune relazioni nella base di conoscenza (es. catalogo) i legami esistenti fra documenti diversi, come ad esempio fra decreto legge e legge di conversione, e viceversa. Entrando più nel dettaglio, è stata Innanzitutto definita la sintassi del nome uniforme, affrontando le problematiche rclati,•e a: caratteri ammes:-i, escl,;si e riservati; caratteri ma1uscoli, minuscoli, nazionali e o;cgmdiacritici;
:-pa:z1,connettivi e punteggiatura; trattamento delle sigle e delle abbrcviaz1om; formato delle date e dei numeri;
e qumdi sono state analizzate le c:uattcrist1che di ciascun elemento principale del nome.
2.1. Elmm1to Per rappresentare i provvedunenti emanati da una pluralità di soggetti (es. decreti mtermmisteriali, accordi, ccc.), ncll'elemenco sono riportati tutti i soggetti coinvolti, nella forma:
Pll)ge/lo NlR - l-'ìm2 / I ntrodw;;:,10ne aglzstandards delProgetto
154
<,1uront.'i>.
= '!"+" ]
(e~ "1ru111ste10g1usuz1a +nurusteto
finanze")
L'autorità emittente (quella che adotta l'atto) o dì riferimento (quella che è regolamentata dall'atto) è costituita essenzialmente da una carica istituzionale (es. Presidente dd Consiglio) o da un'htituzionc (es. Ministero); all'interno di quest'uluma l'indicazione dell'organo avviene secondo l'ordine gerarchico dal generale al particolare, seguendo 1 \'ari livelli della ~trutturn (Gmnta, Dipartimento, ecc.) e terminando con la funzione relativa (Presidente, Direttore, ecc.):
""{<1sutuz10ne> · ["," <01gano>] l"," j) (es "in1111Hcrofou1vc,d1pa1t1n.ento cnt1.1te,dJ11gcntc")
I
In analogia a quanto m>v1cne nella pra%I, l'indicazione delrautontà emittente è limitata al mimmo indh.pensabilc in funzione della tipolog1a del proYvedimento (es "11::gronelnz10 legge" e non "1cgione l.1;,10,co1b1glio.lcggc 11)
m linea di principio le funzioni d1 tipo politico, rappresentat1Yo o dcttiYo -.ono c:oprcssarnente md1c~te, mentre per le strutture interne non sono riportate le responsabilità corrispondenti. (es "1egione lnz10,asse5so1c.amb1ente" e "m11ustero salute,diri::zmnc.gcne1ale")
2.2. Ele111mto Quando il combinato autorità-pr0Yved1mento 1dcnufica chiaramente il documento m oggetto, 11tipo di proYYcd1mento non \'lene qualificato attra\·erso attnbuti che si nfenscono all'autontà emittente (decreto dìn:ttoriale, ord11unza m111istcriale,ccc.) (e~ "1cgtone hv10 legge" e 11011"1cg10ne hzm.legge 1cgiorn1lc")
Poiché (: abbastanza d1ffoso nella prassi il riferimento a pr0Yvcd1mcnt.1 attraverso alcune loro caratteristiche come la materia trattata (es. regolamento di contab1htà), il nome del promotore (es. legge ~Ierli), ccc. piuttosto che gli estremi formali (data e numero), pet focihtarne
P.L Spmo.raI lden1{fimz..10JJe deiclommcn!t gpmdtcttravutc U&'\"s
l'individuazione il tipo d1 provvedimento specificazioni:
155
può essere seguito da ulterion
::= • [";" ] (es. "regolamento;contab:t.hta" o "legge,bassamn1")
Per consentire la validità del riferimento agli atti che, pur nella loro unicità, sono citati nella prassi in modo diverso, attraverso l'atto che li ha introdotti nell'ordinamento (DPR, decreto legislativo, ecc.) o la loro qualifica normativa (regolamento, testo unico, ecc.), al nome uniforme che rappresenta formalmente il provvedimento viene associato un aliasche tiene conto della sua qualifica, e che conserva 1nalterat1 autontà ed estremi.
(es. "stato dcc1eto.legislat1Yo:1992-07-24;358"e "stato testo un1co;appalt1 pubbk1199207-2..J.,358").
2.1.3. E/amnio Gli estremi del prov,.rcdimento sono costitmti di norma dalla data di cm1ss10ne e dal numero d1 identificazione (inserimento 1n Raccolta, registro, protocollo, ecc.), che possono essere entrambi a valore multiplo: ..=";" <11umc1L> (es. ''2000-12-06,126").
Nel caso d1 date multiple, si riportano tutte le date presenti: :·= '[''," 1 (es. 11pron-ed1mento del Garant~ per la protezione dei dati pcrsonah del 30 dicembre 1999-13 gcnnam 2000, n. 1/P/2000 ha come nome uruforme: "garante.pro te21one .datt personali provvedunen to·l 999-12-30,2000-01-13;1-p-2000")
I provvedimenti non numerati nc1 veicoli di pubblicazione hanno un riferimento non univoco, in quanto possono esistere più provvedimenti dello stesso tipo, emessi nello stesso giorno dalla stessa autorità. Per ottenere l'univocità del nome uniforme, 11campo deve comuntJUC contenere un elemento diverso, che può essere un qualunque identificativo utilizzato internamente all'ente (es, protocollo) o un apposito distJntiYo, ad uso del sistema dei nomi:
Pro,gctto .\..']R - h1.1e2 /
156
1"1rod1t::;jOJted!!,/istandar
del P,'{~e/to
;:::"nn-" 1 ·
(e~ "1111m~1cwfin,m7c ùcc1cto I 999 12-'.!0,nn-3")
Nel caso d1 pro\Te [" ," ] (e~ "2000-06-12,c~l0-9-7,c-11-9-,c-12-9- 11)
<11ume1i'>
2.1 ,/., Elemento Gli ,rnncssi di nria natura (allegati, tabelle, ccc.), ~ebbene facciano parte rntegrantc del pron·cdimcnto, possono essere referenziaci (e~. subire modificaztoni) in maruera indipendente dall'atto a cu1 sono allegati. )..lel caso l'annc~w venga definito come documento distinto, a questo ,-iene ,1~segnato un distinto nome uruformc, formato dal nome uniforme del documento al quale è alkgato e da una dcsmcnza identificativa dell'annesso stes~o, al quale possono c~serc aggiunte ultcnort spcc1fica:>:10111(es. titolo): <,111ncs,o.> ·
= <1d-,1nnc~~o> '["." 11]
(L~ "~rntu.kg~<--l')SJ-1:!
31,970 .11lcg1to n,,o•t Hve non\·.,")
::. I. 5. F.lt111eJ1/() < I 'i,1/'S!Ol/t>
Di un atto che abbia ~ubito modifiche pos;,ono esistere più versioni del testo :1gg1ornato, c1a~cuna caratteriznta dall'mten·allo tcmpor;de 111 CLIÌtale testo è da con:,idcrnrs1 di nfenmcnto. Ogm Yers1one Ylcne identimod1fificata attrnvcr,;o la data di em1;,s1one dell'ultimo pronnlimcnto cat1\·o considerato; 1 documcntl redaz1onal1 che, 111rnan1era d1nam1ca, contengono 111 un Lmlco oggetto tutta la stona delle dJ,-crse vigenzc nel tempo, sono im·cce identificati con la stringa "mult1ngentc":
=
L'arco d1 riferimento successiva.
I "multn-1genrc"
cli una versione tcrrruna con l'ini7.lo di quella
La data di Yigen:,a della n,rs1onc e le C\"entuali date diYetsc, relative a .',l!1gok part1z10ni, c;aranno 1m-cce mdtcatc nelle meta111forma:11oni di corredo ,11l'atto stesso.
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P.L Spmo,a / Jde11lf/Ìca::;Jone deido,,m1anllgmnd1e1 tramiteIJRi'iJ
(es. tl nome "stato 1cgto decreto 19-H-01-30;[email protected]" tdentJfica il testo aggiornato del "Regio decreto del 30/111941, n 12" con le modifiche mtrodone dal "Decreto leg1slat:1vo del 19/2/1998, n 51", senza alcuna 111d1cazione della sua effettiva entrata 111
,·igo1e)
2.1.6. lVjen1m11ti o .rpecijicbc pariJZf011ideldocu//lento Per una puntuale 111dividuaz1onedella part1%1011e interessata, è possibile 111d1carenei nfer1mcnt1 la rclauva sudd1v1s1oneinterna, accodando al nome umformc, in maniera analoga alle l'RL e con la medesuna s111tass1, l'ind1cazionc del punto specifico (ancora) all'interno dell'atto: ··= ["±t"]
L'jnd1cazìone della part.1z1onedeve essere conforme alla modalità
11 )
La sintassi completa dei nomi uniformi appartenenti allo spazio "ni1" è riportata nell'AllegatoA, mmrre alcuni esempi sigrùficat1vi di nomi uniformi d1 documenti giuridici sono: legge!24 non:mbre 1999, n -1-68 unr111r-u:1tokgge l 999-11-2-1-,-4-68 dec1cto legge 1 ti\ tobre 1999, n. 3-U m11.1111·st.1to
decreto lt·gge 1999-10-01,341
legge rcg:tt,nalc 'l'oscat1,1 del 6/4/2000, 11 50 u111·1111·reg1one toscana legge 2000-0-1----06,50 clec1eto del \Ii111stero delle Finanze del 20 12 99 urn:1111·1run1sicro.finanzc .dec1cto 1999-12-20,rur-3 1cgolame11to 111termm1~termlc.\mbicnte e Sanuà, 9 settembre 1998 urn 111r.m.m11irero.amb1cnte • n111uste10 sanna regolamento 1998-09-09;mr- l
cucolme del Garante per la protei1one dei datt pe1so11ahdel 21 g1ugim2001, mn n1r·gar.mtcprotcno11e.d;1u.pcrbon,1h.c1rcolare 2001-06-21,31
11
31
Progetto NJR - Fase2 I !11!rod11::::..to11e aglzstandards delPrqgetto
158
dehbc1a:nonc del Direttore del D1pa1t11nento Entrate, 11umte10 F1nanLe, 21.2.96, n. 15 um:nu.rrurustero finanze,chpartllnento entrate·dehbera·1996-02-21 ;15 sentenza della Corte Cosntuzrnnale n. 7 del 23 gcnna.10 1995 urn:mr corte cost1tuz10nale.scntenza 1995-01-23, 7 sentenza dell,1 Corte d1 Cassazione, sezione lavoto, n 45 del S-3-1988 urn 111n:ortc cassaz10ne,sez1one.lavo10.sentcnza.1988-03-05;45 orcl11unza del Tribunale d1 Bologna, sezione I penale, n 121 del 5 .ipnle 199 7 u111n1t tulrnnale 1Jologna,sc71one 1 penale orchnanza·1997-04-05;121
3. PRINCIPi DEL SERVIZIO DI RISOLUZIONE GIURIDICI
PER I DOCUMENTI
Il sistema d1 risoluzione ha il compito di associare ad un nome uniforme le ri'>pettJve locaz1oni d1 rete; s1 basa, 111 un'architettura distnbu1ta, ,;u due componenti fondamentali: una catena d1 informazio111 nel DNS (DoJJJain-Ya111e S_Jste111) e un msiemc d1 sefflZÌ d1 risolu:nonc da URN a llRL, ciascuno competente !>Uun dominio ~pec1fico dello spazio dei 1101
1111.
Attrn_ven,o i record Nr\.PTR del DNS (descritti nd Rf-'C: 2168 [4]), 11 r!m1t 111di,·1duale caratteristiche (protocollo, porta, sito) del scr\'izio in grado cli associare alla l'RN m oggetto le l..'RL relative, e d1 permettere qumdi l'accesso al documento.
li serv1z10 di r1s0Ju71one si compone di una base d1 conoscen7a (cost1tu1ta da un catalogo o da un insieme d1 regole di trasformazione) e d1 un soji11 are di consultazione della base stessa. 1
3. I. I I mtnlo,_~o per la nsoluzto11e L'implemema;,,ione d1 un catalogo, costruito su una base di daa relaz1onak, offre una maggiore fles!>ìb1litàper la risoluzione di nomi uniformi mcomplct1 o 1mprec1s1, C\Tnto probabile nel campo giuridico e ancor più frcc.1L1cntt:se il nome urnforme del documento refercn:-:iato ,·iene costruito automaticamente (attra\·er:,o un opportuno analizzatore o pane1} dm r1foriment1. Ciascuna aurontà
emittente
sarà responsabile
dell'1mplcmentaz1one
del catalogo relativo, o più limitatamente della parte che riguarda I proprt documenti, assegnando a ciascuna risorsa 1! corrispondente nome uni-
P.L Spwost1/ Identfica!:.:_,1one dei.lommen/1 g1mid1C1 tramiteURl'JJ forme univoco, attribuendo e~;entualmente una numerazione interna convenzionale. Oltre alle locazioni d1 rete (URL), il catalogo potrebbe contenere una serie d1 altri dati di Q!:mde interesse pLerl'utente, .q4ali varie metainformaz1oni (titolo, estremi di pubblicazione, materia trattata, data di vigenza, ecc.) nonchi!: le relazioni attive e passive intercorrenti con altri documenti (modifiche, deleghe, abrogazioni, conversioni, ecc.). I nomi alternativi (aliai'J-,ono strettamente legati fra loro nel catalogo, hanno m comune le altre informazioni (titolo, URL, relazioni, ecc.) e nel processo d1 risoluzione sono trattati esattamente nello stesso modo. Anche le varie versioni dello stesso provvedimento sono collegate strettamente fra loro, condividono una serie d.t informazioni (es. titolo) ma possono averne alcune proprie (es. inizio e fine vigenza).
3.2. Il processodz molHziou In generale Il proces!>o di rh,oluz1one dovrebbe operare attr,wcrso le seguenti fast: nonnalizzazìone del nome uniforme da risolvere, consistente nella trasformazione alla forma canonica di alcuni componenti. Questa fase, particolarmente utile nel caso di costruzione automatica del nome, s1 occupa, ad esempio, di scwgliere le sigle e Je abbreviazioni, di uniformare le nomenclature deJle 1st1tuzioni, di standardizza1·e 1 tipi di provvedimento, ecc.; mterrogaz10ne del catalogo col nome umforme normalizzato ed estrnzione delle URL associate, oltre alle eventuali metainforma:.doni presenti.
In lmea di massima il risolutore dovrebbe cercare nel catalogo il nome uniforme con corrispondenza completa a quello fornito. Tenendo prc:sente la possibilità d1 nomi imprecìs1 e/o incompleti proYenient1 d.ù riferimenti, ìl risolutore dovrebbe, m caso negativo, cercare nel catalogo tutti i nomi che "contengono" quello fornito, 111 altre parole tutte le URN cli cui il nome fornito costituh,cc, elemc.nto per elemento, una sottostnnga.
4.
ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE
In parallelo all'attività d1 defintzlOne dell'architettura generale del si~tema e degli standard relativi, è stata svolta la sperimentazione nei seguenti campi:
Pro,(el/a SIR - Fase2 / l111rod11;;;_zone agltstandards del P,({~fllo
160
4 I. Protollpod, softwme rii nso/11 z10!1e Sviluppato m Peridal CINECA, è accessibile nel Lihom/0110XIR (arca del nscn·ata a1 partecipann) mediante una for/J/ m cu1 va indicata la "CR.!."'\J delle11om1l< m
li programma
4.2. Prolottpodi ana!tzzatore (parserJ dei njnitmnlt Sviluppato dall'IDG (http:// test.,dg.ft.cnrtl/11111/ 11m./Jt1111), è m grado dt costruire il norne uniforme a~~oc1ato al pro,·ved1mento presente m un riferimento. Può es~ere utilizzato sottoponendo ad analisi un te::.to (conlcncnlc uno o più ufcurncnu). d1g1tato dall'utente; catturato direttamente da un documento ,·isualizzato sullo schermo, con l.1 funzione cop1a/incolla (al !1mitc l'intero documento), indicato attraverso la sua locaz10ne d1 rete (l'RL). Il parrer pro,-vcdc alla generazione d1 un lmk ipertestuale (contenente 11nome urnformc del pron·edimento citato) in cornspondenza d1 cim,cun trovato nel testo sottoposto ad analisi, con la poss1bihtà nfcnmcnto L1umdi di recuperare le tJ!,Cm,ea questo assonate (unliznndo 11::.uddctto prototipo d1 nsolu1.,10nc). L'analizzatore funziona al momento su un dominio nstretto (lcgg1, decreti legge, decreti lcg1slat1v1,DPR e Costituzione), ma può essere ampliato abbastanza facilmente in quanto ut1hna un file cli regole esterne al programma (m Peri).
4.3. Prototipodi architetturadishib111ta delsistellladi mol11zw11e Progettato e in corso di spertmcntaz10nc seguenti clementi:
dall'TDG, si compone
dei
P.L Spinosa/ Jdentzficazjone dezdocmnentzgùwzdici tramite UR.1'\\
161
un insieme di mformaz1om registrate nel DNS e organizzate ad albero gerarchico, a partire da una radice che ha l'autorid sull'intero spazio dei nomi considerati ("nir"). Si tratta dei record NAPTR, strutturati in modo da 1nd1care o il servizio in grndo cli effettuare la risoluz,one o un altro sen:erDNS delegato per un sotto-111sieme ptù circoscritto di nomi; un programma dzent che, in presenza di un riferimento ad una nsor~a tramite l'RN, è capace d1 nchiedere ed interpretare 1 .-ari record NAPTR, seguendo la catena delle deleghe fino all'111d1viduaz1oncdd servizio di risoluzione relativo al nome in oggetto. A questo servizio viene pertanto indirizzata la richiesta di restituzione delle URL associate, che sono quindi passate al bron;ser.Tale programma, attualmente operante sul server lf::1/eb, costituisce un'integrazione necessaria delle funzionalità dei brmvser; che al momento non riconoscono lo schema delle URN ("urn:"); un insieme distribuito di cataloghi delle risorse, ciascuno dei quali è capace, all'interno del dom111io di competenza, di associare ad ogni ~RN le URL relative tramite 11softnare di risoluzione. Sono ~tati anche indiYiduati i meccanismi di diffusione delle informaziorn per l'aggiornamento automatico dei vari cataloghi :sulla base dei matenah pubbhcdtJ dai siti. 1
Que~to prototipo apre gnndi prospettive sull'utiltno delle URN su vasta scala: la distribuzione dei cataloghi e dei nsoluton permetterà in futuro a ciascun Ente la ge•;tionc dirètta dell'accesso a1 propri documenti tramite nome uniforme. Entro la fine dell'anno 1 prototipi di parser e di risoluzione, opportunamente adattati, d1Yenteranno servizi, access1b1b dal portale d1 Norme in Rete, a clisposizione dell'utenza e delle Amministrazioni. In particolare il parser potrà essere utilizzate anche dagli editori telematici per tra~formare un documento piatto 111 uno ipertestuale; il scrYizio di risoluzione permetterà invece di SVlluppare applicaz1on1 distnbuitc che rendono operativi 1 collegamenti fra i documenti 111termini di nomi umformi (es. restituzione da banche dati).
ProgelloXflZ - 17
162
5. BIBLIOGRAFIA
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(T 'Rl): Gmml
~';'n!a.Y,RFC 2396, August 1998.
111
[_"R\T,RFC 2169,
P.L SpmoJa / Ide11tifica~o11e dn dou111m1/1 ,g,umdiutravule UR."\'.1
163
Allegato Sintassi
dei
nomi uniformi
----------------------• ,. ·: =
*· -----
11
urn ·"
--------------
' * Struttura
-----
spazio
•nir·
-----
''
----- --- - ---
di. un nome spectftco
d1
11
n1r"
. ,~ - [ "@" ]
~----r--------------------* Struttura dell'elemento *----
11
{URN)
dello
(URNJ
-
I. ------ ------
ni1:
- --
I*--------------------------
,.. St:rui.t:ura
11
=NSS>
11 • •
di un nome unifome
: : !:. "n1r" : = "urn.nir:
spazio
7
*----~ -----------------* Struttura generale di un none uniforme • NID = spazio dei nomi • NSS = nome spec1f1co
dello
A
---------------
'
: ;;:
11 :
11
11 ·"
r .., "
J
*--• Struttura • I
dell'ele7ento
,.= ·
·r·+· := (
<1.st_ituz1one:;..
] • ["," ]
----------1 [·;•
]]
, _.;;. J ~,IJormll.le:,....
::=
l*
I ------------------------------------------------------------------------I ,,= !•
,
• Struttura
r
.=
l*
dell'eleruento
*--------------
------------~ ·------ ----~--------------------------------------
, := •[";" l ::= l" , = l*
-------* Struttura -·
-------•
-------
dell'eleruento
-----------------•estremi>
----------------
,-
---------
","
--
___________
.-
.. =
..,...,
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-----.., _____
•
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1
------------------------------
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I
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l*
s~;:~~:~~~~~~~:~~~~n~~~.~~,~~~~~:~~
: , = • [ ";" : = l*
::~::-~~~::
-:~~:~~-~~~ _:~~~-~~:~~-:~ ~~~ l
]
____ I
16+
Progetto NTR - 1-'tm2 / Inhvd11:;w,re aglistandards delProgelto
""'------ ~
Slrultura
dell'elemento
: .= ~data-provvedimenco ~
sc~u~tura
un rifc~lmento
di
modifica> • •!::!!
: = !"li• ]
: = <1d-part1z1one> <1d-pdrt1z1one> : = l' (
• s:-uLtura
• · =- ~
.-
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1' -
2~c~fYa>
r-
2
* CaraL~cri
,,
4
*---------
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della aata --
·-------------
.:::data>
nome uni~onne
mediante
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anur~ss1
--
I I = I I n "a" '"b" I "e•• I ""1011 "e" '~mr, .. J • l" "k'" ,1 r ~• s "V "t" "q''
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119"
Gli standa1·ds definiti nel progetto NIR (DTD
e
URNs)
I DTD dei documenti di Norme in Rete f.-\.BIO Vff..\.LI, F.-\BRIZIO MEGALE""
Sc)"' "' \ R I( ): /, IntrodHZJ'One - 2. Defin1z1one dz na111espace per Norme ù, Rete - 3. I file lllrloose.dtd e 11mt11d.dtd-4. Il ftleglobalt.dtd- 5. Il file teJto.dtd- 6. Il file 11orme.dtd - 7. Sllllf.lJSI dezva/on dt air:mualtnbu!t nleva11/t - 8. Il file 111e!a.dtd - 9 Cnten di,Jo delDTD - 10. Suite duJ•osi:;.wm ml DTD dt Norme i11Rete
1. INTRODUZIONE I Dm
di Norme in Rete definiscono alcuni up.i di documento a carattere normativo. Per ogni tipo di documento (legge ordinaria, legge costituzionale, decreto--legge,ec:c.) sono specificati un DTD descntttvo, particolarmente flessibile, che si adegua alle strutture dei documenti normativi creati fino ad oggi, ed uno prescrittivo, più rigido, che verifica l'adesione dei vari documenti alle regole di "buona scrittura" dei documenti normativi. Le differenze tra 1 due DTD (da qui in poi chiamati loo.re e Jlrtcl) sono poche e parametrizzate: gli elementi sono gli stessi e hanno sostanzialmente le stesse regole di validità, ma ìl DTD strie!impone la verifica di alcune regole supplementari che nel DTD foosesono assenti. Da questo si deduce fra l'altro che tutti i documenti vahdi secondo il DTD sirte! sono anche validi secondo il DTD loose. In pratica, si utilizzerà il primo DTD in condizioni di normazione, o legaidrafting,ossia per la cr1:az1om: di nuove norme, mentre si ricorrerà al secondo per la descri,:ione della situazione esistente, e ovunque le regole esposte nel DTD stnct siano considerate troppo restrittive. A parte queste differenze, tuttaYla, non esistono variazioni tra i due DTD e la descrizione seguente ignorerà ove non necessario l'esistenza di due classi diverse d1 documenti. Il DTD di Norme 1n Rete si compone d1 sette moduli d1 DTD in senso stretto, più altri sette di caratteri speciali: 1. nirstrlct.dtd: defiruzioni specifiche per documenti NIR con sintassi strie!(p. 197);
2. nirloose.dtd: defirnzioni specifiche per documenti NIR con sintassi loose(p. 200);
• F \'1tah (U111YerS1tà eh Bologna e L-\T--CNR); F. :\Iegale (Camera dei D1:putat1)
Release del 16 /11,g/Jo 2001
168 ., _, globali.dtd: modLlh
clementi ed attributi genenc1 e cond1vis1 da tutti
1
(p. 203);
4. normc.dtd: dementi !-ipcc1fic1per parti normat!Ye ~trutturate (p. 206);
5. testo.dtd: clementi :.pcc1fic1 per parti tcstuah e non strutturate (p. 210)J 6. meta.dtd: clcmcnt1 specifici per la de~cri~1one d1 mcrn-inforrna:;:1on1 (p 214); 7. proprietario.dtd: elementi specifici all'apphcaz1one, esterni allo standardN 1R. 1
2.
3. 4.
:,,
ISOlat1.pen: "ISO 8879-1986/ /ENTITIES A
(p 226);
"ISO 8879:1986//ENTITlES /X).IL'' (p. 228);
6. ISOpub.pen:
7. ISOtech.pcn: "ISO 8879:1986//ENTITIES cal//EN//X~fL" (p. 230).
Publishmg//EN/ Generai
Techni-
Questi DTD descr1Yono i seguenti tipi di docL1mento: legge ordinaria, legge cost1tuz1onale, decreto-legge, decreto legislatJYo, decreto mmic;tenale numerato, regio decreto, dpr numerato, dpcm numerato, legge reg10nalc, atto di authority, clpr non numerato, decreto mtnH,tcnale non numerato, dpcm non numerato, articolato, !>cm1-art1Colato ed un tipo eh documento senza una struttura preddìrnta, chiamato genericamente documentoNIR. Ov\'mmente Yi sono molte sim1lantà nelle strutture d1 questi documenti, tant'è ,·ero che, sebbene con nomi di,·er!.i, esistono d1 fatto solo due classi di docmncnti normati-n:
1. 11documento articobto completo
F. Vita!t, F klqgale/ I DTD dei docmnenhdi J.\rormem Rete
169
2. il documento semi-articolato In tutti i casi la dichiarazione d1 tipo è simile, richiamando sempre e :,alo uno dei due moduli rnrloose.dtdo nirstnc/ dtd, a seconda del bpo cli venfichc che si vogliono effettuare. Ad esempio, per marcare una legge ordinaria s1 dovrà preparare 11documento come segue: <>xml vers1on='l O' :>> < 1DOCT\l)E :s'IR SYSTE\f "mrloose dtd">
mentre un dpr non numerato si preparerà come segue: <>xml ve1sio11='1.0' >>
ecc
2. DEFINIZIONI DI NAMESPACE PER NORME IN RETE Questo documento suppone l'esistenza d1 due NamcSpace XML risen·at1 agli elementi dei documenti di Norme m Rete. La trasformazione di questo documento in definizione normativa dei tipi di documenti usa1j per il progetto NIR ufficializzerebbe e congelerebbe le labcl che identificano questi NarneSpace, le qua!t sono per il momento: nel caso dei documenti normativi, http://w',V\V.normeinrete.it/nir/1.0, nel caso delle meta-informa:-:ioni, http://,,,,_v,v.normeinrcte.it/ nir/ d1sposiziorn/ 1.0.
3. I FILENIRLOOSE.DTD
E NIRSTRICT.DTD
1 due documenti "nir/ooJe.dtd" e "nirstrtrl.dtd" sono estremamente simili e sono d1vis1in ~czion1 ben d1stingu1bil1.Dapprima vengono definite delle entità che costituiscono le differenze tra il DTD loose e quello sttic/, quindi vengono organizzate k inclusioni degli altri documenti (sia i DTD che le entità carattere) ed infine vengono elencate le classi di documenti defirnbili da questo gruppo di DTD.
3.1. Entità specifiche deldocutm:nlo strict (oloose) Le differenze tra DTD Sl concentrano, al momento, nell'articolato. D1 fatti in questa seiione vengono definiti (in marnera diversa tra i due mo-
170
Pr~getlo .\'JR - Fau 2 / G/1standards dejùu!tnelPw,~etlo(DTD e CR.\·,)
duh) i content model di articolato, hbro, parte, titolo, capo, sezione, paragrafo, articolo e comma.
3.2. RlJOI?11ella germrhM
),:jelDTD stnct 11content model di questi elementi segue la Circolare 20 aprile 2001, n. l.1.26/10888/9.92 "Regole e raccomandanom per la formulazione tecnica dei testi Icg1slat1n" (d'ora in poi denommata ''C1rcolarc"). Come stab1hto nella Circolare, infatti, gli clementi strutturali sono, nell'ordme, hbro, parte, titolo, capo e articolo. Inoltre 11capo può ulteriormente essere dh·iso m sez1om. Le scz1om rompono dunque la :,1mmctr1acki contenimt:nti, pcrché possono :,olo companre dentro a c.1p1. Questo viene reso nd DTD. li contcnt model del DTD stnct impone che Ll11 documento 1111zrnntecon clcrncnt1 di un dato li,·cllo gerarchico debba poi continuare con clemcntJ dello stesso ln·dlo. \'1cc,·er:,a, sebbene anche nel DTD loose questi elementi vengano pre:,entati nello stesso melme, m c.1uahias1punto può essere mserito qualunque elemento della gerarchia, permettendo ad un documento norrnatiYo, ad e:,empio, di iruzrnrc con alcuni articoli e proseguire d1Y1so1n parti o titoli. Il DTD loose permette 111oltrel'imetimento d1 elementi contenitore non pre,-ed1bilt, LltJllzzando l'elemento generico "contemtore". 3 3. Ble1111:11to pnmgrajò
:--.:iclDTD slnct, non essendo preY1sto dalla Circolare, Il livello gerarchico 'paragrafo' non esiste. TuttaYia, alcune norme, tra cm 1 codici ci\·ile e penale, 11codice d1 procedura civile e varie leggi (es. n. 8ì del 1953 sulla Corte costitu;,ionalc o n. 633 del 1941 ~ul dmtto d'autore) presentano 11 ln·ello d1 paragrafo, compreso tra quello d1 ~ezione e quello di arncolo. li DTD loore, dunque, preYede anche c.1uesroelemento e lo mscri~ce nella po:.iz10ne corretta della gerarchia. 3.4. rruolllllmltÌ
d, 11/llllr:l"O e mbnm
Kel DTD loosr:~ia d numero che la rnbr1ca cli ogm elemento sono facoltat1v1, mentre nel DTD stmt il numero di\"cnta obbhgatono, anche se la rubnca resta facoltati,·a.
E l, 'llalz,F. ,Hegale/ 1 DTD du do.-umenltdt Nonne m Rete
C'1
3.5. Ele111e11to TJJeta Ad ogni livello della geiarchia è possibile (ma non obbligatorio) inserire un elemento 'mlinemet.1' don; registrare mcta-informaziom sulla parte così individuata, ivi compresi interventi redaz10nali, note ed altre informaz1om nJevantl. Sebbene non vi siano d1fferenze tra DTD strzcte loose,questa nota è stata mserita qui per ovvie ragioni di opportunità.
3.6. Entità esterne:caratterie DTD ac1-ess01i
In questa sezione (idcntic.1 nei due moduli) vengono definiti e mclusi gli altri moduli che costituiscono il DTD completo: ISOlat1 .pen, ISOlat2.pen, ISOgrk3.pen, ISOdia.pen, ISOnum.pen, ISOpub.pen, tech.pen, globali.dtd, normc.dtd, testo.dtd, tablc.dtcl e meta.dtd.
ISO-
3. 7. Dejim':{-_ione deg!tele111e,i!t tzpo-dor11ntcnto pombt!,
In questa sezione, idcmica nei due moduli, vengono definiti gli elementi t1po-documento (ovvero le cla&sidi documenti) dcfimbili con questi DTD, e la rclauva lista cli J.ttnbutt. Le effettive descrizioni dei content model e degli attributi (attta\'erso apposite enntà) sono 1n norrne.dtd ed in global.dtd. I DTD di Norme in Rete definiscono dunque i seguenti tlpt di documenti: legge ordinaria, legge cost1tuz1onale, decreto-legge, decreto legislativo, decreto m.l111Stcnalenumerato, regio decreto, dpr numerato, dpcm numerato, legg..c.-cgionale, atto d1 ::iuthority, dpr non numerato, decreto ministeriale non numerato, dpcm non numerato, arncolato, ~emi-articolato ed un tipo di documento senza una struttura predefinita, chiamato genericamente documcntoNIR. L'elemento radice è l'elemento NlR, che deve essere usato per ogni tipo di documento. Al ~uo interno è possibile scegliere uno de1 possibili tipi di documento. Ogru elemento eh tipo-documento ha assegmto uno dei due content model possibili per i documenti NIR: docarticolato e semi-articolato (rn cui tutti gli ek:menti dell'art1colato sono facolcativi ma possibili, e oltre agli ekmenti dell'articolato s1 possono tro\'are elementi testuali arb1tran, come blocchi Tutti di testo non ~trntturnt1 gerarchicamente o gerarchie non sta11darrf). glt clementi cond1v1clono 1 bloccht tl1 attributi definiti 'globaltreq' e 'n~mcspace'. Come meglio de:,cntto nella scZJonc dedicata al modulo globali.dtd, doYe lluesti blocchi di :1ttribut1 sono effettivamente posti, 11blocco 'globahrcq' contiene glt attnbuti comuni alla maggior parte degli ckmenn del DTD (come stile, lmgu:1e vigem:a) più un ID obbligatorio ed univo-
1....,,., j_
Pro._~ello }\JK- Fme :! / Gh stand,u·ds d~/ìmh ml Prn_getlo (DTDe L'RS,)
co utile per la corretta 1dennficaz1onc dell'elemento. Il blocco 'namespace', inYi.;ce, contiene le defini,:toni di namcspace X.\IL necessane per la corretta attribuz1onc degl1 elementi e degli attributi presenti nc1 documenti NIR. La rnagg;mr parte dei t1p1 di clementi radice descnYono m·Y1amcntc 1 documenti con 11nome corrispondente. Tutta,·rn., sono anche definiti tre t1p1 d1 documento dal nome gcncnco: 'Doc.ArticoJaro', 'Scmi.A.rticolato' e 'DocurncntoNIR'. Questi serYono per descnvcre m maniera appropriata documenti che non ncntrano in una delle categorie descritte, e che possono o meno aYcrc strutture nconduc1b1ll a que1le dei documenti normatffl. È m·,·1amcnt<.:possibile (e anz1 dm·croso) estendere la lbta delle classi d1 documenti dcscnttl da questo DTD cd rncluckre quei documenti che sono e saranno di notc-·olc importanza nella nmtra lcg1sla;,1one. Tutta,·ia esisteianno rnentabilmentc clm,s1 di documenti la cm pre<;en7a nel nm,tro ordmamcnto è del tutto episodica e per le quali non Yale la pena c~tcndere esphcltamente ti DTD. Gli clementi gener1c1 succitati permetteranno di dcsenYere e strutturare correttamente anche tali documenti. L'attnbuto nome, come meglio spiegato nella sezione dedicata al modulo globah.dtd, permette di c1ualifiure 111 modo appropriato c.1uesteclassi senza creare un num·o elemento ad hoc. L'elemento radice ì:, l'dc1ncnto
~lR.
E;,;,o contiene
ogrn npo d1 docnmcntn
:\ì!R.,
é'
çitt1·n-
\-cr~o l'attributo 'tipo' permette d1 spcc1fic,1re il tipo d1 1ntc1-.;ento rcda;:.ionak a cui è stato sottoposto .. --\ questo proposito, ,;i Yeda la sezione ..J-.2Vigenza. I Yalon pos!>1b1l1sono 'ongtnalc', se 1] documento è c~attamcnte ncll,1 forma m cui è stato pubblicato dalJa fonte ufficiale ciel tipo d1 documento, vigente, se contiene tutte le mochfichc c.blla ,-er~10ne ongrnale ad uno ~pcc1fico momento nel tempo, o mult1-,·1gente, se contiene, d1fferenz1atc per t1po e data, le modifiche relati\T a due o p1ù documenti do modifica ~ul documento. In nessun caso <.,1potrà usate 11\·alorc 'ong111ale' per documenti che sono stati nmancgg1an nel contenuto nella fai,c d1 redaz10nc del documento stei,so
4. IL FJLEGLOBALl.DTD 11modulo globali.dtd contiene la clefirnzione d1 entità usate rn tutti 1 documenti. Tre sono glt scopi principali di questo modulo: definire attributi e blocchi di attributi comuni a molti clementi, definire contcnt model condi\·1si da molti elementi, e defirnre elcmenr1 gencnci che po~~ano,
E Vztak,F. A1egale / I DTD de,documenti dt Nonne111Rete
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dopo opportuna denomina:mme, essere usati per tutti gli scopi strutturali che al momento non sono prevedibili
4.1. Ent,tà: attributtco1mmi agliclm1tntidelDTD In quc!.ta sezione si definiscono attributi smgoli e gruppi di attributi. NAMESPACE - In questo gruppo s1 definiscono i tre namcspacc usati dagli elementi del DTD Norme m Rete (meta-informaziom a parte): il NameSpace proprio di Norme rn Rete (a proposito del quale st veda sotto), il NameSpace di XLink (per gli attributi con caratteristiche ipcrtc:stualì dei documenti NIR) I! il NameSpacc d1 HTML 4 per gli attributi di stile, lingua e classe utilizzaci per gli suli CSS. Questi attributi debbono essere presenti negli elementi radice che li ut:1liz:,mno.Inoltre s1 fornisce in questa maniera un prefa.so definitivo agli elementi dei vari NameSpace, aumentando notevolmen1e la chiarezza e soprattutto permettendo ad clementi di NameSpacc diversi di essere valutati e validati attraverso l'uso di DTD. Nel modulo meta.dtd è definito un ulteriore NameSpace relativo agli elementi di analisi delle disposizioni dei documenti normativi. LINK - Al fine di rendere immediatamente 11DTD Norme in Rete compatibile con 11futuro sumdardXLink, la definizione degli attributi con caratteristiche 1pertestuali avv1ene usando la forma più semplici.: degli XLink, ossia attraverso l'uso di un NameSpace apposito, un attributo xlink:type con valore fissato a s1mple, e la destinazione del link con l'attributo xlink:hrd. NO~IE - Coi-ne chiarito più a•.-anti, nella sezione dedicata agli elementi gener1c1 del modulo testo.dtd, l'attributo "nome" nenc usato per dare un nume c;1gnificativoa parti dei documenti che, m mancanza d1 clementi specifici, vengono descritti con un elemento generico. CSS - In questo gruppo si definiscono tre attribut:J.,due dei quali dirc:ttamcnte ereditati da HTML. Per questa ragione si è assegnato loro un NameSpace prop1'Ìo, appunto quello di HTML 4.0. 11primo e più semplice è l'attributo xml:lang, previsto nella specifica XML e che qui diventa predefinito, che pc:rmette eh ~pec1ficare la lingua 10 cw viene espresso un elemento del documento. I ·rnlon possibili sono 1 codici di due lettere di [RFC17661 (''Tags for thc ldent1ficat1on of Languages", H . .r\lvestrnnd, March 1995, http://www.ietEorg/rfc/rfc1766.t'-t). Per coerenza, si suppone che il valore dell'attnbuto css:lang venga ereditato da tutti gli elementi contenuti nell'elemento che lo definisce. Gli attributi h:style e h:class sen~ono per associare stili CSS ad clementi del documento NIR. Lo standardC:SS ("Cascading Style Sheets, level 2", B. Bos,
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P1oc~e1to SIR - Ft1.rc l / Glz ~tandards defimttJJelPro._gello (DTD e r •R.'-f)
H. W. L1e, C. L1lley, and I. Jacobs, 12 ~fay 1998, http:l/\vW\v,v3.org/ TR/1998/REC-CSS2-199805l2) permette di definire scmanucbe
d1 presentazione di buon li\·cllo e facilmente utthzzabili sia m .'>tampa che su ,·ideo. In generale si suppone che gli elementi dei documenti NIR abbiano una semantica d1 presentazione stm,dcml,che permetta dt porre in c,·iden;,a, ad esempm, titoh e numen d1 parti e suioni, ecc. Tutta,·1a, può capitare che a volte alcune parti del testo richiedano una semantica di ad hoc (ad esempio, Il legVilatore può a\'er messo alcune presentazione parole m gras&etro). Quando dunque alcune parti dei documenti debbono a,·cre una pre!,entaz10ne parttcolare, e tutta,·ia mancano elementi spec1fic1che rendano 11s1g111ficatosoggiacente a questa prescntaz10ne particolare, sarà opportuno a!>!>oc1area cali parti uno .'>tlleCSS ,,pec1fico. Lo <,t1lepuò C'ì'ìcrc po!>to tntcrrn1.mcme o esternamente. Nel primo ca:;.o, nella !>lntas!:-1 CSS, esso -...-erràposto come -..-alorc dell'attributo h:!ln·le. ~el ::-.ccondo c;t!>0 l'attributo 1d ,-crrà mato per 1dent1ficarc 11 smgolo clernenro a cui a::,sociarc lo stile in questione, mentre l'attributo h:class ,-crrà adoperato per esprimere l'appartenenn dell'elemento ad una cla~se cui lo stile C:SS\·1ent: associat0. lDREQ e IDFAC - ~folti clemenci del DTD
dt Norme in Rete ammettono un attrìbuto che identifichi in marncra u111voca l'elemento. In tutti i c1s1 d1 elemcnn fondarn~ntali per l.1 :,,trutturn, l'id è obbligatorio. ln altrt ca::,1,è data poss1b1lttà al redattore di specificare o meno un identificatl\"o. GLOBALIREQ e GLOBALIPAC - Queste sono le cnntà che ,·engono cffcttiYamentc ut1hzzati nella defìmzionc degli attnbuti degli clementi del DTD d1 Norme 111 Rete. Eo,s1comprendono gli attnbut1 di vigenza, gli attnbuu di stile e l'attributo d1 1dentificaz10ne (nspcttiYamente obb!tgatorio e facoltaU\"O). 4.2. 1.,(1 t{genz{ldn rlow111e11l1
Gli attnbut1 ddl'cnut:ì ngenn
d1 controllare e ~pectficare e dell'csclus1onc selettt\·a di p,ut1 dd dopermettono
la gesnonc del comohdamento cumento normati,·o per rng1orn redazionali Secondo l'attributo 'npo' ddl'clcmento radtcc, 111fatt1,i documenti NlR p0.,\0110 es::,cre o 'ong1nali' (11loro contenuto mpccch1,1 con la maggior fedeltà poss1b1lc il dornmcnto pubbhc,lto nella forma originale dalla fontc ufficiale del tipo di documenti) oppure soggetti a lan>ro redazmnale per aggiornarne o filtrarne 11contenuto. Solo nel primo caso è possibile u~are il \·alore 'originale' per l'attributo 'tipo' clell\:lemcnto NlR. Tra 1 documenti con 1nte1\~cnto redazionale, pu!>!Hamo
F. T '1/a/z,F. Mega/e/ I DTD dezdommen!J di 1Vom1eù1Rete
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vigenti'. Un documento 'vigente' è un documento normativo in cw la redazione, in base a tecniche e analisi esterne alla competenza cli questo gruppo di lavoro, ha realizzato un documento consolidato ad una dau specificata, ma non ha indicato nel documento quali cambiamenti sono stati effettuati dal testo originale a quello presentato. Il documento permette dunque di stabilire il contenuto ad un'unica data di vigenza, che viene indicata nell'uro del documento stesso. Un documento 'multi-vigente', invece, presenta indicazioni di quali modifiche siano state effettuate cd m quale data. La specifica avviene m due fasi: nella prima fase, all'interno del blocco delle meta-informazioni si indicano le date rilevanti per ogni cambiamento di contenuto del documento, nttraverso l'elemento 'vigenza'; ad ogni vigenza è associato un identificativo univoco ed una data d1 inizio rilevanza. Nella seconda fase, s1associano le varie parti di testo modificato alle vigenze così specificate. Per ogni elemento che è stato modificato, si indicheranno allora, dove appropriato, la data d1 inizio vigenza, di fine vigenza, di ìrnz10 sospensione, di fine sospen~ sionc. La mancanza d1 inizio wspensione o di fine vigenza tndicano che il resto è Y1gente alla data ultima di vigenza del documento (ad esempio, ad oggi). La mancanza di inizio vigenza 1nd1ca che il testo proviene direttamente dalla prima vigenza indicata (vale a dire, dal testo originale. della norma). Attraverso l'aitributo 'status' ,·errà giustificata l'assenza d1 una parte del testo per ragioni redazionali (ad esempio, di filtro o d1 irrileYanza per il lettore). Se la redazione decide dunque di non riportai e nel documento una parte del testo, gli elementi rdativi dovranno dunque essere cornunque usati, ma attraverso l'attributo facoltativo 'status' (con il valore 'abrogato' o 'omissis' a seconda della situazione). In tutti i ca:>i,gli attributi status, inizio, fine, iniziosospensione e finesospens1one possono essere assoe1ati a qualunque parte del documento, dai singoli commi ad intere partizioni. Nel caso si debbano indicare valon di vigenza cli singole parole o d1 brevi frasi all'interno d1 una partizione, si suggerisce di circondare il testo da un elemento 'span' con gli attributi di vigenza appropriati. 4.3. Entztd: contenimodelco,mmìt1ivan tipi dt elen1e11ti Glt elementi del DTD d1 NIR appartengono a cinque livelli d1 strutturazione diwrsa, corrispondenti ad altrettanti diversi npi di contcnt model: ELEMENTI VUOTI. Sono elementi privi di contenuto testuale. Rappresentano "posiziorn" all'interno del documento, oggetti non ulte-
Pi'l?~etto .\•JR - Fwc 2 / G!t standard~ dqjìwftml Pr~~e/to(DTD e L"&"\-_,j
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riormcntc sudd.1visib1li. In smtassi Xi"\JL sono corrispondenti al solo tag ELE\JENTI JNLINE. Detti anche d1 apeitura. Ad c~emp10, '
' HThIL, sono dementi che stanno PhraseT ,c\·cl nella nomenclatura all'mtcrno dei blocchi (1.c. paragrafi) e 1dcntificano parti cli testo a\"cnti una giustificazione semantica, strutturale o tipografi.ca del testo. ;\d c~cmpm '<1>' per 11con,n-o oppure '' per un riferuncnto ad un testo normativo. ELEMENTI DI BLOCCO. Detti anche ParaLeYel nella nomenclatura HTML, sono dcmem1 che :,t:parano 1] testo rn blocchi a :.cquenza verticale, come 1 paragrafi. Ad esemp10 '' ELEMENTI COl"-ITE>JITORE. Sono clernrntl che definiscono al loro rnterno elementi speciali, o che modificano il senso ed il comportamento d1 elementi defimti anche altroYe. Ad esempio '